Come potare il pesco noce

1/6 – Introduzione

La potatura è una fase importantissima della coltivazione; ometterla o realizzarla in maniera errata può infatti determinare non soltanto un prossimo raccolto insoddisfacente, ma addirittura compromettere la vita della pianta. Per questo motivo è bene documentarsi a fondo sulle diverse tecniche richieste per ciascuna di esse. In questa guida vedremo come potare al meglio un pesco noce.

2/6 Occorrente

  • Attrezzi da giardinaggio

3/6 – Le fasi

Innanzitutto bisogna sapere che la potatura del pesco noce avviene in fasi diverse e nel corso dell’anno va effettuata più volte agendo in maniere altrettanto differenti. Durante i primi 4 anni, la potatura d’inverno va fatta per consentire all’albero di formare rami più robusti e per dare una forma desiderate e rimuovendo i rami che ostacolano lo sviluppo regolare della chioma e quelli che impediscono alla luce e all’aria di penetrare nelle parti più interne. Una volta che l’albero ha cominciato a fruttificare, fare delle potature anche durante l’estate, al fine di favorire la formazione di nuove gemme fiorali. I tagli di potatura estivi devono essere fatti immediatamente sopra una gemma fiorale, mentre quelli invernali vanno fatti al di sopra di una gemma vegetativa. Le gemme fiorali sono facilmente riconoscibili perché, sono più gonfie e arrotondate, rispetto a quelle vegetative che invece appaiono più piccole e appiattite sul ramo.

4/6 – Strumenti da usare

Per la potatura usare sempre cesoie ben affilate ed eseguire un taglio inclinato nella stessa direzione della gemma che si lascia subito sotto, non lasciare un pezzo di ramo al di là di tale gemma, perché in breve morirebbe. Durante le potature estive (a fine luglio e inizio agosto) tagliare i getti principali di un terzo o di metà della loro lunghezza, i getti laterali vanno invece tagliati in modo da lasciare tre o quattro gemme.

5/6 – Fare attenzione alla raccolta

Infine è bene portare all’attenzione del lettore un’ultima notazione relativa alla raccolta vera e propria. Questo momento ha un’importanza pari a quella delle tecniche di potatura dato che un errato procedimento può compromettere la salute e la fertilità della pianta. A maturazione avvenuta il frutto dovrà essere staccato dal ramo avendo cura di evitare che ruoti su se stesso. Sarà possibile effettuare il raccolto per un periodo di tempo oscillante tra le due e le tre settimane. Si consiglia poi a non consumare immediatamente i frutti i quali invece, dopo essere stati staccati dal ramo, dovranno essere lasciati a riposo per circa tre giorni.

6/6 Consigli

  • La coltivazione di una pianta richiede cura e attenzione costante; mai trascurare l’osservazione e l’esame di ogni sua parte. Soltanto così si potrà tempestivamente rimediare a qualsiasi problema che si verifichi.

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