Il gran giorno è arrivato e nella cappella di St. George al Castello di Windsor, il Principe Harry, 33 anni, ha finalmente sposato la fidanzata, l’attrice americana Meghan Markle, 36 anni. La regina, come da tradizione, per le nozze, ha regalato un ducato al nipote prediletto nominandolo Duca di Sussex, così anche Meghan avrà il suo titolo di Duchessa.

La sposa è arrivata, contro ogni aspettativa, in un abito da sposa bianchissimo firmato da Claire Waight Keller, direttrice creativa della maison Givenchy. Molto più candido del previsto (non dimentichiamoci che Meghan è già stata sposata), dalla forma classica a clessidra e con scollo a barchetta un po’ a richiamare quello indossato da Audrey Hepburn, l’abito in satin rigido è apparso elegantissimo ma forse troppo semplice e anonimo per l’ex attrice abituata a sfoggiare mise più trendy e glam: sono stati il lungo velo, lungo 5 metri e nato da un’idea della stessa Meghan (il tulle di seta è decorato con ricami provenienti da ognuno dei 53 paese del Commonwealth) e la tiara Queen Mary, in platino e diamanti ad essere i veri protagonisti.

Per spiegare la scelta della neo duchessa di Sussex, e mettere a tacere qualsivoglia gossip, Kensington Palace ha diramato una nota: “Dopo l’incontro con Miss Waight Keller all’inzio del 2018, Miss Markle ha scelto di lavorare insieme a lei per la sua estetica senza tempo ed elegante, il suo tailoring impeccabile e l’atteggiamento rilassato. Miss Markle voleva anche sottolineare un talento inglese, che è stata ed è alla guida di alcune delle case di moda più influenti, Pringle of Scotland, Chloé e Givenchy“.

L’abito è stato infatti disegnato da una stilista inglese alla guida di una casa di moda francese: un mix perfetto per esprimere il desiderio di mondanità e il nuovo legame alla Nazione.

Gli sposi, dopo aver trascorso la notte in due alberghi diversi nei pressi di Windsor, come vuole la tradizione, sono apparsi raggianti e più innamorati che mai. Harry, scortato dal fratello e testimone William, e Meghan, dalla madre, Dora Ragland sono arrivati tra un tripudio di folla inneggiante i loro nomi. Migliaia di persone, di sudditi e non, che hanno atteso addirittura per due giorni (fortunatamente il tempo è stato clemente) accampati nei prati intorno al Castello con i loro mitici cestini da pic-nic per non perdersi nemmeno un secondo della festa dedicata al ‘loro’ principino. 


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Ecco invece le celebrity arrivate a piedi alla cappella di St. George, al Castello di Windsor, per il matrimonio reale. 

George Clooney e Amal Alamuddin innanzitutto: lui forse troppo cangiante (dicono i sostenitori dell’etichetta) lei strepitosa in giallo Stella McCartney. E poi David e Victoria Beckham. Lui, cavaliere dell’Impero britannico, lei, ormai emblema di un Paese, avevano preso parte anche alle nozze reali di William e Kate Middleton, il 29 maggio 2011 a Westminster mentre Victoria era incinta di Harper. James Blunt (insieme alla compagna) che, come Harry, ha prestato servizio nell’esercito britannico. E poi l’intero cast di Suits, la serie americana che ha reso Meghan Markle un’attrice famosa. Il primo ad arrivare a Londra è stato Gabriel Macht, Harvey Specter, e poi Patrick J. Adams, che sul piccolo schermo ricopriva il ruolo del marito di Meghan, Mike Ross, che ha invece portato la moglie (vera) a fare un giro nei famosi pub britannici. Sarah Rafferty, alias Donna Paulsen e Rick Hoffman (Louis Litt), che si sono detti “eccitatissimi” per l’evento.
Ma l’attenzione era puntata anche sulle amiche più famose della sposa Oprah Winfrey e Serena Williams. E sulla bellissima modella, la cugina dello sposo e nipote di Lady Diana, Kitty Spencer. Su Pippa Middleton (incinta) accompagnata da marito, genitori e fratello. Persino su Sarah Ferguson: la ‘zia’ di Harry poco amata dalla Famiglia Reale che però il principe ha fortemente voluto alla cerimonia. 

sfoglia la gallery per scoprire tutti i look degli ospiti vip. 


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Ma come si è svolto il matrimonio?

I primi ad arrivare sono stati i 2600 membri del pubblico che Harry e Meghan hanno voluto all’interno del parco di Windsor: sono stati scelti tra ‘commoner, membri dello staff reale e di associazioni benefiche. Con tanto di rinfresco organizzato da Kensington Palace.

Entro le 11.00 tutti e 600 gli ospiti invitati al Royal Wedding sono arrivati al Castello per i consueti controlli di sicurezza: eliminate tutte le macchine fotografiche e le borse ingombranti così come i cappelli troppo voluminosi e consegnati i cellulari (che verranno ridati ai legittimi proprietari solo alla fine del banchetto), gli ospiti sono entrati nella cappella attraverso la porta sud.

Dalle 11.25 ecco che arrivano alla spicciolata a piedi e in macchina per entrare in chiesa dal Galilee Porch tutti i membri della Famiglia Reale – la regina naturalmente è sempre l’ultima a entrare in Chiesa: dopo di lei nessuno può più mettere piede nella cappella tranne la sposa.
Nel frattempo Meghan ha lasciato l’hotel dove ha trascorso l’ultima notte prima delle nozze per dirigersi proprio verso il castello. È arrivata in auto, una Rolls Royce bordeaux, insieme a mamma Doria (in abito Oscar De la Renta), lungo la Long Walk salutando gli spettatori. La madre ha poi lasciato il posto ai paggetti e alle damigelle e all’entrata spettacolare della figlia Meghan che ha percorso orgogliosa la prima metà della navata accompagnata solo dai dieci bambini del corteo nuziale e, a metà strada, ha trovato il suocero pronto a ‘concederle’ il braccio.

Sono le 12.40 e Meghan e Harry sono ufficialmente marito e moglie e occorrerà rivolgersi a loro come il Duca e la Duchessa di Sussex.

E ora tutti al ricevimento (standing, e cioè in piedi) offerto dalla nonna di Harry presso la St. George Hall che è pronta ad accoglierli.
Ma tranquilli, non pensiate sia uno di quei matrimoni che durano fino a tarda sera (non è chic): per le 15.45 (e gli inglesi sono più puntuali degli svizzeri) è prevista la fine del banchetto ‘organizzato’ da Sua Maestà. 

E se per la maggior parte degli ospiti la giornata si concluderà qui, 200 fortunati si prepareranno invece per l’esclusivo party serale a Frogmore House. I più “sportivi” avranno persino il tempo per guardare la finale della Coppa d’Inghilterra (Chelsea-Manchester United), in programma a Wembley alle 17 di cui il principe William è patrono.

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