All’anteprima di Io Che Amo Solo Te, film che la trova nuovamente protagonista al fianco di Riccardo Scamarcio, Laura Chiatti ha confessato: “Ormai siamo una “coppia di fatto”, lavoriamo spesso insieme”. I due infatti fanno coppia sullo schermo fin dal 2001, quando si sono conosciuti tra i banchi della IV F per la serie tv Compagni di Scuola.

Come vecchi compagni di scuola
“È stato bello incontrare di nuovo Riccardo. Con lui vivo quell’atmosfera cameratesca che mi riporta con la mente ai tempi della scuola. È un vero talento nell’analisi in prospettiva, per questo gli chiedo spesso consigli sui film da interpretare” ha dichiarato la Chiatti, confermando una grande complicità con il collega e amico con cui scherza e ride durante l’intervista.

Coppia ideale sul set
La loro si potrebbe definire una storia d’amore virtuale, perché sono cresciuti insieme davanti alla macchina da presa. Innamorati per la prima volta in Ho Voglia di Te nei panni dei giovani Step e Gin, hanno vissuto poi un rapporto più maturo in Manuale D’Amore 3, fino ad arrivare al matrimonio con questo film di Marco Ponti tratto dall’omonimo romanzo di Luca Bianchini (Mondadori). Il risultato? Una commedia dal sapore anni ’60, romantica, divertente e nostalgica, con al centro un amore fatto di attese, coraggio e paura. Io che Amo Solo te offre uno sguardo sulla realtà contemporanea, con il rapporto dei giovani con il matrimonio, l’omertà del piccolo paese e l’accettazione della diversità, compresa l’omosessualità.

Complici come ex fidanzati
È facile immaginare il rapporto tra i due anche al di fuori dello schermo, osservandoli mentre rispondono all’intervista con la complicità quasi di ex fidanzati. Scamarcio, tuttavia, è legato da molti anni all’attrice Valeria Golino, mentre la Chiatti si è sposata da poco con Marco Bocci e ha dato alla luce il piccolo Enea. “A volte mi trattano come se fossi un extraterrestre, ma la vita rimane per me sempre la stessa, soprattutto nei sentimenti e nei valori. Ovviamente sono diventata mamma e questo mi ha cambiato. In meglio”.

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