Come scegliere la pavimentazione per i terrazzi

1/6 – Introduzione

Se la vostra casa dispone di un attico o di un terrazzo privato, dotarlo di una pavimentazione adatta costituisce una scelta obbligata, sia da un punto di vista estetico che funzionale. Trattandosi di un lavoro piuttosto impegnativo e costoso, oltre ad una scelta di stile dovete effettuare una previa valutazione economica, in considerazione del fatto che non potete impiegare gli stessi materiali utilizzati per gli interni. L’azione degli agenti atmosferici tenderebbe a rovinare il vostro nuovo pavimento in pochissimo tempo. In questa guida vediamo dunque come scegliere la pavimentazione per i terrazzi.

2/6 – Requisiti fondamentali

Il terrazzo può essere semichiuso oppure completamente aperto. In entrambi i casi si tratta di una superficie continuamente sottoposta agli effetti degli agenti atmosferici, dal sole al ghiaccio. La principale caratteristica che una pavimentazione per esterni deve avere è pertanto l’impermeabilitá, ovvero non dovrà permettere all’umidità e all’acqua di infiltrarsi. Materiali come la guaina impermeabilizzare e altri prodotti simili, in combinazione con la corretta pendenza per prevenire eventuali ristagni d’acqua, costituiscono requisiti indispensabili all’esecuzione di un lavoro fatto ad arte. In secondo luogo il pavimento per la terrazza dev’essere resistente agli agenti atmosferici (in particolare alle gelate e agli sbalzi di temperatura) ed antiscivolo: anche bagnato il pavimento deve essere sicuro. Infine verificate che sia antimuffa e resistente al calpestio, alle macchie ed alle impronte. Molti dei materiali per decking di esterni presenti in commercio sono sottoposti a trattamenti con speciali cere e prodotti idrorepellenti.

3/6 – Pietra naturale

La pietra naturale, dall’arenaria all’ardesia, dal granito alla pietra calcarea, è duratura e versatile, disponibile in un’estesa gamma di colori, forme, dimensioni e finiture (dal liscio al testurizzato al grezzo). Potete anche optare per differenti tipologie ed accostamenti di pietra nella zona pranzo-sedute e per tracciare un camminamento. Per contro si tratta di un materiale piuttosto caro e dagli elevati costi di posa. Prima di scegliere, se possibile, chiedete al fornitore di darvi dei campioni: una volta disposti in situ dategli un’occhiata nelle differenti fasce orarie della giornata, soprattutto quando sono umide o bagnate (sovente cambiano colore o tonalitá). Osservate come si combinano con i complementi d’arredo per esterni, le pareti, le piante presenti e scegliete con calma.

4/6 – Piastrelle in ceramica, gres e cotto

Le pavimentazioni adatte per i terrazzi solitamente sono quelle grezze. Le piastrelle in ceramica, in gres porcellanato o in cotto adatte ad uso esterno devono essere state sottoposte a specifici trattamenti e finiture, che le rendono in grado di sopportare il gelo, i graffi ed il carico. Devono avere uno spessore minimo di 1 cm ed essere antiscivolo. Solitamente le piastrelle sono definite in base al loro coefficiente di scivolosità, indicato dalla lettera R e da un numero presente sulla confezione: più il numero è alto, maggiore è l’aderenza.

5/6 – Legno

Esistono anche delle pavimentazioni in legno adatte per l’uso esterno. In commercio le troverete sotto forma di listelli, doghe preassemblate, quadrotti, listoni ad incastro, in legni sottoposti a trattamenti con vernici fissative e protettive contro i danni derivanti dall’esposizione agli agenti atmosferici. Uno dei vantaggi di questa scelta risiede nella facilità della loro posa in opera e, di conseguenza, nella rapiditá con cui posso essere sostituiti. Legni speciali quali ad esempio teak, iroko, lapacho e kurupay sono specie di legni molto duri (ma anche costosi) che non necessitano di trattamenti, in quanto naturalmente resistenti all’usura, all’acqua ed ai parassiti.

6/6 – Calcestruzzo

Il calcestruzzo è un materiale molto versatile, che puó essere modellato e stampato in maniera da riprodurre le sembianze della pietra naturale e perfino del legno. Consiste in una tipologia di cemento trattata con additivi e resine che lo rendono durevole, resistente agli agenti atmosferici, alle infiltrazioni d’acqua e soprattutto ne contrastano la caratteristica porositá. Vantaggi di questa opzione: tempi di posa ridotti e costi del materiale inferiori.

Riproduzione riservata