Ananas con occhi
Le immagini in questa pagina fanno parte di un progetto del fotografo giapponese Ichio Usui, che “umanizza” il cibo per sensibilizzare sullo spreco alimentare.

Come non sprecare il cibo

Questo ananas ci direbbe di non buttarlo via. E farebbe bene, visto che ogni anno sprechiamo circa 31 chili di alimenti a testa. Una quantità enorme che può essere facilmente salvata. Come? Dai un’occhiata qui

Too Good to go: la magic box

“Salva il cibo, aiuta il Pianeta”. Non è uno slogan di piazza, ma l’invito che campeggia sulla app Too Good to go (toogoodtogo.it). Ovvero, come dice il nome, prodotti troppo buoni per essere buttati. Con un clic trovi i negozianti che mettono a disposizione l’invenduto della giornata a un prezzo conveniente. L’idea nasce nel 2015 grazie a un gruppo di studenti del Nord Europa: nel giro di pochi mesi fa il giro del mondo e diventa un progetto sempre più grande, che debutta da noi nel 2019.

«Siamo l’app più scaricata in Italia nel 2021, con oltre 5 milioni di utenti e più di 21.000 attività coinvolte dal Trentino alla Sicilia, tra panifici, bar, supermercati e hotel» spiega Eugenio Sapora, country manager dell’azienda. Ogni 5 secondi la app salva del cibo, vendendo una “magic box”. Che è magica proprio perché chi l’acquista non conosce il contenuto. «Così educhiamo alla lotta allo spreco: ci si accontenta di quello che c’è, che è buonissimo, proprio per non buttarlo».

Le amanti della magia sono soprattutto donne tra i 20 e i 40 anni, ma la platea dei fan si sta allargando. «Il futuro? Coinvolgere sempre più utenti e attività commerciali» conclude Sapora. «E cambiare le etichette dei prodotti, che sono troppo rigide: la gente deve imparare ad assaggiare prima di gettare il cibo».

Il recupero di cibo invenduto nei mercati

Metti insieme una ragazza piena di grinta, un’intuizione geniale e un gruppo di volontari. Otterrai Recup, il progetto che recupera il cibo fresco invenduto negli ortomercati (associazionerecup.org). A fondarlo, Rebecca Zaccarini, milanese classe 1991 che grazie a questa idea ha vinto il premio di Terre de Femmes della Fondazione Yves Rocher per celebrare le donne in prima linea per il Pianeta. Tutto è nato in un mercato rionale in Francia.

«Ero lì in Erasmus e con alcuni compagni abbiamo pensato di perlustrare le bancarelle a fine giornata e prendere ciò che era rimasto» racconta Rebecca. «Quando sono tornata a casa, nel 2014, ho voluto provarci partendo dal mitico mercato milanese di Papiniano, dove tanta gente purtroppo rovistava nella spazzatura. Ho coinvolto alcuni amici perché la nostra filosofia è che chi collabora prende poi quello che vuole». Recup conta oltre 200 volontari, è attiva in 6 mercati milanesi e in 7 romani, dove salva più di 100 tonnellate di cibo e promuove iniziative e laboratori di educazione per i bambini. «Vorremmo diventare una realtà economica vera e propria, creare posti di lavoro, anche se operare nel terzo settore non è facile. Ma non molliamo».

La app antispreco per il frigo

Se cerchi la strada per una quotidianità green in cucina, entra nel mondo delle app. Oggi sono tantissimi i software che ti aiutano a tenere sotto controllo gli sprechi. Tra i più efficaci, c’è NoWaste, creato dall’informatico danese Kasper Hjortsballe. «Ho iniziato a progettarla da studente, quando avevo davvero pochi soldi in tasca. E una app che memorizza cosa c’è nel tuo frigo e quando scadono i prodotti, mi è sembrata perfetta per risparmiare».

In pratica, l’applicazione NoWaste ti fa aggiungere e memorizzare tutti gli acquisti che metti in dispensa, precisandone quantità e scadenza. È semplice e veloce da usare, ti avvisa quando bisogna consumare le cose o quando rifare la spesa e ti fa condividere questi dati con la tua famiglia. Soprattutto, ti spiega quanto cibo hai salvato dalla pattumiera e, di conseguenza, anche quanta Co2 hai risparmiato. «La app funziona in 181 Paesi, ormai si è creata una community che si scambia consigli e ricette» svela Hjortsballe. «Siamo una grande famiglia virtuosa: in media ogni persona spreca il 20% del cibo, i nostri utenti si fermano al 3,4%».

Sposa una buona causa green

«Siamo agenti segreti a caccia di sperperi». Si presenta scherzando Antonio Spera, uno dei fondatori di Avanzi Popolo (www.avanzipopolo.it). Il progetto nasce a Bari nel 2014 grazie a 4 amici che lavorano nel commercio equo e nella cooperazione internazionale e che non riescono più a stare zitti davanti a un dato: un terzo del cibo prodotto finisce nella pattumiera. «E intanto le persone con problemi economici aumentano a dismisura» nota Spera. «La Puglia è una regione lunga 400 chilometri, quindi ci siamo messi a studiare modelli semplici per avvicinare i luoghi dello spreco e chi ha bisogno. Per esempio, abbiamo coinvolto 50 associazioni del terzo settore e 150 attività commerciali; poi usiamo le cargo bike o i pattini per prendere i prodotti e consegnarli velocemente». Non solo: il gruppo si concentra su una delle più grandi fonti di sperpero, i banchetti dei matrimoni. «Ci mettiamo d’accordo con sposi e ristoranti per far conservare gli avanzi al meglio e ridistribuirli subito. Insomma, chi ha del cibo in più può contattarci e sa che noi gli daremo una seconda, meravigliosa, vita».

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8 consigli antispreco

Anche tu, ogni giorno, puoi combattere gli sprechi. Qui trovi alcuni semplici trucchi suggeriti da Rebecca Zaccarini, fondatrice di Recup.

1. Compila una lista della spesa precisa e seguila alla lettera, senza cedere ad acquisti inutili.

2. Progetta un menu settimanale, stabilendo prima i piatti di pranzi e cene, così ottimizzi la spesa.

3. Tieni per due settimane il diario dello spreco: scrivi ogni giorno la quantità del cibo buttato. Ti farà prendere consapevolezza del problema e potrai eliminare gli errori.

4. In frigorifero gira i prodotti freschi per evitare che si deteriorino. 5. Riutilizza l’acqua con cui hai cotto pasta e riso per innaffiare le piante o lavare i piatti.

6. Ricorda che anche la frutta si può congelare, se l’hai acquistata in eccesso.

7. Una volta alla settimana prepara il minestrone degli avanzi con tutte le verdure arrivate agli sgoccioli, bucce comprese.

8. Basta acqua corrente per lavare bicchieri o cibo fresco: mettere in ammollo le diverse cose con il bicarbonato fa risparmiare almeno 20 litri di acqua al giorno.

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