Come costruire un inverter

1/8 – Introduzione

In elettronica un inverter è un dispositivo (importante per il funzionamento dei pannelli solari) che consente il passaggio da una corrente continua (DC) in entrata a una della tipologia alternata (AC) in uscita. Premesso ciò, va altresì aggiunto che nonostante ve ne siano diversi sul mercato non sempre si ha a disposizione un budget adeguato per acquistarlo. Per questo motivo nei passi successivi della presente guida, vedremo come costruire un inverter utilizzando componenti semplici e di facile reperibilità e optando per un metodo molto artigianale ma nel contempo funzionale.

2/8 Occorrente

  • Componenti elettrici
  • Utensili vari

3/8 – Acquistare il materiale necessario

Il metodo che ci apprestiamo a descrivere per costruire un inverter si basa su un funzionamento molto artigianale, e quindi non è adatto per l’utilizzo di impianti elettrici professionali o per uso domestico bensì può ritornare utile per spiegare ad altre persone come è strutturato e a cosa serve. Premesso ciò, va altresì aggiunto che questo metodo non richiede resistenze, diodi o altri piccoli componenti. Sarà tuttavia necessario acquistare un trasformatore, ossia un dispositivo capace di variare i parametri di voltaggio e corrente in entrata rispetto a quelli di uscita, un motorino elettrico e infine due tipi di batterie una che fornirà la corrente da invertire e un’altra che permetterà invece di far funzionare il motorino. Oltre a ciò, servirà anche una pedana dove posizionare il circuito e delle viti per fissare i singoli componenti.

4/8 – Posizionare i vari componenti sulla pedana

Dopo aver elencato tutti i materiali necessari per portare a buon fine il lavoro di costruzione di un inverter ed acquistabili in un negozio di componentistica elettronica, in primo luogo bisogna posizionare il trasformatore al centro della pedana e fissarlo con un paio di viti abbastanza spesse. In secondo luogo la medesima operazione va eseguita con il motorino, utilizzando magari un sostegno se necessario. A questo punto si può procedere con l’applicazione sulla suddetta pedana di altri componenti, come ad esempio delle batterie (utilizzandone una con capacità maggiore per la corrente da invertire se a 220 V) e della presa alla quale collegare la spina che usufruirà poi della corrente alternata.

5/8 – Effettuare i collegamenti

Dopo aver posizionato tutto il materiale indispensabile per il funzionamento dell’inverter da creare, a questo punto bisogna vedere quali sono i collegamenti da effettuare. L’alternatore presenta infatti due coppie di fili, ossia quella in entrata che va collegata rispettivamente alla parte che dovrà strisciare contro il motorino, e a un interruttore che a sua volta sarà connesso a uno dei due poli della batteria più capace.

6/8 – Alimentare il motorino

A questo punto il lavoro può procedere saldando un filo di rame al motore e collegandolo anche al secondo polo della batteria. Per quanto riguarda invece l’alimentazione del motorino, va aggiunto che potrà essere effettuata tranquillamente con la seconda batteria. In questo caso non è richiesto un voltaggio esagerato; infatti, l’importante è che il motorino anche se piuttosto piccolo giri regolarmente.

7/8 – Testare l’inverter

Una volta effettuati bene tutti i collegamenti descritti nel passo precedente della presente guida, si può procedere con la fase di test dell’inverter creato avviando il motorino e notando che produrrà delle scintille quando il suo rotore striscerà contro il filo di rame. Tale condizione sta a significare che genera effettivamente energia da inviare al trasformatore.

8/8 – Collegare l’inverter alla corrente di rete

L’ultimo passaggio (e se vogliamo anche il più semplice) è quello di collegare i due fili di uscita del trasformatore dell’inverter a una presa di corrente. Questa operazione permetterà alla corrente stessa proveniente dalla rete di essere utilizzata completamente; infatti, sarà in tutto e per tutto uguale a quella uscente da una normale spina domestica, e quindi ideale per far funzionare correttamente ad esempio un pannello fotovoltaico anch’esso creato con il fai da te.

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