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Lo stile in cucina per gli chef

Lo stesso spazio cottura allestito in 3 mood diversi. L’ispirazione? 3 top chef che ci hanno svelato gusti e trucchi

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La cucina mediterranea: lo stile di Nigella Lawson

Al centro, il bancone Helsinki Kitchen-Office di Desalto realizzato in acciaio con piano in laminato stratificato (cm 180x78x90h, 2.852 euro) e dotato di cassettiera da cm 42 più doppia mensola pensile da cm 96.

Sul top, piatti e ciotole in ceramica di Emile Henry; pentola di Mepra; robot multifunzione Masterchef Gourmet di Moulinex (414,90 euro) e brocca rossa in acrilico Baci Milano (vino Duca di Salaparuta).

Sulle mensole sottopiano, tostapane Toaster Vision di Magimix (200 euro) e contenitori in plastica per alimenti di Snips.

Sulla libreria in legno trattato a finitura naturale Shelf di Plinio il Giovane (cm 40x20x200h,1.350 euro), caraffa termica con “vestito” in neoprene rosso di Eva Solo (1 litro 69,95, euro) e vassoietto di Linum.

A terra, passatoia rossa di Kasthall e rivestimento in piastrelle di Ceramica Bardelli. Sospensione E27 di Muuto (59 euro) e sgabelli vintage di Spazio ‘900 con, sopra, tessili di Linum.

Intervista con Nigella Lawson

A tu per tu con la dea sexy dei fornelli, Nigella Lawson  

È̀ la diva del food per eccellenza: inglese, innamorata dell’Italia, ma soprattutto dello stile e del buon gusto a tavola. È appena uscito il suo ultimo libro “Nigellissima”: ricette pratiche ispirate alla cucina di casa nostra.CasaFacile l’ha intervistata per te e ha scoperto il mix vincente che la contraddistingue: british fair play e solarità mediterranea.

Lo stile informale per decorare la tavola

Nigella, com’è il tuo stile a tavola?

Mi piace soprattutto la convivialità. La mia tavola è apparecchiata con semplicità e amo l’idea che gli ospiti possano servirsi da soli. Il mio stile è informale, colorato e disinvolto: posate lasciate libere sul tavolo o raccolte in una brocca colorata, grandi piatti da portata. Insomma, una tavola che sappia mettere allegria e appetito.

Una cucina colorata, pratica e funzionale

E la tua cucina?

È il mio salotto, la prima stanza che accoglie gli ospiti. Colorata con un tocco moderno, pratica e funzionale. Non potrebbe essere in stile shabby-chic perché a volte io sono un po’ pasticciona e potrebbe dare l’idea di una stanza sempre in disordine; ma non potrebbe neanche essere fredda e ipertecnologica. Mi piace mischiare gli stili: a elementi in acciaio e moderni ho voluto dare un tocco di calore e colore con oggetti che colleziono e raccolgo durante i miei viaggi.

La mezzaluna: l'utensile a cui non rinunciare

Quindi ti piace tenere tutto in bella vista?

Sì. Mi fa sentire circondata dalle cose che amo e che mi raccontano: tazzine e brocche disseminate sulle mensole, un grappolo di pomodori che troneggiano su un’alzatina, l’orologio con cui insegnavo ai miei figli a leggere l’ora e poi la barra magnetica dove metto tutti i miei coltelli. Una cucina, secondo me, deve raccontare una storia, la propria storia, ed è più facile per me cucinare avendo a portata di mano tutto ciò che mi serve.

Qual è l’utensile per te davvero irrinunciabile?

La mezzaluna. Mi piace molto tagliuzzare finemente le verdure e tutto quello che mi capita a tiro. E poi colleziono piccoli taglieri di tutte le forme e materiali.

Il libro di ricette di Nigella Lawson

Infine, Nigella, qual è la ricetta del tuo ultimo libro che ti senti di consigliare?

Non ce n’è una in particolare, dipende dal momento e dall’umore. Sono tutte semplici da elaborare e appetitose. Posso solo consigliare la mia preferita: il risotto con farro. Mi ricorda tanto le mie avventure in Toscana.

