

1/6 – Introduzione
L’asparago (conosciuto anche con il nome scientifico Asparagus Officinalis), ortaggio saporito e versatile in cucina, è una pianta erbacea con rizoma costituito da molte radici (dette zampe) da cui nascono i carnosi germogli commestibili (turioni). La coltivazione di questa pianta, che si adatta ad ogni tipo clima pur prediligendo quelli temperati in pianura o collina non è particolarmente difficile, benché richieda 2-3 anni di tempo prima di diventare davvero produttiva. A tal proposito, nella presente guida, spiegherò come realizzare un’asparagiaia nella maniera corretta. Procediamo!
2/6 Occorrente
- terreno sabbioso, calcareo e drenante
- argilla espansa
- concime organico
- acqua
- coltellini
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Innanzitutto, l’asparagiaia richiede un terreno sabbioso, giustamente calcareo, ben drenante e un luogo soleggiato. Quest’area, dovrà essere dedicata unicamente all’asparago senza alternare altre colture. Non impiantare l’asparagiaia su un terreno che ha precedentemente ospitato patate, fagioli, carote e barbabietole, poiché queste ultime possono trasmettere una malattia. Il ciclo dell’asparago va diviso in 4 fasi: allevamento (cioè i primi due anni durante i quali si assiste allo sviluppo della pianta e scarsa raccolta), produttività crescente (dal terzo al quarto anno nei quali si avrà la vera raccolta), produttività stabile (dal quinto al decimo) ed infine produttività decrescente (dal decimo in poi).
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Successivamente, il terreno dell’asparagiaia dovrà essere preparato in autunno o al limite nell’inverno che precede l’impianto dell’asparago. Si lavora in profondità (60-70 cm), si stende uno strato di argilla espansa e si arricchisce con concime organico (30 kg ogni 10 mq di terra) e fertilizzanti (azoto e potassio). Gli asparagi sono avidi d’acqua e soprattutto nel periodo estivo, bisognerà fornire alla pianta una notevole irrigazione. Solitamente, l’asparago si riproduce con l’impianto di zampe (acquistate in vivaio) di uno o due anni (raramente invece per semina diretta). In autunno o inizio primavera, si preparano le fosse d’impianto profonde 20-30 cm e larghe 50-80 cm.
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Oltre alla prima concimazione, è bene arricchire il terreno anche prima della ripresa vegetativa e dopo la raccolta. La raccolta degli asparagi non si effettua nel primo anno, e nel secondo dovrà essere limitata. La vera raccolta (turioni di 10-15 cm) si realizza a partire dal terzo anno in aprile e maggio, quando la temperatura del rizoma raggiunge 10-12°C, con appositi coltellini, senza strappi, per non danneggiare le radici. Dopo la raccolta si attuerà il diserbo, l’irrigazione e la concimazione, dopodiché in autunno-inverno, si taglieranno i fusti secchi lasciandone solo un piccolo pezzo come riconoscimento delle radici.
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