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Dalle ricerche mediche degli ultimi cinquant'anni emerge che un neonato non può essere considerato una tabula rasa, un vuoto da riempire o costruire: fin dalla nascita abbiamo competenze cognitive ed emotive, è quello che in natura potremmo chiamare istinto naturale. Come un seme ha in sé le possibilità di auto-realizzazione previste dalla natura stessa, possiamo iniziare a considerare un bambino come un essere vivente in evoluzione, capace di sentire, pensare, orientarsi positivamente verso la vita. Un bambino piccolo ha bisogno di essere accudito, nutrito e amato, così come di regole, tuttavia in questa chiave essere genitore diventa capacità di sostenere e accompagnare. Avere il coraggio di mettersi in discussione migliora la comunicazione con gli altri perché insegna a confrontarsi con i figli senza nascondersi dietro un ruolo, bensì con l'autorevolezza conquistata a livello personale. Aiutare un essere umano, a partire da noi stessi, a trovare la sua strada, acquistando, giorno per giorno, sempre più autonomia, capacità di scelta, pensiero critico, ecco il senso di un'educazione consapevole.