Prestiti: cosa fare se la banca rifiuta la richiesta?

Ottenere prestiti personali con la crisi è diventato più difficile, perché gli istituti chiedono garanzie molto forti prima di concedere credito. Scopri in questa guida come trovare una soluzione alternativa nel caso in cui una richiesta di prestito venga rifiutata.
Prima di andare in banca a chiedere un prestito, ci dobbiamo domandare di quale tipo di finanziamento abbiamo bisogno. Per cifre superiori a 30 mila euro, ed esempio, conviene chiedere un mutuo, se invece abbiamo bisogno di una cifra inferiore può essere vantaggioso optare per un prestito personale. Per capire esattamente ciò di cui abbiamo bisogno, è utile informarsi sui prestiti personali e confrontarli con la cessione del quinto, i finanziamenti, i mutui e così via.
 
Il prestito personale è un particolare tipo di finanziamento che non ha una finalità specifica, pertanto può essere richiesto per qualsiasi tipo di esigenza. Non è quindi legato all’acquisto di un bene o un servizio specifico. E’ il prestito adatto a tutti coloro che non hanno un contratto di lavoro subordinato a tempo indeterminato o comunque un rapporto di lavoro fisso che garantisca un’entrata mensile regolare, che per la banca è una garanzia necessaria.
 
Negli ultimi tempi, complice la crisi però, le banche hanno però chiuso i rubinetti del credito: questo significa che ottenere prestiti personali è diventato più difficile, perché gli istituti chiedono garanzie molto forti prima di concedere credito. Nel caso in cui una richiesta di prestito venga rifiutata, la prima cosa da fare è capire il motivo, in modo da poter trovare una soluzione alternativa che vada a buon fine. Scopri in questa guida come fare.
 

1) Ci possono essere diversi motivi per i quali la banca rifiuta una domanda di prestito. Uno di questi è che nello stesso periodo hai effettuato diverse richieste di finanziamento e hai già dei prestiti in corso. Come regola generale, meglio dunque evitare di richiedere più prestiti personali contemporaneamente, perché di rado le banche concedono credito a chi è già alle prese con altri debiti.

2) Un altro caso in cui la banca può rifiutare di stipulare un prestito è quando il richiedente risulta cattivo pagatore presso le centrali rischi. La soluzione, in questo caso, può essere il ricorso alla cessione del quinto, un particolare tipo di prestito che si rivolge ai lavoratori dipendenti o ai pensionati e viene concesso anche ai cattivi pagatori, in quanto la sua restituzione avviene tramite trattenuta diretta della rata sulla busta paga. In questo modo il rischio di insolvenza è praticamente azzerato.

3) La banca potrebbe anche rifiutare di concederti un prestito personale perché il tuo profilo di rischio è troppo elevato, per esempio se non hai un reddito stabile, hai un lavoro a tempo determinato e così via. In questo caso le soluzioni possono essere due: trovare un garante, cioè una persona con una solida situazione patrimoniale che si impegni a rimborsare la banca nel caso in cui non riuscissi a far fronte al debito;  la firma di un coobbligato, ovvero una seconda persona intestataria del contratto di prestito personale.

4) Chi cerca un prestito non deve fermarsi al primo rifiuto: sul mercato esistono molte opportunità ed è importante valutarle con attenzione, scegliendo in modo oculato anche con l’aiuto di un servizio online gratuito di confronto dei tassi che permette di valutare i preventivi di prestito di varie banche e di trovare la proposta più adatta alle proprie esigenze..

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