I nonni babysitter crescono bambini viziati?

  • 13 04 2009

Indispensabili, insostituibili, impagabili: moltissimi nonni italiani si occupano dei nipotini e semplificano la vita dei genitori che lavorano. Ma qualche regola in più può evitare svantaggi come le invasioni di campo non autorizzate...

I nonni italiani sono il punto di riferimento per la famiglia con figli piccoli. Le diverse indagini compiute dagli istituti di ricerca parlano chiaro: i nonni suppliscono alle carenze delle istituzioni. Asili nido con rette elevate; scuole materne con liste d’attesa interminabili; elementari con il tempo scuola sempre più corto e lunghi pomeriggi da organizzare (sempre a pagamento).Meno male che ci sono i nonni (e gli zii, le zie, i cugini dei genitori, gli altri parenti diretti o acquisiti). Tutte figure disponibili ad accudire i bambini e a fornire aiuto ai genitori impegnati tante ore  spesso lontano da casa.

Parenti affettuosi che, oltre all’ aiuto, offrono comprensione e affetto a bambini sempre più spesso figli unici e con poche occasioni di vivere in compagnia dei coetanei. Disponibili ad accompagnare i piccoli di qua e di là per le loro attività o per gli incontri con gli amichetti che abitano lontano.

Bambini viziati: è normale?

È risaputo che molti bambini sono viziati, soprattutto dai nonni ma anche da tutti gli adulti che si mettono a servizio del piccolo principe, concedendogli tante piccole trasgressioni.

Come si può limitare il potere del parentado?

Qualche volta servirebbe stabilire qualche confine che ne limiti l’invadenza. Il bambino e i suoi genitori possono rischiare di sentirsi oppressi dalle presenze costanti dei pur preziosi parenti.

Gli antidoti contro le invasioni di campo

L’esistenza sarebbe davvero complicata senza i nonni e gli altri parenti, ma quando l’ aiuto diventa un assalto bisogna correre ai ripari e mettere qualche limite.

Un weekend con mamma e papà

È importante passare del tempo da soli con i propri figli, perché non organizzare una giornata tutti insieme in un parco naturalistico?

Andiamo a mangiare dai nonni?

Il pranzo della domenica non deve diventare il ritrovo obbligato della famiglia allargata: anche se per i genitori è comodo nel weekend trovare la “pappa pronta” per tutti, è meglio diradare questi appuntamenti.

Ma poi la nonna si offende…

La mega festa di compleanno non va fatta in casa con tutti i parenti solo perché la zia o la nonna ci tengono tanto: sostituiamola con una serata in pizzeria, così semplifichiamo i rituali pensati per sdebitarsi.

Le regole le stabiliscono i genitori

Le abitudini (spesso buone ma a volte dannose) instaurate dai nonni o da altri parenti babysitter, possono essere anche ridiscusse da mamma e papà senza che nessuno si senta criticato.

Adesso c’è la mamma, ciao nonna!

Il weekend è l’unico momento di vita familiare “normale”: è bene evitare che la casa sia “invasa” dai parenti che durante la settimana accudiscono i bambini, visto che il loro aiuto non è richiesto. Il messaggio gentile ma deciso da trasmettere può suonare più o meno così: “Grazie per tutto l’aiuto che ci date durante i giorni di lavoro, adesso ci siamo noi e vogliamo sollevarvi per qualche ora dall’impegno”. Si prendono così le distanze, in modo graduale e affettuoso.

È bene ricordare che sono mamma e papà i responsabili primi e ultimi, del processo di crescita dei loro bambini. Qualche limite farà bene anche al giro dei parenti che si alternano con il bambino durante la settimana. Nonni e zii saranno costretti a trovarsi altri impegni e ne trarranno sicuramente dei vantaggi.

 

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