Come recuperare una pianta appassita

1/7 – Introduzione

Le piante in contenitori hanno esigenze di irrigazione diverse da quelle coltivate nel terreno, ma in generale, lasciare asciugare una pianta provoca avvizzimento, caduta delle foglie e morte finale. Se trovi le tue piante appassite dalla mancanza d’acqua, potresti essere in grado di salvarle dando prontamente idratazione adeguata. In questo articolo è illustrato in che modo poter recuperare una pianta appassita. Si sa che con l’arrivo della bella stagione, siamo soliti iniziare ad abbellire giardini ed anche i balconi con piante fiorite e non. In questo modo, grazie ai colori dei fiori ed al verde delle foglie, si riesce a donare allegria e vivacità ai nostri spazi aperti. È come se si desse il benvenuto alla primavera e poi anche all’estate. Può però capitare, magari dopo il rientro dalle vacanze o anche per il caldo torrido che c’è stato, di trovare alcune piante molto appassite. Che fare in questi casi? Niente paura, perché possiamo recuperarle seguendo questi facili consigli, validi per tutte le piante. Partiamo con questo piccolo manuale di pronto soccorso per le piante.

2/7 Occorrente

  • Rastrellino
  • Forchetta
  • Bacinella
  • Forbice
  • Coltello
  • Acqua
  • Annaffiatoio

3/7 – Rimuovere i fiori secchi

Assicurarsi che la pianta abbia bisogno di irrigazione. La prima cosa che dobbiamo fare, se siamo dinanzi a questo problema, è quello di togliere tutti i fiori secchi, che ora mai sono appassiti, perché tendono ad assumere sostanze che non servono e che possono restare al resto della pianta. Quest’operazione darà subito una sorta di rinnovo vegetativo alla nostra pianta, Successivamente osserviamo il terriccio presente nel vaso. Se questo è diventato troppo compatto e staccato dai bordi, significa che non lascia fluire l’acqua fino alle radici.

4/7 – Tagliare i gambi

Prendiamo quindi, un rastrellino o anche una forchetta ed iniziamo a rompere il terriccio in superficie, facendo ben attenzione a non rovinare le radici della pianta. Prendiamo una bacinella sufficientemente grande da poter contenere il vaso e riempiamola con dell’acqua a temperatura ambiente. Immergiamo completamente il vaso. Noteremo subito delle bollicine che fuoriescono dal terriccio e solo quando non le noteremo più dovrai, dovremo far riemergere il vaso. Se si scopre di avere una crescita morta nella parte superiore degli steli, tagliare i gambi alla prima crescita verde visibile. Se non è visibile alcuna nuova crescita, una regola generale è quella di tagliare i gambi indietro di un terzo della loro lunghezza alla volta finché non si trova il tessuto verde.

5/7 – Annaffiare le piante

Mentre aspettiamo tutto ciò, possiamo prendere un nebulizzatore e rinfrescare le foglie presenti ed ancora verdi, spruzzandole con l’acqua. Quando è il momento, estraiamo il vaso dall’acqua e lasciamolo che scoli. La pianta dovrebbe riprendersi in un paio di giorni. Un suggerimento che vogliamo darvi è che se non abbiamo una bacinella adatta o le piante sono più di una, possiamo anche utilizzare per questo scopo d’immersione, anche una semplice vasca da bagno. Se dopo dieci giorni la pianta non si è ripresa, rinvasiamola in un vaso nuovo cambiando il terriccio ed aggiungendo anche del fertilizzante ed innaffiandola quanto basta. Le piante coltivate in contenitore necessitano di frequenti annaffiature. In generale, bisogna annaffiare la pianta una volta al giorno se è in un contenitore, o due volte al giorno per le piante nei cesti appesi ai muri. Non lasciare la tua pianta in una pozza d’acqua per un lungo periodo di tempo. L’eccessiva irrigazione causa foglie gialle o verde pallido, oltre che appassimento.

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7/7 Consigli

  • Migliora la ritenzione idrica del terreno rivestendo i contenitori con sacchetti di plastica. Buche perforate nei sacchetti per il drenaggio. Anche l’aggiunta di materia organica o di granuli gel idratanti può aiutare.

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