Nigella Lawson, Le mie ricette ispirate all’Italia, Luxury Books
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La cucina urban: lo stile di Simone Rugiati

Sedia impilabile 288 in nylon lucido nero di Desalto (188 euro) con, sopra, canovaccio di Marimekko (in vendita sul sito di trend-house).

Sulla cucina di Desalto, pentole di Mepra, contenitore tricot giallo di Ferm Living (70,50 euro), piatti e ciotole di Emile Henry, bollitore di Magimix (100 euro), frullatore Faciclick Glass di Moulinex (59,90 euro). Lampada a sospensione in silicone grigio Unfold di Muuto (Ø cm 32x30h, 129 euro).

Libreria composta da cubi di legno Cell di Plinio il Giovane: all’interno, macchina da caffè Pritty di Lui  

A parete, pannello realizzato con piastrelle di Ceramica Bardelli.

Intervista con Simone Rugiati

Simone Rugiati: cucina&design

Il Peter Pan dell’alta gastronomia ha un debole per il design. Nella vita dello chef-conduttore dei programmi più spumeggianti della tv non ci sono solo battuta pronta, sughi e padelle. Rugiati sa quello che vuole in cucina e ha progettato la sua in tutti i particolari. CasaFacile lo ha rivelato per voi.

Una cucina a vista, tecnologica, moderna e colorata

Simone, hai davvero disegnato da solo la tua cucina?
Certo! L’ho voluta tutta a vista, tecnologica, moderna e colorata. È rossa con ripiani in quarzo e rivestimento a parete in mattoncini. Poi ho voluto luci a Led ovunque e un’isola centrale con piano di cottura a induzione. Ma non uno qualsiasi: il mio ha un rilevatore centrale unico super tecnologico.

Ti piace cucinare con gli amici?

Sì, ma preferisco fare da solo perché faccio prima. Le mie cene sono solitamente in piedi, attorno al piano di lavoro. Io cucino e gli amici, dall’altra parte, guardano. Si finisce poi a mangiare tutti lì assieme, a chiacchierare e bere in allegria.

Lo stile moderno per decorare la tavola

E quando decidi di fare una cena più importante? Come decori la tua tavola?

Mi piace lo stile moderno. Ho un bel tavolo di design in vetro, per cui niente tovaglia. Colleziono piatti bianchi di tutte le fogge (ne ho circa 90) e li dispongo liberamente in tavola. Ogni ospite un piatto diverso. In più, sono appassionato di vini. Ho bicchieri di tutte le forme: per vino bianco giovane, invecchiato, rosso, bollicine e poi per acqua gassata e naturale.

Il tagliere: l'attrezzo indispensabile

Tra tutti gli attrezzi del mestiere a quale non rinunceresti mai?

Al tagliere. Ampio, robusto e ben fermo, dovrebbe esserci in ogni cucina. Il mio l’ho disegnato e fatto incassare sul ripiano (antibatterico) dell’isola centrale. Sul top ho fatto fare una feritoia collegata direttamente a una pattumiera riservata agli scarti organici. Così taglio e pulisco in un attimo.

Il libro di ricette di Simone Rugiati

Hai una ricetta del cuore?

Ne ho diverse. Amo tutti i piatti della tradizione: la pappa al pomodoro, la trippa, la ribollita,
gli spaghetti aglio e olio.

E per chi volesse andare sul sicuro, quale piatto consigli?

Cartocci di pesce, leggeri e facili da preparare. Poi il pollo giallo lampo con limone, curry e miele.

Simone Rugiati, Stupire in cucina in 20′, Fabbri Editori
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La cucina naturale: lo stile di Davide Oldani

Sul monoblocco cucina di Desalto ci sono lampada da tavolo Arki Tek in metallo nero di Luxit (da 96,80 euro), piatti, ciotole e pirofile di emile Henry, lo sbattitore Powermix di moulinex (59,90 euro) e il robot da cucina Compact 5200XL bianco di Magimix (420 euro).

