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La dottoressa Gavirati ci ha spiegato che è bene soprattutto fare una distinzione tra la dimensione puramente verbale, ossia quel che il bimbo dice a parole e quella reale, ossia ciò che il bimbo realmente fa: se Michele dice cose brutte sul fratellino, come “il bambino è brutto, puzza” o cose simili, non va censurato, ma rassicurato. Non bisogna insomma farsi “spaventare” da quel che dice ma essere in grado di rassicurarlo ed inviargli, di rimando, il messaggio che gli volete sempre bene, che per voi, lui è importantissimo”.