1/8 – Introduzione

In passato rappresentava un mezzo di sopravvivenza per le popolazioni che vivevano in prossimità del mare, nel tempo la pesca ha invece assunto i caratteri di attività dilettosa e sportiva. È una pratica molto amata, sia per la soddisfazione che regala in forma immediata, quando il bottino è molto ricco, e sia perché risulta essere un impiego molto rilassante, specie per il contatto diretto con la natura. Le tecniche in questo campo sono svariate e riconducibili anche alla mancanza di mezzi che ha messo a frutto l’ingegno dei primi pescatori. Esistono infatti sistemi di pesca all’avanguardia, che a fronte di un investimento economico non indifferente, offrono risultati discreti. Nella nostra guida vi insegneremo come costruire una lenza a mano, che tra le altre è una delle tecniche più fruttuose e diffuse fin dall’antichità.

2/8 Occorrente

  • Filo da pesca da 0,18, amo da 16, una bobina per attorcigliare il filo, piombo.

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La procedura che vi indichiamo è estremamente semplice, tenete conto del fatto che spessore e lunghezza del filo, grandezza dell’amo possono essere variate in funzione delle vostre esigenze personali. Se tentate pesca grossa, dovete usare fili e ami adeguati. Ma è doveroso ricordare che più spesso sarà il filo e meno sensibile sarà il tremolio prodotto dal pesce quando sta abboccando.

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Procuratevi del filo da pesca e una tavoletta in legno da usare come bobina per avvolgere, e per rendervi agevole l’operazione di recupero della lenza. Legate il filo all’amo tramite gli appositi nodi, mettete il piombino, infilzate l’esca e buttate il più possibile lontano, avvolgete il filo di qualche giro per metterlo in tensione e aspettate di sentire il tocco tipico del pesce che mangia l’esca. La prima cosa da fare è quella di dare uno strattone per fare in modo che l’amo penetri la bocca del pesce e cominciare a tirare.

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Se il pesce fa molta resistenza, ed è più grosso del previsto, evitate di tirare troppo forte causando la rottura del filo. L’unica tecnica è quella di lasciarlo stancare, potete legare il filo a un elemento fisso, e quando allenterà la tensione cominciate a trascinarlo, riavvolgendo il filo alla tavoletta.

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Naturalmente alla lenza di base possono essere aggiunti molti accessori, come un galleggiante (che lo rende più visibile a distanza), e l’uso di un filo diverso nell’ultimo tratto della lenza, in modo da perdere in caso di rottura solo un pezzo di filo e l’amo.

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Un’altra variante sta nell’uso di un’esca che al contempo fa anche da peso al posto del piombo. Si tratta di usare una cozza al posto di gamberetti o altro. Questa tecnica richiede un attenzione particolare perché il guscio va aperto senza rovinarlo (con uno spalma delizie ad esempio) e l’amo deve penetrare direttamente il mollusco precedentemente staccato da una parete della cozza. Poi bisogna richiudere delicatamente e fare alcuni giri di lenza attorno ad essa. Quest’operazione permetterà alla cozza, una volta lanciata di srotolarsi e adagiarsi sul fondo leggermente aperta, attraendo i pesci.

8/8 Consigli

  • Pescate in fondali rocciosi, la pesca sarà più produttiva.