Coppia camera hotel

Vado in albergo, ma nella mia città

C’erano una volta le star, dalla scrittrice J.K. Rowling alla famiglia Beckham, che soggiornavano per mesi in camere a cinque stelle. Oggi che viaggiare è divenuto un miraggio, questo lusso è alla portata di tutti. Gli hotel offrono suite per poche ore o alcuni giorni, a prezzi mini. Per godersi una cena o lasciarsi coccolare. Come turisti a pochi passi da casa

«Cercavo un luogo tranquillo dove scrivere e un giorno ho deciso di provare ad andare in albergo. Il posto era bellissimo, il personale premuroso e l’atmosfera calma: ho finito per rimanerci 6 mesi» ha raccontato J.K. Rowling, che nella stanza numero 552 del Balmoral Hotel di Edimburgo ha scritto l’ultimo capitolo della saga di Harry Potter. E non è l’unica star ad aver scelto un albergo come dimora: David Beckham, appena arrivato al Real Madrid, si è trasferito con Victoria e figli nella doppia suite presidenziale del centralissimo Santo Mauro e Robert De Niro è così innamorato del suo attico allo Chateau Marmont da farne casa sua ogni volta che gira un film.

Balmoral Hotel di Edimburgo
La suite di Harry Potter
Un motivo per dormire nella stanza 552 del Balmoral Hotel di Edimburgo? Sedersi allo scrittoio dove J.K. Rowling ha terminato la saga di Harry Potter. E vedere il busto della statua in marmo dove l’autrice ha scritto: «Qui, J.K. Rowling finì di scrivere Harry Potter e i doni della morte, l’11 gennaio 2007». Prezzo: 1.500 sterline.

Ma se finora il comfort e l’eleganza dei grandi alberghi sono stati un privilegio per pochi, oggi gli hotel di lusso sono sempre più “luoghi da vivere” anche per i comuni mortali: «L’idea tradizionale di albergo, riservato solo agli ospiti e con orari rigidi di check in e check out è ormai sorpassata» spiega Giorgio Ghiselli, consulente nel settore ospitalità e partner della società Hotel Seeker. «Oggi l’hotel è uno spazio aperto e fluido dove lobby, bar e area coworking si fondono in un unico ambiente in cui tutti, clienti e non, possono incontrarsi a mangiare, chiacchierare e lavorare».

L’ultima tendenza è il “microstay”

Le porte di camere e suite a 5 stelle si aprono a chiunque sia in cerca di un “break” di poche ore. «In tempi in cui viaggiare è un miraggio, uscire a cena impossibile e anche i ritrovi con gli amici sono da evitare, permette di godersi un tè con servizio in camera, organizzare una riunione di lavoro in remoto con mezzi e assistenza tecnica professionali, ma anche festeggiare un evento speciale» sostiene Ghiselli. Una tendenza che ha preso il volo in questi mesi: secondo il sito di booking ByHours, le prenotazioni orarie da maggio a oggi sono più che triplicate rispetto al 2019.

La vacanza si fa “staycation”

E se qualche ora non basta, in tempi di Covid, la vacanza si fa “staycation”: uno o due giorni per godere dei servizi di hotel di lusso e per sentirsi turisti nella propria città. Succede anche al celebre Walford Astoria di Beverly Hills, dove l’85% dei clienti, oggi, sono del posto. E anche per gli “staycationer” nostrani si moltiplicano i pacchetti in hotel a prezzi super.

Non è soltanto l’effetto pandemia. Le trasformazioni in atto sono lo specchio di bisogni più radicati: «Una volta nei grandi alberghi si veniva alla ricerca di lusso e privacy, oggi le persone sono a caccia di esperienze immersive e originali» nota l’esperto. «Un esempio per tutti: la nuova figura del “business concierge” che ha il compito di presentare gli ospiti con interessi comuni e affinità elettive, per creare connessioni e condividere momenti attraverso un calendario di appuntamenti, tutto organizzato dalla struttura».

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Gli alberghi del futuro?

I Condo hotel o i Serviced apartment, suite indipendenti che rispecchiano le esigenze del singolo ospite, con spazi flessibili per lavorare, riposare o cucinare, da soli o in compagnia. Il tutto con servizi alberghieri personalizzati e su misura. 

Ariosto Social Club a Milano
L’ultima tendenza
Si chiama Serviced apartment: veri e propri appartamenti indipendenti all’insegna del lusso dove godere di servizi esclusivi, come champagne, fiori e cene gourmet servite in camera. Succede all’Ariosto Social Club, a Milano, e nei Baglioni Luxury Apartments (nella foto sopra, baglionihotels.com).

La conferma arriva dal nuovissimo Ariosto Social Club, ex hotel Ariosto, a Milano (ariostosocialclub.com): «Sulle ceneri di un albergo tradizionale con 50 stanze abbiamo creato 20 appartamenti, che uniscono la libertà e l’intimità di casa con il meglio degli hotel extralusso» racconta l’ideatore del progetto, l’albergatore Emanuele Vitrano Catania. Vuoi decidere personalmente la temperatura da trovare al tuo arrivo o la musica da ascoltare ancora prima di entrare in casa? Puoi farlo tramite app. Ma puoi anche ordinare fiori freschi, champagne o una cena goumet con tanto di chef servita in camera. E all’interno dell’edificio ci sono anche un ristorante, un caffè, una palestra e un parrucchiere. Chissà se questa nuova formula riuscirà a conquistare anche la Rowling e a ispirarle il tanto atteso sequel di Harry Potter!

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