Protesi al seno a fini estetici vietate alle ragazze che hanno meno di 18 anni e una sanzione di 20mila euro, più la sospensione per tre mesi, per i medici che non rispettano il divieto. È quanto si legge in una circolare del ministero della Salute, che ribadisce anche l’obbligo di comunicare i dati clinici e anagrafici dei pazienti ai registri regionali.

In Italia il divieto di impiantare protesi alle under-18 è stabilito dalla legge 86 del 2012. Il ministero della Salute ha divulgato una circolare con indicazioni operative e chiarimenti a seguito delle richieste informative da parte dei professionisti del settore.

Protesi al seno: il 44,7% è per fini estetici

Dal marzo del 2019, data di avvio del Registro nazionale, al gennaio del 2023 nel nostro Paese sono stati registrati 15.621 interventi di protesi al seno. Il 44,7% è relativo alla chirurgia estetica, il restante 55,3% alla chirurgia ricostruttiva.

Tanti i genitori che regalano le protesi al seno alle figlie che compiono 18 anni. Gli specialisti di medicina estetica hanno lanciato un appello alle famiglie per ribadire che le protesi non sono una moda. E che va debellato il trend in crescita del “seno nuovo” come regalo per il compimento dei 18 anni.

La circolare del ministero della Salute

Nella circolare, il ministero della Salute ricorda che le protesi a fini estetici non possono essere impiantate sulle minorenni. Questo limite di età non vale per i casi di gravi malformazioni congenite certificate da un medico convenzionato con il Servizio sanitario nazionale o da una struttura sanitaria pubblica.

La circolare ricorda poi che il medico, sulla base della legge 86, ha l’obbligo di effettuare l’inserimento nel Registro regionale dei dati anagrafici e clinici degli assistiti sottoposti a impianto o rimozione di protesi mammaria. Inoltre, deve inserire anche i dati relativi alla protesi mammaria impiantata o rimossa. E questo entro e non oltre tre giorni dalla data dell’intervento.

Protesi al seno: il Registro nazionale

Tutti queste informazioni alimentano il Registro nazionale degli impianti protesici mammari presso il ministero della Salute. Questa banca dati ha lo scopo di effettuare un monitoraggio clinico dei soggetti sottoposti a impianto, la rintracciabilità tempestiva dei pazienti in caso di necessità e il monitoraggio epidemiologico a scopo di studio e ricerca scientifica.

Le regioni devono vigilare sull’adempimento dell’obbligo. In caso di omissione, gli operatori rischiano una sanzione da 500 a 5mila euro.

L’appello dei medici ai genitori

La nuova circolare del ministero della Salute è stata accolta con favore dal presidente della Società italiana di medicina estetica, Emanuele Bartoletti, che ha detto: “Giustissimo ribadire il divieto di impianto di protesi mammarie a minori di 18 anni per fini estetici”.

Ha aggiunto: “La cosa che spesso succede, e credo sia una deriva sbagliata, è che ci sono genitori che regalano l’impianto di protesi al seno a fini estetici alle figlie proprio per il compimento dei 18 anni. Questo è rischioso, perché si tratta comunque di soggetti troppo giovani”.

Bartoletti ha continuato: “Queste ragazze appena 18enni che spesso effettuano l’impianto di protesi al seno a solo scopo estetico possono rischiare di avere problemi nel tempo. In età così giovane, o si ha una malformazione, come un’amastia, ovvero un seno completamento piatto, oppure non ha senso ricorrere alla chirurgia solo per una moda”.

Ha concluso: “Bisogna stare molto attenti e per questo lanciamo un appello soprattutto ai genitori, affinché non acconsentano alle richieste delle figlie se non ci sono motivi validi. Questa è una deriva che va assolutamente bloccata”.