Kittenfishing: l’arte di sembrare meglio di come si è

  • 09 06 2021
Le "bugie bianche" trovano terreno fertile sulle app di dating: il 70% degli utenti è stato vittima almeno una volta di piccoli inganni

Chi ha già qualche esperienza con il dating online alzi la mano! Quante volte vi è capitato di leggere fatti che si sono poi rivelati falsi? E quante altre volte invece siete stati voi a fornire “bugie bianche” agli altri naviganti? A quanto pare le app di dating sono terreno fertile per piccole bugie (o verità mancate), perché il 70% degli utenti – secondo Once, applicazione di slow dating – si è detto vittima di piccoli inganni. Così, dopo il banksying, l’orbiting, l’instagrandstanding e il bird boxing arriva la certezza del kittenfishing nel vocabolario del dating quotidiano tra le parole più usate dai Millennial.

Curiosi di sapere cos’è il Kittenfishing? Potrebbe essere definito come la versione soft di un altro neologismo, il “catfishing”, che definisce un’attività ingannevole sui social network e che prevede la creazione e l’utilizzo di un account con falsa identità. Questa parola (da “kitten” che significa “gattino” e “fishing” che metaforicamente sta per “caccia”) avviene quando si usa una foto di qualche anno fa o pesantemente modificata per apparire migliori di quello che si è. In parole povere, le foto sono sì della persona che le sta inviando, ma per nulla realistiche. Certo a tutti piace mostrarsi in forma smagliante, ma pubblicare a 50 anni le foto dei 20 è quantomeno “ingannevole”: ci lamentiamo tanto di star e celebrity per lo sfrenato utilizzo di filtri, ma difficilmente resistiamo alla tentazione di mostrarci migliori.

Un utente su quattro ha dichiarato di essere ricorso a piccole bugie per risultare più attraente alla persona che stava conoscendo. Ma quali sono i temi su cui i single italiani mentono di più? In pole position ci sono i piccoli difetti caratteriali (meglio omettere di essere super-pigri, disordinati o ritardatari cronici). Sul secondo gradino del podio si mente sugli interessi, ad esempio molti single si fingono interessati a una particolare serie TV o a un gruppo musicale solo per andare incontro ai gusti dell’ultimo match. Al terzo posto ci sono fumo e attività fisica.

Ma cosa spinge le persone a mentire sulle app di incontri o quando incontrano una nuova persona? «Avete mai visto qualcuno guardarsi allo specchio e pensare che nessuno lo veda? Ci si mette in posa, si fanno espressioni buffe. In poche parole si ricerca sempre l’immagine di sé in cui ci si apprezza di più», osserva Fabienne Kraemer, psicologa esperta di relazioni. «Lo stesso vale per le app di dating e i social network in generale. Tutti abbiamo un’immagine più o meno distorta di noi stessi, perché alla fine chi ci vede meno come siamo nella vita quotidiana siamo proprio noi! Gli altri conoscono i nostri sguardi, le nostre facce e le loro espressioni, ma noi stessi abbiamo solo un’immagine di fantasia di quello che siamo realmente. In un certo senso, imbrogliamo con la nostra immagine tutto il tempo».

È vero che nella maggior parte delle app di appuntamenti la concorrenza è feroce, ma non è necessario abbellire la realtà per distinguersi. Senza sgomitare c’è posto per tutti. E poi è meglio non mentire se non si vuole essere ingannati… non credete?

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