10 consigli per allevare una tartaruga di acqua dolce

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1/11 – Introduzione

Facilmente reperibili nei negozi di animali o nelle fiere a prezzi accessibili, le tartarughe di acqua dolce hanno origini antichissime. Una corretta alimentazione ed il rispetto delle abitudini, le rendono molto longeve. Solitamente questi rettili sono resistenti alle malattie. Per allevare una tartaruga di acqua dolce non basta la vaschetta ed il mangime specifico. Ecco 10 utili consigli per riuscire nell’impresa.

2/11 – Scegliere la giusta vaschetta

Per allevare al meglio una tartaruga di acqua dolce, evitare gli alloggi “lager”, con la palme in plastica. Le testuggini necessitano di parecchio spazio. Pertanto, scegliere la giusta vaschetta, per lasciarle nuotare. Posizionare qualche pietra per rilassarsi e prendere il sole.

3/11 – Effettuare una pulizia costante

L’habitat ideale per una tartaruga di acqua dolce è un laghetto artificiale. In mancanza di un giardino, utilizzare un acquario in vetro oppure plexiglass da 60x30x30 cm. Per prevenire eventuali malattie, effettuare una pulizia costante dell’ambiente. Cambiare l’acqua ogni 10-15 giorni. Supportare le operazioni con un buon filtro.

4/11 – Scegliere i giusti alimenti

Una corretta alimentazione garantisce salute e longevità ad una tartaruga di acqua dolce. Dopo i due anni, l’alimentazione è onnivora. Pertanto, scegliere i giusti alimenti. Procurare molluschi, pesci, crostacei, insetti acquatici, lumache, verdura e cibi secchi in pellet. Evitare i preconfezionati: non contengono abbastanza fibre, minerali e vitamine.

5/11 – Fornire un’alimentazione equilibrata

La tartaruga piccola va nutrita una volta al giorno. Quella adulta, invece, a giorni alterni. Fornire un’alimentazione equilibrata, nelle giuste quantità. Troppo cibo causa obesità, sonnolenza, malattie al carapace e perfino la morte. L’apparente appetito della tartaruga può ingannare. Tuttavia, rispettare scrupolosamente il dosaggio.

6/11 – Ornare con piante commestibili

Il fondo della vaschetta va lasciato libero. In alternativa, aggiungere dei ciottoli di media dimensione ed una zona asciutta, come un sasso, un legno o sughero. Ornare con piante commestibili, come la Salvinia natans o la Lemna minor per un ambiente più naturale. Inoltre, ossigeneranno l’acqua. Evitare quelle in plastica perché pericolose per l’animale.

7/11 – Rispettare le temperature

Per garantire longevità e salute alla tartaruga di acqua dolce, rispettare le temperature. Idealmente dovranno aggirarsi tra i 24 ed i 26° C di giorno. La notte dovranno essere 5° C in meno. Questo effetto si ottiene con speciali termoriscaldatori, acquistabili in qualsiasi pet shop, ad una modica cifra.

8/11 – Coccolare la tartaruga periodicamente

Allevare una tartaruga di acqua dolce, non significa solo regole comportamentali. Infatti, come qualsiasi altro animale, necessita di attenzioni ed affetto. Coccolare la tartaruga periodicamente, accarezzandola. Evitare però il contatto mani sporche – bocca, per non trasmettere malattie infettive.

9/11 – Controllare lo stato di salute

La tartaruga di acqua dolce è solitamente resistente alle malattie. Tuttavia, un’alimentazione non adeguata oppure particolari condizioni igieniche possono sviluppare patologie anche mortali. Controllare lo stato di salute periodicamente. In caso di anomalie, prenotare una visita da un veterinario esperto in animali esotici.

10/11 – Assegnare uno o più compagni

La tartaruga d’acqua dolce ama la compagnia. Pertanto, assegnare uno o più compagni, per un’eventuale futura riproduzione o per evitare la solitudine. Tuttavia, non causare un sovraffollamento. Le testuggini sono aggressive per natura. Nel tentativo di difendere la territorialità potrebbero ferirsi gravemente.

11/11 – Assegnare una posizione favorevole alla vaschetta

La tartaruga di acqua dolce necessita di luce. Pertanto, assegnare una posizione favorevole alla vaschetta. Optare per luoghi aerati e soleggiati, ma non troppo. In mancanza, utilizzare la lampada per rettili. Questa, ha una durata massima di 9-12 mesi. Va cambiata regolarmente anche se apparentemente funzionante.

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