Elodie

Elodie a Sanremo 2020 canta “Andromeda”

Seconda volta al Festival di Sanremo - la prima subito dopo Amici 15 nel 2017 - per Elodie, la ventinovenne artista di Roma che canterà “Andromeda”

Seconda volta al Festival, la prima subito dopo Amici 15 nel 2017. Da lì tantissimi cambiamenti per Elodie, la bellissima ventinovenne romana: artistici, verso l’urban e privati. È fidanzata con il rapper Marracash. Canta la forza della donna tra le sue le fragilità su un testo di Mahmood, il vincitore dell’anno scorso.

Il 7 febbraio esce This is Elodie, il suo nuovo album che vede, oltre al brano di Sanremo, la presenza di un cameo di Neffa nell’ultimo singolo Mal di testa. Quindi i live ad aprile, per la prima volta «È arrivato il momento giusto. Voglio dare il meglio. La band sarà al femminile». Nella serata delle cover canta Adesso tu (Eros Ramazzotti, 1986) con Aeham Ahmad, pianista siriano sfuggito ai bombardamenti del suo paese che oggi vive in Germania.

Mi racconti Andromeda?

È un brano estremamente moderno, in grado di stupire, per nulla scontato. Avrei fatto Sanremo solo con un brano in grado di sorprendermi e Andromeda lo ha fatto, lo fa tuttora, ed è coerente con il percorso iniziato ormai un paio di anni fa.

Seconda volta a Sanremo. Come sarà?

Sono molto cambiata dalla Elodie di tre anni fa. Sono cresciuta, maturata, come donna e come cantante. Affronterò il Festival con maggiore consapevolezza. Non vedo l’ora!

Come ti stai preparando?

Sto studiando molto, ore e ore di prove, voglio prepararmi nel miglior modo possibile. Andromeda è un brano impegnativo e vorrei dare il meglio, dimostrare a me e a tutti coloro che mi ascoltano quanto ci tengo e quanto impegno ci stia dietro. 

Il nuovo album sarà This is Elodie. Il titolo è esplicativo, sei tu ora, ma cosa dobbiamo aspettarci?

È un album che mi rappresenta in toto, è un melting pot di sonorità e stili. Uso un linguaggio un po’ più “crudo” rispetto a cose fatte in passato, ho dato la possibilità alla mia anima più urban di emergere. Penso fosse il momento giusto per farlo, prima non sarebbe stato coerente con il mio percorso.

È stato faticoso il percorso che ti ha portato fino a questo sound o è venuto naturale?

È stato sicuramente un percorso faticoso, ma questo credo sia naturale. Ho studiato tanto, mi sono confrontata con molte persone e ho messo alla prova me stessa e la mia voce. È stato un lavoro di ricerca lungo e minuzioso, ma mi ha portato ad essere perfettamente sintonizzata con tutti gli aspetti della mia vita. Decisione dopo decisione, scelta dopo scelta, ho capito cosa volessi cantare, in che modo cantarlo e quale “vestito sonoro” indossare.

Cosa speri arrivi al pubblico a casa?

Sanremo è il palco per eccellenza, lì tutto si ingigantisce e anche i più piccoli dettagli vengono osservati attentamente. Spero tantissimo che Andromeda piaccia e che sappia conquistare tutti come ha conquistato me fin dal primo ascolto. Vorrei che il pubblico si concentrasse solo sulla canzone.

Temi qualcosa?

L’unico timore che ho è di avere una défaillance durante la performance, mi spiacerebbe molto, Andromeda merita un’esecuzione impeccabile.

Scegli una persona con cui festeggiare dopo la prima esibizione.

Sicuramente con le persone con cui ogni giorno collaboro e che hanno creduto sin dall’inizio a questo progetto. Siamo una squadra.

Le donne in musica sembrano fare più fatica, ultimamente. Come mai secondo te?

Il mio percorso è stato estremamente impegnativo, ci vuole perseveranza, costanza e tanta forza di volontà, non bisogna scoraggiarsi, demordere. Accusare i colpi non è sempre facile e immediato, io ho dovuto imparare e ora… eccomi.

Sai già come vorrai vestirti su quel palco?

Sarà sicuramente qualcosa di elegante e femminile. Sono orgogliosa di essere donna e amo occuparmi anche del mio aspetto estetico. Gli outfit parleranno di me e Andromeda, nulla sarà lasciato al caso.

Accessorio di cui non puoi fare a meno?

Non c’è nulla di cui non possa fare a meno, sono disordinata e un po’ sbadata quindi capita spesso che io non porti con me neppure il necessario…

Rossetto di che colore?

Niente rossetto, preferisco i lucidalabbra.

Tuo punto di forza e tuo punto debole?

Sono molto tenace, quando mi prefisso un obiettivo faccio di tutto per raggiungerlo. Purtroppo, però, la tenacia a volte si trasforma in testardaggine.

L’oggetto che non devi assolutamente dimenticare a casa?

Il telefono.

Marracash che cosa dice sulla tua partecipazione?

Mi appoggia, sa che è un’occasione molto importante e un palco che mi emoziona tanto.

Sai che Tutta colpa mia è una delle canzoni più utilizzate ai provini di chi sogna di diventare cantante?

Sinceramente no, non lo sapevo! Ne sono contenta, è la canzone che ho portato al mio primo Festival di Sanremo, è un brano a cui sono molto affezionata e mi rimanda a ricordi pieni di emozioni.

Hai fatto qualche nuovo tatuaggio?

Attualmente ho quattro tatuaggi, tutti simboli di situazioni particolari della mia vita e ricordano persone a me care.

Nel cast ci sono più nomi di Amici, alla faccia di chi dice che i talent sono morti. Maria per chi tiferà?

Credo che Maria tifi per ognuno di noi, nessuno escluso. Mi ha sempre dimostrato il suo sostegno, anche dopo l’esperienza di Amici. Sicuramente se sono qui è anche grazie a persone come lei che hanno creduto in me.

Prime due date live annunciate. Come saranno?

Questo è un argomento che fa vivere in me emozioni contrastanti. Nonostante io stia da qualche anno in questo ambiente, non ho mai avviato un vero percorso live. È arrivato il momento giusto. È un’esperienza importante e significativa per qualsiasi cantante e vorrei dare al pubblico il meglio di me e sono certa che la super band tutta al femminile con la quale mi sto preparando per questa nuova sfida mi sarà di grande aiuto e supporto.

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