Come evitare la formazione di ristagni acqua nel prato

1/9 – Introduzione

Il prato che circonda la propria casa ha necessità di essere mantenuto sempre verde, sia in estate che nei mesi piovosi. Ciò in quanto un giardino in perfetta salute permette la coltivazione e la crescita di molte piante ornamentali, oltre ad essere sinonimo di cura e di attenzione. Inoltre prevenire i ristagni d’acqua è un ottimo modo per calibrare il tasso di umidità dello stesso prato che, in caso contrario, potrebbe facilmente essiccare diventando esteticamente brutto e inservibile. Inoltre, l’acqua stagnante in un giardino può causare una serie di problemi: fornisce terreno di riproduzione per le zanzare e l’erba non crescerà correttamente in queste aree, lasciando l’a zona vulnerabile alla crescita del muschio; ma soprattutto può persino causare problemi alle fondamenta della casa. L’acqua stagnante è solitamente causata da due problemi comuni: terreno scarsamente drenante e punti bassi nel cortile. Esistono molte tecniche e tanti consigli per evitare la formazione di pozzanghere e impaludamenti. Come? Scopriamolo insieme!

2/9 Occorrente

  • Test per valutare la percentuale di argilla nel terreno
  • Vanga, rastrello, rullo
  • Attrezzi da giardinaggio
  • Ghiaia e sabbia

3/9 – Riconoscere le cause

Il ristagno d’acqua su di un prato è un fattore comune, se dura poco e se segue ad una abbondante pioggia soprattutto nei periodi estivi. Infatti l’aridità della terra e l’assenza parziale di piogge limita temporaneamente il drenaggio dell’acqua creando delle pozzanghere che si asciugheranno nell’arco di mezza giornata. Problema inverso è invece quando il ristagno permane sulla superficie del prato creando un effetto palude nel vostro giardino. Le cause possono essere molteplici, ma riconducibili a due problematiche: presenza di avvallamenti, oppure terreno troppo argilloso e impermeabile.

4/9 – Livellare il terreno

Nel primo caso la presenza di avvallamenti e conche è facilmente risolvibile livellando il terreno attraverso l’aggiunta di terriccio, ghiaia, sabbia e prato. Utilizzando tutti gli elementi di cui è generalmente composto il resto del giardino, sarà possibile ricoprire quelle zone di terreno la cui conformazione facilita il ristagno dell’acqua, soprattutto nei mesi invernali. Utilizzando una vanga, un rullo e molta pazienza, ricoprire gli affossamenti sarà un gioco da ragazzi.

5/9 – Bilanciare il drenaggio

Il secondo caso è più difficile da risolvere, poiché sarà necessario conoscere la caratteristica del proprio terreno al fine di capirne la percentuale di argilla, di sabbia e di limo presente nella zona sottostante. Maggiore è la quantità d’argilla presente nel sottosuolo, elevato sarà il ristagno d’acqua sulla superficie. Essendo l’argilla un materiale impermeabile per eccellenza, sarà necessario bilanciare il drenaggio del terreno aggiungendo materiali come la sabbia o la ghiaia che consentono facilmente il flusso dell’acqua piovana. Il lavoro di permeabilizzazione del terreno può essere svolto da soli, con l’ausilio dei classici attrezzi da giardinaggio (rullo da giardino, rastrello, vanga) o con il supporto di ditte specializzate.

6/9 – Creare cunette pendenti

Il ristagno d’acqua può avvenire sia in superficie, rimanendo quindi visibile ad occhio nudo, sia nei substrati del terreno, divenendo impossibile conoscerne l’esistenza. Il ristagno d’acqua nel sottosuolo generalmente ha effetti negativi su piante e prato che, essendo a contatto con l’acqua più del dovuto, potrebbero presentare difficoltà nella crescita, essiccazione o malattie fungine causate dall’alto tasso d’umidità. In questo caso una soluzione alternativa per il drenaggio è quella di creare, prima di seminare piante e fiori, delle cunette pendenti nel sottosuolo, rivestite di materiale impermeabile e incanalate verso canali di scolo o pozzi, dove riverseranno l’acqua in eccesso. Il lavoro sarà faticoso e difficile, ma durerà nel tempo.

7/9 – Modificare il terreno

Poiché la maggior parte del drenaggio dell’acqua sui prati avviene tipicamente attraverso il suolo, il tipo di terreno influisce sul drenaggio. I terreni argillosi e sabbiosi drenano meglio di quelli pesanti con argilla, la quale invece trattiene l’acqua; mentre il terriccio e in particolare la sabbia sono noti per le loro qualità simili ad un setaccio.
Per un terreno argilloso la soluzione è modificarlo con materia organica. Questo romperà quelle barriere argillose problematiche nel profilo del suolo. Più comunemente, questo viene fatto usando il compost, ma ci sono anche altre soluzioni come i pacciami organici, la corteccia o trucioli di legno, che migliorano il drenaggio nel terreno sottostante.

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9/9 Consigli

  • Eseguite i lavori di preparazione del terreno nei periodi primaverili o autunnali, e prima di piantare il prato o di seminare i fiori.

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