ragazza con maglione bianco

5 consigli per reagire con eleganza a qualsiasi provocazione

Reagire con forza a una provocazione non è affatto una buona idea, meglio optare per una buona dose di pazienza (e autocritica). Come fare? Ecco cinque consigli per voi

Alzi la mano chi non si è mai ritrovata nella situazione di dover reagire a una provocazione. Può trattarsi di chiunque, da un collega particolarmente fastidioso all’autista dell’autobus nella sua giornata “no”. I contesti possono essere innumerevoli.

Ma siamo davvero pronte ad affrontare tutto questo? Quanta energia (preziosissima) sprechiamo ogni volta che reagiamo, contrattaccando e mettendoci sulla difensiva? Per poi – vien da aggiungere – arrivare a un nulla di fatto, visto che la questione non viene chiarita e ci si ritrova soltanto più arrabbiati di prima.

Vincere qui non ha a che vedere con la forza, col predominare sull’altro. Anzi i migliori consigli che possiamo darvi per reagire a una provocazione, con eleganza e senza trasformarvi nella strega di Biancaneve, prevedono una cosa essenziale: la pazienza.

Respira

Forse vi sembrerà banale, ma questo è il primo tra i consigli che dovreste tenere a mente quando vi ritrovate ad affrontare una provocazione che vi fa imbestialire. E che rischia di farvi reagire in modo sbagliato e negativo.

Il provocatore è una persona che tendenzialmente sa quali sono i vostri punti deboli, pertanto cerca sempre di punzecchiarvi proprio lì, dove fa più male. Questo genera fisicamente una reazione di stress, quindi un aumento dei livelli di cortisolo e una reazione istintiva.

Se vi viene spontaneo reagire “male” non è colpa vostra, è il corpo che ve lo chiede. Ma proprio per questo dovete imparare a controllarlo e la respirazione in tutto questo gioca un ruolo fondamentale.

State per arrabbiarvi? Sentite il sangue che inizia a ribollire nelle vene? Respirate, piano e profondamente. E vedrete che l’impulso in breve tempo passerà, lasciando spazio a una reazione più controllata.

Rispondi in modo fermo e deciso

Dopo aver fatto un po’ di autotraining e aver preso dei bei respiri, ecco che arriviamo al secondo consiglio per reagire bene a una provocazione. Quando parliamo di mantenere un contegno o farlo con eleganza, non intendiamo di certo dire che si debba rimanere passivi e subire tutto come se niente fosse.

Anzi, in realtà rispondere non è una scelta sbagliata. Dovete rispondere ma senza ricambiare l’aggressione perché – non dimenticatelo mai – il provocatore o la provocatrice cercano proprio questo.

E allora come fare? Reagire con eleganza a una provocazione significa rispondere con pacatezza, quasi con indifferenza e distacco. Spesso è l’unico modo per interrompere il “gioco” della persona che tenta di provocarvi. Reagendo (male) fate il suo gioco.

Usa l’arma dell’autoironia

Non c’è un vademecum universale per reagire a una provocazione e sappiamo come le situazioni siano ben diverse tra loro. È qualcosa che può capitare in casa con un familiare con cui non siete proprio in buoni rapporti, oppure al supermercato con un commesso non troppo gentile. Senza dimenticare, poi, quando vi ritrovate a sopportare una collega dall’atteggiamento passivo-aggressivo (altro caso interessante).

Come abbiamo detto, il segreto sta nell’interrompere il gioco del provocatore, non cadere nella sua trappola. Perciò in alternativa alla risposta secca e assertiva (quella vista poc’anzi), potete usare l’arma dell’autoironia che spiazza completamente l’interlocutore (e gli fa passare la voglia di fare lo spiritoso).

Fai domande

Non c’è modo migliore per reagire a una provocazione, di qualsiasi tipo essa sia, facendo una o più domande. Pensateci un attimo, anche questo in fondo è un modo per interrompere il gioco del provocatore. Facendo così, di getto, delle domande è come se interrompeste il flusso negativo che alimenta lo stress e la tensione.

C’è anche un’altra ragione per cui rispondere con una domanda potrebbe essere la scelta più sensata. Se chiedete, vi mettete in qualche modo nei panni di chi vi sta provocando, facendogli capire che non siete del tutto indifferenti a ciò che vi ha detto e che siete disposti ad approfondire la questione in modo costruttivo.

Le domande sono uno strumento utilissimo in tal senso perché rendono la conversazione (che sta sfociando in tragedia) più calma e razionale, persino più conciliante. Perciò se la situazione sembra stia per degenerare, fate una domanda al provocatore, chiedetegli spiegazioni: perché vi ha detto quella cosa con quel tono?

Ascolta con attenzione

Le relazioni non sono mai semplici ed è facile incappare in situazioni spiacevoli, litigi o anche solo piccoli battibecchi e incomprensioni che ci fanno star male. D’altro canto, però, non possiamo sentirci sempre esenti da ogni responsabilità e – a prescindere dal fatto che a quella persona in particolare piaccia provocarci e stuzzicarci – dovremmo sempre fare un esame di coscienza.

Attenzione, nessuno qui vi dirà mai che dovete accettare tutto senza possibilità di replica. Il provocatore non può averla vinta, ma non dobbiamo in alcun modo abbassarci al suo livello, facendo degenerare il discorso in un caos senza senso.

Ponetevi sempre in modo tranquillo e cercate di ascoltare quel che vi viene detto. Il provocatore generalmente stuzzica qualcuno per il gusto di farlo, ma non è detto che le sue affermazioni (seppur con toni sbagliati) non abbiano un fondamento.

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