1/10 – Introduzione
Tutti sentiamo il bisogno di possedere oggetti. Li scegliamo, seguendo i nostri gusti e cerchiamo di mantenerli sempre in perfetto stato ed eventualmente di restaurarli nel momento in cui si danneggiano a causa di uso eccessivo o per incidenti imprevisti. In questa guida si andrà a spiegare, a tal proposito, come eliminare lievi ammaccature in maniera semplice, veloce e soprattutto molto economica. Vediamo come procedere.
2/10 Occorrente
- Barrette di cera
- Olio colorante
- Pasta abrasiva
- Carta vetrata finissima
- Smalto colorante
- Ferro da stiro
- Cera d’api
- Stucco
- Ventosa
- Cubetti di ghiaccio
3/10 – Usare delle barrette di cera
Si potrebbe cominciare ad illustrare come rimettere in ordine un mobile di legno massiccio dalle ampie venature. Iniziamo prima di tutto ad esaminare il deterioramento per poi decidere il da farsi. Se è evidente, basta acquistare nei negozi bricolage delle barrette di cera di ugual colore. Il procedimento è semplice: queste barrette si sciolgono tranquillamente in un cucchiaio riscaldato o in un contenitore di vetro o ceramica rivestito da un foglio di alluminio, cioè a bagnomaria. Bisogna subito dopo far raffreddare il tutto per poterlo amalgamare con l’ulteriore calore naturale emanato dai polpastrelli delle nostre dita, durante la loro presa e nel momento in cui si passa sulla parte dell’elemento da ristrutturare.
4/10 – Aggiungere dell’olio nutriente
Infine, se è necessario, si può scartavetrare la zona trattata, con della carta vetrata finissima, ma in modo molto leggero e superficiale, per poi rifinire tutto l’intero oggetto con dell’olio nutriente e coprente, da acquistare sempre nei magazzini sopra citati, per farlo tornare come nuovo ed intatto. Anche rimettere a nuovo il mobilio di casa o dell’ufficio, non è un grosso problema. Si deve usare tanta buona volontà, poco del nostro tempo giornaliero, tanta pazienza e quel che è stato qui suggerito. Semplice, vero?
5/10 – Utilizzare uno smalto per mobili
L’intervento su una superficie in legno è particolarmente elementare, invece, se l’ammaccatura è lieve. Difatti ci si deve armare di uno smalto per mobili: questo è un composto simile a quello che le donne usano per abbellire le loro unghie. Si presenta allo stesso modo, stessa fluidità e caratteristiche generali ed è posto dentro una bottiglietta, completata da un pennellino. Si deve impiegare nel piccolo taglietto per poi usare lo stesso materiale oleoso che si è prima menzionato. È un prodotto indispensabile non solo per questi usi, ma per nutrire e rendere sempre perfetti i nostri mobili. Non dev’essere utilizzato in grande quantità e si deve strofinare perfettamente, fino al completo assorbimento con un panno morbido e pulito, per far raffigurare il mobile gradevole al tatto e alla vista.
6/10 – Usare il calore del ferro da stiro
Sulle superfici di legno solido le rientranze si possono correggere stendendovi sopra un panno umido, per poi pressare con la punta calda del ferro da stiro. Questa strategia serve per far rialzare l’incavo e far introdurre un buona quantità di umidità in tutta la composizione legnosa. È importare non eccedere con la temperatura stabilita dall’attrezzino domestico che si sta usando, per evitare di bruciare quel che, invece, vogliamo ristrutturare. Infatti non dev’essere eccessivamente caldo e si deve passare velocemente, senza lasciarlo per molto tempo sopra ad una parte specifica.
7/10 – Rifinire con la cera d’api
Infine, dopo aver adottato uno di questi vari procedimenti scritti, seguendo l’intensità e la qualità del danno, è bene usare, in alternativa all’olio valutato precedentemente, la cera d’api che agisce straordinariamente. Si impiega in ugual modo ed è anch’essa particolarmente nutriente. Dona bellezza e lucentezza e colore ad ogni superficie, soprattutto quelle in legno e rappresenta dunque l’utile complemento agli interventi sopra descritti.
8/10 – Stendere della pasta abrasiva
Si possono ammaccare parti delle nostre autovetture è bene usare della pasta abrasiva, se il danneggiamento è lieve, strofinandola lungo la parte interessata. Se invece il guasto è più accentuato si deve impiegare lo stucco per carrozzieri che dev’essere scartavetrato. Ad asciugatura completa, come scritto in precedenza anche per i mobili o usando attrezzi elettrici adatti, completi di dischetti utili per ultimare meglio e rapidamente il lavoro che si sta argomentando, si dovrà passare alla riverniciatura, che conviene venga effettuata nei centri specializzati che trattano quella a forno la quale, di solito, ha una durata maggiore. Col fai da te, invece, si può finire il restauro con quella prodotta semplicemente, usando ad esempio dei pennelli, in base a quel che ci viene suggerito dal personale specializzato dei negozi specifici di autoricambio.
9/10 – Applicare una ventosa
Ma gli interventi manutentivi alla propria auto ammaccata possono anche essere effettuati con estrema efficacia utilizzando una ventosa. Questo procedimento funziona soprattutto in presenza di superfici particolarmente ampie da dover levigare, ma che non siano interessate da ammaccature troppo profonde. Agite in questo modo: reperite una ventosa e inumiditela lungo il suo bordo con dell’acqua pulita. Applicatela sopra all’ammaccatura della carrozzeria e fissatela bene, facendola aderire perfettamente alla superficie, premendo con energia. Dopo qualche secondo, tirate nella direzione opposta la ventosa, tirando più volte. Tenete presente che potrebbero occorrere più tentativi per ricondurre la carrozzeria al suo aspetto originario, cioè, eliminando l’ammaccatura.
10/10 – Sovrapporre del ghiaccio
Infine, un rimedio davvero originale quanto efficace. Per eliminare lievi ammaccature presenti su ogni tipo di superficie, si possono utilizzare anche dei cubetti di ghiaccio. Realizzate un cubetto di ghiaccio delle dimensioni dell’ammaccatura e, dopo aver indossato guanti protettivi (che vi saranno anche molto utili per la presa del ghiaccio), collocatelo sulla superficie dove è presente la lieve ammaccatura. Lasciate agire per almeno 60 secondi, dando tempo alla superficie (soprattutto quella in metallo) di reagire al gelo emanato dal cubetto. Ripetere questa operazione almeno tre o quattro volte. Al termine dell’intervento vi accorgerete che l’ammaccatura, se non proprio scomparsa del tutto, sarà stata ridotta in modo assai considerevole.