1/7 – Introduzione
Nell’ambito della viticoltura, la tecnica della potatura a secco è di fondamentale importanza nel periodo invernale. Questo procedimento solitamente si effettua solo dopo la perdita delle foglie da parte delle viti, ossia quando esse sono entrate nella fase di quiescenza. Questo procedimento permetterà di mantenere inalterato l’equilibrio tra l’attività vegetativa e quella riproduttiva del germogliamento. Vediamo quindi come potare la vigna nel migliore dei modi.
2/7 Occorrente
- cesoie per potare
- filo di ferro
3/7 – Impostare la crescita
Per cominciare dovremmo prima valutare per bene l’età delle piante.
In base agli anni dell’arbusto le condizioni meteo condizioneranno il suo germogliamento, le piante più giovani possono risentire maggiormente degli sbalzi di temperatura rispetto a piante più vecchie.
Se il vigneto è vecchio, il sorgere delle sue gemme e di conseguenza il grappolo sarà tardivo, perciò la potatura dovrà essere fatta prima, d’altro canto se è giovane il suo risveglio sarà precoce ed è sconsigliato potarlo prima della caduta del fogliame. Ricordiamo di impostare la crescita in verticale, così chei rami stando vicino al busto permetteranno di ottenere dei frutti grossi e ricchi di una sostanza organica molto succosa e zucherina, tipica del buon vino.
4/7 – Cominciare a tagliare
Passiamo quindi alla potatura. Il tipo di taglio più praticato è quello di Guyot, una forma di potatura che consiste nell’asportare il tralcio prodotto dalla vigna, rimpiazzarlo con un altro originato dalla sommità del tronco, ponendolo con una forma ad arco.
Questa particolare tecnica stimola la formazione di nuovi germogli anche sulla testa dell’arbusto rendendo lo sperone nell’anno seguente munito di 2 o 3 gemme. In totale potremmo ottenere all’incirca dalle 9 alle 20 gemme. In alternativa possiamo optare per il taglio “doppio capovolto”.
Esso consiste nel speronare le gemme del ceppo e se possibile ripiegare sempre a forma d’arco le altre, così da produrre complessivamente 13/14 gemme.
5/7 – Eseguire altre potature
Infine potremmo anche provare altri metodi molto utili.
Esistono altre forme di potatura come: il cordone speronato (per una potatura di breve durata), il tendone (utilizzato principalmente per l’uva da tavola), l’alberello (adatto per chi ha le vigne in territori particolarmente aridi, con un clima eccessivamente torrido o freddo); e la pergola semplice, che può essere sia per i piani obliqui o doppia (da mettere sui tetti). Naturalmente cerchiamo sempre di utilizzare gli strumenti specifici quando svolgiamo l’operazione del taglio.
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7/7 Consigli
- Usiamo i guanti adatti per potare