Su oltre 300 passerelle tra New York, Parigi, Milano e Londra nel 2015 si è vista la pelliccia. E le sfilate autunno-inverno 2016-2017 in corso confermano che la tendenza è forte. La pelliccia è tornata per restare. Ma non era un capo tabu?

La pelliccia ha trionfato nelle collezioni invernali 2015-2016 al punto che gli stilisti l’hanno ripresentata per la primavera estate. Ebbene sì, la metteremo anche nella stagione calda. Sembra un’assurdità per fashioniste, ma non stiamo parlando di voluminosi cappottoni effetto uomo delle nevi bensì di coprispalle, giubbotti e gilet, di sandali e ciabattine bordati di pelo, pompon da attaccare alla borsetta.

Un successo così clamoroso fa diventare d’attualità una domanda scottante: Ma la pelliccia non era tabù? Un capo eticamente scorretto da non indossare per principio?

Per capire cosa è cambiato abbiamo intervistato un’esperta. Ecco cosa ci ha risposto:

La pelliccia ha conquistato le donne giovani «In passato la pelliccia era uno status symbol, emblema di lusso, di prestigio e di posizione sociale, un accessorio da signore da riservare alla sera e alle occasioni speciali» dice Rita Caccamo, sociologa e docente di Analisi della moda e degli stili all’Università La Sapienza di Roma. «Oggi, quella pelliccia tradizionale non esiste più. In versione destrutturata e colorata ha conquistato un pubblico giovane».

Per realizzare una pelliccia moderna servono meno animali «Le pellicce tradizionali richiedevano almeno sessanta pelli» spiega Rita Caccamo, sociologa e docente di Analisi della moda e degli stili all’Università La Sapienza di Roma. «Oggi i tagli extralong e oversize del passato sono stati banditi e sostituiti da intarsi, inserti e abbinamenti con maglieria e tessuto, con un numero di animali molto più contenuto».

L’ecopelliccia è diventata di grande qualità «L’innovazione tecnologica ha fatto passi da gigante e l’ecofur dopo le catene lowcost ha conquistato anche le maison, da Vuitton a Stella McCartney, sostituendo in alcuni casi quella vera» dice Rita Caccamo, sociologa e docente di Analisi della moda e degli stili all’università La Sapienza di Roma. «Un vantaggio anche per la moda perché il pelo sintetico, avendo raggiunto una qualità altissima, permette di sperimentare a ruota libera texture e colori».

Questo terzo punto soddisfa non solo gli animalisti militanti ma anche chi segue le tendenze e, in coscienza, non se la sente di indossare la pelliccia vera. Senza contare che l’ecofur rende capi e accessori pelosi a portata di portafogli.

E tu cosa ne pensi? La pelliccia ti piace? Per te è un tabù indossare la pelliccia vera?

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