A trent'anni e con una laurea in architettura in tasca, Sylvia Pichler ha dato una svolta alla sua vita e, tre anni fa, ha creato la sua prima collezione di borse. Con il marchio Zilla, la giovane designer vende oggi in Italia, Austria, Germania, Spagna, Messico, Stati Uniti, Islanda e perfino nel lontano Giappone. La particolarità delle sue borse e pochette? Sono tutte realizzate con materiali presi in prestito dall'edilizia, come zerbini, gomma, vinile, spugne in caucciù, moquette e filtri dell'aria. Forme ergonomiche e una particolare resa tattile rendono ogni modello unico nel suo genere. Le "mobile home" di Sylvia sono tagliate e cucite a mano, per valorizzare al massimo il connubio tra lavorazione artigianale e tessuti tecnici. Così materiali rubati alle case prendono forma in quella che è la vera casa di ogni donna, cioè la sua borsa. "My bag is my castle", ovvero "la mia borsa è il mio castello", è il motto che accompagna gli accessori firmati Zilla, provare per credere.

Anticipi di primavera con Sponge Balloon, micro sporta con manico rigido in spugna di caucciù. Lavorata e cucita a mano, si caratterizza per la forma ergonomica e le linee armoniose.

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Si chiama Lollo ed è realizzata con la moquette la shopping con chiusura a scatto firmata Zilla. È una delle tante proposte di Sylvia Pichler per il prossimo autunno-inverno nell'attualissimo colore moda viola.

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Sculture bag è una micro pochette realizzata con una lega di metalli in pellicola. Declinata in argento, colore tendenza per la prossima stagione fredda, e lavorata con un effetto stropicciato è perfetta per un look da sera di sicuro impatto.

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Un'immagine della campagna promozionale di Zilla per l'autunno-inverno 2006/2007. Nella foto la maxi sporta Invitation in moquette.

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L”architetto delle borse

Per chi ama distinguersi, la designer Sylvia Pichler ha creato una linea di borse realizzate con materiali edili. Caucciù, gomma, vinile e moquette per modelli sui generis che hanno conquistato anche il Giappone

 

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