Nel 1975 Giorgio Armani disegna un nuovo tipo di giacca, subito chiamata "destrutturata", ovvero, come lui stesso la definisce: «rilassata, informale, meno rigorosa, che

lascia intuire il corpo e la sua sensualità». Quest'anno molti stilisti hanno seguito questa moda, esasperandola al

massimo. Il risultato? Vere e proprie sculture che avvolgono

il corpo e che rivoluzionano le forme classiche, inserendo

volumi e tagli inediti. Un esempio è il tubino arancione di Jil Sander che, oltre a essere monospalla, da un lato è perfettamente aderente al corpo, dall'altro ha una maxi

tasca con sbuffo. Anche Louis Vuitton non è stato da

meno e si è divertito a giocare con forme maxi. La giacca

che fa sfilare è oversize: ha spalle cadenti, maniche giganti

a sbuffo e tasche applicate. A essere destrutturati, però,

non sono solo abiti e capispalla, ma anche i tailleur. Miu

Miu ne propone uno effetto patchwork, con la cintura ben sotto il punto vita. Michael Kors disegna un modello tradizionale nelle forme ma con tagli futuristici sulle spalle.

 

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