Come coltivare il finger lime

1/7 – Introduzione

Il finger lime, conosciuto anche con i nomi di Citrus australasica, limone caviale o caviale vegetale, è un agrume di origine australiana. Veniva usato nei tempi passati dagli aborigeni come afrodisiaco. In Australia si trovano tutt’ora delle piantagioni intensive. Appartenente alla famiglia delle Rutacee, il finger lime selvatico prospera particolarmente in foreste pluviali site in zone costiere, con un clima caldo e precipitazioni regolari. Le varietà coltivate oggi sono state selezionate per avere una resa più sostanziosa e rapida e per fortuna attecchiscono bene in Italia. Come coltivare il robusto finger lime? Si annaffia, si concima, si pota ma necessita di alcuni accorgimenti e di particolari attenzioni, a cominciare fin dalla sua disposizione.

2/7 Occorrente

  • Innesti di finger lime

3/7 – Innesto e altre opzioni

I metodi di coltivazione prettamente australiani sono stati sperimentati anche in Italia su terreni diversi, sia in serra che in piena terra. Bisogna tener conto poi che la stagione australe è differente, poiché l’autunno australiano corrisponderebbe più o meno alla primavera da noi, mentre l’estate australiana ai nostri mesi invernali più freddi. La riproduzione via talea è particolarmente lenta, e lo stesso vale per quella da seme, che impiega veramente tanto tempo per crescere e fruttificare. I frutti appaiono infatti dopo circa 10 anni, a seconda delle condizioni di sviluppo. La propagazione via innesto resta allora la strada migliore. Il finger lime in ogni caso sopporta bene l’innesto.

4/7 – Disposizione delle piante

Le distanze di piantagione devono essere di circa 3 metri fra un albero e l’altro, con alcuni metri tra le varie file per permettere il passaggio di macchinari. La pianta del finger lime per rendere al top necessita di un clima mite tutto l’anno e ha bisogno di essere protetta dal vento e dai raggi del sole. Si tratta di un arbusto cespuglioso dai rami spinosi che si aggira sui 5 metri di altezza. Non diversamente da ciò che avveniva naturalmente nel suo habitat originario, deve avere vicino delle piante più alte che fungano da filtro protettivo.

5/7 – Concimazione e potatura

Gli innesti, piantati a inizio primavera, attecchiscono lentamente e non vanno assolutamente trascurati. Anzitutto, le radici richiedono un ottimo drenaggio del terreno. Se il clima è troppo caldo vanno innaffiati, provvedendo una pacciamatura con letame decomposto, mischiato a terra. La concimazione non deve però essere abbondante.
Il finger lime va inoltre potato poco. I giovani esemplari necessitano di una potatura che incentivi lo sviluppo di una chioma aperta, supportata da 4 rami principali o poco più. La potatura permette la circolazione dell’aria e migliora la qualità della frutta, riducendo il rischio che venga bucata da un possibile sfregamento dei rami spinosi, provocato da un forte vento. I germogli sottostanti l’innesto vanno pazientemente eliminati.

6/7 – Fioritura e frutti

Per avere una produzione intensa di frutta, da maneggiare con delicatezza al momento della raccolta, dovranno passare almeno 6 anni. La fioritura avviene in giugno e si protrae sino all’inizio di ottobre. In zone costiere calde e riparate però prosegue praticamente per tutto l’anno. Il frutto si forma alla caduta del fiore. La maturazione inizia verso dicembre e termina in maggio. I frutti, articoli di lusso ovali come grosse olive e dalla polpa granulosa (simile appunto nella sua forma al caviale), sono ricercati e apprezzati dai grandi chef. Ricchi in particolare di vitamina A, E, C e di potassio, hanno semi che ringiovaniscono la pelle. Rappresentano dunque l’aspetto redditizio, da incentivare, di questa coltivazione.

7/7 Consigli

  • Proteggi sempre viso e mani dalle pericolose spine del finger lime
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