Come dimenticare il mitico tubino nero di Givenchy indossato da Audrey Hepburn in Colazione da Tiffany (1961)? Da oltre ottanta'anni è l'abito più elegante e amato dalle donne. Semplice e al tempo stesso chiccoso, è il vestito più importante nella storia dell'abbigliamento. Un capo che non può mancare nel guardaroba femminile. Qui, Audrey in una scena del film, con indosso il "little black dress" e volto semicoperto dalla larga tesa del cappello, si esibisce nel Mondo (gioco infantile) tracciato con un gesso sul marciapiede.

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Il cappello più trendy è senza alcun dubbio il Borsalino in feltro. Un accessorio senza tempo, amato da star e spesso protagonista di molti film. Un esempio? "Borsalino & Co" del 1974 con Alen Delon e Jean-Paul Belmondo. Qui, un modello dello storico brand, in mano a Grace Jones, modella e attrice degli anni'80.

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Il trench, che in inglese significa trincea, è stato originariamente creato da Thomas Burberry, il fondatore di Burberry, per gli ufficiali inglesi della Prima Guerra Mondiale. Realizzato in gabardine, diventa presto il trench coat per eccellenza. Un successo, il suo, che continua ancora oggi. Possedere, infatti, un impermeabile Burberry è sinonimo di classe ed eleganza british. Qui, Humphrey Bogart con Ingrid Bergman, in una scena del film "Casablanca" del 1942, indossa un classico trench.

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Il disegno "Diamante", creato nella metà degli anni Trenta, è la prima stampa identificativa del marchio Gucci ancor prima della doppia "G"; composto da linee incrociate che raffigurano piccoli diamanti contigui di colore marrone scuro su uno sfondo beige. Nonostante sia stato impiegato fino agli anni Cinquanta, il disegno "Diamante" è rimasto poi inutilizzato. Per questa stagione, il Direttore Creativo Frida Giannini, lo riporta in auge con una collezione in edizione limitata di borse, scarpe e piccola pelletteria. Qui, Ursula Andress in una boutique Gucci nel centro di Roma negli anni '60 intenta a scegliere una bag con stampa "Diamante".

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La nascita del primo scarponcino Timberland risale al 1973. In pelle, con suola in gomma e logo inciso sul lato. Negli anni '80, in Italia, diventa il simbolo del mondo Paninaro. In America, invece, la sua fama è legata all'estrema resistenza e durata nel tempo. Viene eletto il boot più pratico in assoluto. Oggi torna a conquistare le strade del mondo con un'edizione speciale creata ad hoc per il negozio Colette di Parigi. Anche Harrison Ford in Indiana Jones non resiste al fascino e alla praticità di questo scarpone!

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Gli occhiali da sole per eccellenza? I Ray-ban. Nati negli anni '30 come occhiali da aviatori, sono diventati, nel tempo, veri accessori cult. Tra gli anni '60 e gli anni '80 sono stati indossati da rockstar e attori di fama internazionale. E ancora oggi restano al numero uno. Qui, la locandina del film "Risky Business" del 1983 con Tom Cruise che sfoggia un paio di Ray Ban modello anni '50.

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Jeans da Genes, Genova in francese, tessuto utilizzato per coprire le merci nei magazzini. Nel 1873, la svolta con il signor Levi Strauss, commerciante di tessuti, che chiede il brevetto e realizza i "waist overalls": soprapantaloni da lavoro in denim. È l'inizio del successo di questi pantaloni! Un successo che dura da più di 500 anni. Capo camaleontico e versatile. Infinite le sue trasformazioni: strappato, skinny, cargo, corto, lungo, oversize, a vita alta e poi bassa, scuro, chiaro... Ancora oggi è il capo più amato e usato in tutto il pianeta. Qui, Marilyn Monroe con un modello a vita alta.

Moda: i grandi classici

Ci sono capi che hanno fatto la storia del costume e accessori che hanno segnato epoche importanti. La loro forza, costruita sul design e sui materiali scelti, continua a vivere ancora oggi. Intramontabili e sempre attuali sopravvivono ai trend e alle stagioni...

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