1/6 – Introduzione

Il melo è una delle piante fruttifere maggiormente conosciute, coltivata nelle regioni temperate: sono alberi resistenti e riescono a raggiungere i 10 metri di altezza, hanno bisogno di molta acqua per produrre i loro frutti e il loro ambiente non deve essere troppo caldo. Se vengono coltivati in terreni ben drenati e concimati, non è necessario annaffiarli spesso anche se ci troviamo in piena stagione di crescita; questo perché nei climi dove abitualmente sono piantati (quelli nordici e temperati) ci sono già le condizioni ideali per crescere: una di queste sono, per esempio, le abbondanti piogge, necessarie perché si sviluppino bene da soli, mentre nei climi caldi l’acqua diventa essenziale. Vediamo allora come e con quale frequenza procedere per annaffiare gli alberi di melo.

2/6 Occorrente

  • Concime naturale organico
  • Canna per innaffiare
  • Aspersore

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L’albero di melo prospera in molti tipi di terreni, a patto che non siano troppo umidi o troppo argillosi. Ha, comunque bisogno di acqua, in dosi e quantità che dipendono dall’età dell’albero: quelli più antichi infatti possono stare senza acqua al massimo per tre settimane, per questo è essenziale controllare la frequenza delle piogge. Il modo più comodo per avere sempre sotto controllo la situazione è quello di usare un aspersore da giardino, posizionarlo sotto l’albero ed avviarlo una volta a settimana. Gli alberi giovani invece hanno bisogno di una maggiore quantitá d’acqua, indicativamente 2,5 cm a settimana.

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Nel caso di alberi giovani è preferibile usare la canna per innaffiare con lo spruzzatore simulando la caduta naturale della pioggia. Non c’è bisogno di bagnare rami e tronco, anzi lo spruzzo d’acqua deve essere proiettato verso il terreno e solo occasionalmente sulle foglie (l’albero prende le risorse di cui ha bisogno proprio dalla terra). Se la stagione fosse particolarmente secca e non consentisse la crescita florida attesa da un albero di melo, bisogna ricorrere al fertilizzante per aiutare l’albero a superare la stagione con piogge scarse.

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Il fertilizzante bisogna spargerlo intorno alla base dell’albero in uno strato sottile (non oltre 2 cm), si può anche usare il concime naturale. La circonferenza dovrebbe estendersi quanto i rami dell’albero, ma bisogna lasciare dello spazio vicino al tronco, perché il concime accumulato a ridosso del tronco e delle radici potrebbe favorire la putrefazione e l’attacco di insetti nocivi infestanti. L’applicazione del fertilizzante va accompagnata comunque con un’innaffiatura in modo che in breve tempo il melo possa crescere e permettere il raccolto dei suoi frutti (un mese prima le annaffiature vanno ridotte).

6/6 Guarda il video

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