Sullo sgabello di Spazio ‘900, piatti di Emile henry e caraffa termica bianca di stelton (65 euro circa).

Sulla libreria Shelf di Plinio il Giovane, alzatina in ceramica di fade, vassoio di linum e ciotole Emile Henry.

A terra, passatoia di Kasthall e, a parete, pannello decorativo realizzato con piastrelle di Ceramica Bardelli (così come le piastrelle del pavimento).

Intervista con Davide Oldani

Davide Oldani: lo chef pop

Ordine, rigore e pulizia. Davide Oldani, lo chef stellato del ristorante D’O a Cornaredo (MI), autore della “Cucina Pop”, che esalta l’equilibrio tra il buono e l’accessibile, mixa innovazione e tradizione e ama le linee essenziali e sobrie. Il suo stile? “Minimal-utile”, spiega lui. Ovvero, quando la semplicità sposa la praticità.

Una cucina dalle linee semplici e pratiche

Davide, hai detto che in cucina il design è il contenitore che deve valorizzare il contenuto. Puoi spiegarci meglio?

La praticità è fondamentale. Un bicchiere o un piatto, prima ancora che bello, deve essere funzionale e comodo. La bellezza dipende dall’occhio di chi guarda, un utensile, invece, se funzione lo capisco e se lo capisco, lo uso.

E la tua cucina, com’è fatta?

“Minimal-utile”: ho coniato questo termine per dire che amo il design dalle linee pulite e pratiche. la mia cucina è in acciaio con punte di giallo e grigio tenue. deve essere lineare perché più funzionale e facile da pulire, non lascio niente in bella vista, mi piace l’ordine, ma nel momento giusto pentole e accessori sono a portata di mano. Nella mia cucina trovano spazio piastre a induzione, forno a pressione e cinque fuochi esterni, non a incasso.

Lo stile minimalista per decorare la tavola

Come vivi il tuo spazio casalingo? Per molti la cucina è la stanza più vissuta della casa.

Mi piace condividere i miei momenti liberi con gli amici, ai quali presto la massima attenzione. per questo, quando ho ospiti a cena, faccio trovare tutto già pronto: non mi piace cucinare mentre gli amici aspettano. Ci tengo a separare i due momenti: la cucina è il luogo dove creo, la sala da pranzo è riservata alla convivialità. Farà un po’ Anni ’70, ma preferisco far mangiare gli ospiti in sala. A tavola sono importanti il relax e la giusta atmosfera, quindi organizzo tutto prima per poi guardare negli occhi i miei ospiti, non voglio distrarmi ai fornelli.

Come decori la tua tavola? Anche in questo caso il tuo stile è rigoroso?

Più che rigoroso, direi minimalista. Mi piace la tavola semplice e ordinata. I piatti che uso di solito sono quelli della mia collezione, colorati o bianchi, raccolti in tutto il mondo. Alcuni sono autografati dai miei grandi maestri. E poi metto in tavola le posate e i bicchieri che io stesso ho disegnato.

La grattugia: l'utensile indispensabile

Tovaglia o tovaglietta?

Tovaglia bianca o dai colori tenui, semplice e sobria. Sono un tradizionalista: le tovagliette le riservo al tea-time.

Qual è l’utensile per te indispensabile?

La grattugia. A me in particolare piacciono quelle prodotte dalla Microplane, con lame ultraffilate e manici soft ed ergonomici. È davvero un utensile intelligente e pratico. In passato con le grattugie classiche rischiavo sempre di ferirmi le dita e passare le ore a pulire via i residui di cibo.

Il libro di ricette di Davide Oldani

La ricetta per conquistare gli ospiti?

Il sorriso e il buonumore. E portare in tavola le stagioni. Un piatto che, però, può andar bene tutto l’anno è senza dubbio una pasta lunga cacio e pepe con uva passa e peperoncino. Successo assicurato.

Davide Oldani, Il giusto e il gusto, Feltrinelli
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