1/5 – Introduzione

Gli ossidi sono dei composti chimici che si ottengono dall’ossidazione dell’ossigeno su di un altro elemento. In natura troviamo moltissimi esempi di ossidi. Uno di quelli più conosciuti è legato al fenomeno della ruggine che si forma proprio per l’azione concomitante di ossigeno e acqua, che agiscono sul materiale ferroso, corrodendolo e dando vita a delle reazioni chimiche che portano, appunto alla formazione della ruggine, cioè l’ossido di ferro. Gli ossidi possono avere una funzione molto utile infatti vengono utilizzati per diversi scopi fra cui molti legati al mondo dei colori. Si utilizzano per dipingere e creare sfumature particolari tipiche della natura, da cui molti ossidi derivano, ma anche per creare cosmetici come “terre” e ciprie. In questa guida vedremo come creare colori con gli ossidi.

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  • ossid

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Come dicevamo colorare con l’ausilio degli ossidi, serve generalmente per creare delle sfumature molto simili ai colori naturali di ciò che ci circonda. Per farlo è quindi opportuno procurarsi tutti gli ossidi più importanti per la creazione di colori come: ossido di ferro, ossido di rame, ossido di stagno, ossido di cromo, cobalto, e infine carbonato di rame e carbonato di manganese. Gli ossidi poi devono essere miscelati con acqua o tempera o altri pigmenti in base alla realizzazione che si vuole effettuare.

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Ma quali colorazioni si ottengono dai diversi tipi di ossidi? Vediamoli insieme. Se vogliamo ottenere delle sfumature di colori che vadano dal blu fino all’azzurro dobbiamo procurarci il cobalto e miscelarlo al composto. Importantissime sono le quantità che andranno aggiunte a seconda dell’intensità del colore che vogliamo ottenere. Se invece abbiamo bisogno di ottenere delle sfumature di colori sulla tonalità del verde, allora dobbiamo usare l’ossido di rame, a seconda del tipo di verde che vogliamo ottenere però possiamo anche aggiungere dell’ossido di cromo. È possibile anche miscelarli insieme e così otterremo una sfumatura di verde completamente diversa dal solito.

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Infine se vogliamo ottenere colori come il giallo, il rosso o ancora il bruno dobbiamo usare l’ossido di ferro (ruggine), poi a seconda del colore che ci serve ne aggiungeremo di meno o di più. Se invece vogliamo ottenere il colore nero o un colore bruno più scuro dobbiamo miscelare al composto un po’ di ossido di manganese. Per il bianco dovremo usare l’ossido di stagno, con il carbonato di manganese invece si otterrà un bel color porpora. Un’ultima nota da fare è relativa alla possibilità di utilizzare gli ossidi su oggetti che poi andranno in forno, come ceramiche e terrecotte. In questo caso bisogna tenere in considerazione che la cottura cambia il colore. Ad esempio l’ossido di rame che genera il verde, dopo la cottura si trasforma in un bel rosso rubino.