Arisa porta a Sanremo 2019 «una nuova Rosalba»

«Ccerco di pensare di più a quello che ho, rispetto a quello che vorrei» dice Arisa-Rosalba, in gara con il brano "Mi sento bene", anteprima del suo nuovo album

Arisa è Rosalba Pippa, una splendida trentaseienne che porta il suo nuovo messaggio sul palco di Sanremo 2019 con il brano Mi sento bene”, quasi un manifesto che parte piano, in un’atmosfera da principessa Disney, per trasformarsi in un energetico pezzo tutto da ballare. È a Sanremo per la sesta volta, avendo già vinto tra i giovani nel 2009 con “Sincerità” e tra i Big nel 2014 con “Controvento”. È cambiata, ha voglia di stare bene, di godersi le cose importanti che ha, senza pensare a quello che non ha: «A volte succede di poter vivere una seconda possibilità. So di non doverla sprecare».

E lo dimostra anche nel suo nuovo album, fin dal titolo, “Una nuova Rosalba in città”. È il primo con la sua nuova casa discografica, la Sugar di Caterina Caselli. 6 producer, 17 autori, per raccontare questo cambiamento. E la certezza che lei è Rosalba «mi chiamano tutti così, anche per strada» e ora non ha più voglia di nascondersi dietro all’insicurezza. Nella serata dei duetti sale sul palco con Tony Hadley, l’ex frontman degli Spandau Ballet e i Kataklò, una compagnia di danza acrobatica.

Mi sento bene è una sorpresa rispetto ai brani sanremesi del passato.

Se avessi presentato una ballata d’amore struggente, in positivo o in negativo, avrei fatto il verso a “La notte” o a “Meraviglioso amore mio” che per me rappresentano “il meglio di sempre di Arisa”. Volevo trasmettere altro e volevo raccontare il momento. Adesso mi sento bene. Non può piovere per sempre, di temporali ce ne sono stati tanti. Ora ho imparato. Il cielo è sereno anche quando piove e c’è vento freddo per me. Ho cantato tante canzoni malinconiche che facevano in qualche modo diventare malinconica anche me. È tempo di felicità.

È un brano che fa venire voglia di ballare. Dobbiamo aspettarci qualche sorpresa sul palco?

Se affermassi di ballare sicuramente esagererei un po’. Diciamo che in questi dieci anni ho preso molta confidenza con il pubblico e mi capita di “lasciare andare il piedino”, ma niente di strabiliante. È il ritmo che fa tutto. 

Tu come ti senti?

Io mi sento che non vedo l’ora di salire sul palco, di cantare la mia canzone e di essere felice. 

Che cosa ti fa stare bene?

Dedicarmi alle piccole cose. Tutti noi dovremmo avere una zona franca corredata di espedienti antistress, dei piccoli e grandi affetti, l’amore sarebbe meglio, di libri, immagini, film, musica. Ringrazio chi ha inventato il wi-fi e lo streaming, mi fa sentire ricca anche quando non ho un centesimo in tasca. 

Ti senti cambiata?

Molto. Ho smesso di cercare la perfezione. Di preoccuparmi di essere sbagliata. Anche in amore. Non è vero che se non vanno bene le cose quella sbagliata sei tu, è questione di incastro. Ho fatto pace con tante cose, cerco di pensare di più a quello che ho, rispetto a quello che vorrei. Abbiamo tante cose per essere felici. Ho imparato a guardarle.

Come ti stai preparando al Festival?

Per affrontare Sanremo con più sicurezza ho semplicemente intensificato le attività che solitamente svolgo durante tutto l’anno. Attività fisica, studio della voce e Instagram a palate. Ho fame di immagini che si traducano in suggestioni per il lavoro che mi aspetta. E poi mangio, tanto, voglio essere forte. A Sanremo cercherò di essere la versione migliore di me stessa. 

Cosa porterai con te?

Cose di bellezza per rilassarmi e staccare: maschere da massaggiare, creme da spalmare. Libri e film. Le persone che amo le porterò nel cuore e nei pensieri. 

I tuoi cani?

Non vengono con me, stanno con la tata. Si chiamano Titti verdura. E Nino Meringa. E il rapporto che ho con loro mi dà molta soddisfazione. Quando ricevi un amore così pulito e puro è appagante. E mi hanno fatto scoprire che so ancora amare qualcosa. Sarò anche pronta ad amare di nuovo, ma in modo diverso. Prima accettavo qualsiasi cosa pur di essere amata. Ora non più.

Hai un accessorio preferito?

Sul palco è il microfono. 

Il look per i giorni normali?

Nei giorni normali non porto rossetto e vesto in tuta. 

Da più di un anno indossi l’apparecchio. Quando lo togli?

L’apparecchio lo tiro via prima Sanremo. Sarà una sorpresa anche per me. 

Hai un momento preferito durante la settimana di Sanremo?

Quando dicono che ho vinto. In passato non sono stata capace di gioire a pieno, questa volta vorrei rifarmi. 

Non temi nessun concorrente?

Non penso mai agli altri, non ho ancora sentito i pezzi, la mia unica avversaria sono io.

Pensi davvero di vincere?

Diciamo che credo che quando vuoi tantissimo qualcosa, quella cosa si avvera. Non so se succederà, ma nel dubbio mi dico convinta “vincerò vincerò vincerò”.

E dopo cosa farai?

I miei progetti post Sanremo per ora riguardano la promozione del disco. 

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