Dichiarazione dei redditi 2022: le scadenze e le novità

Cosa cambia tra certificazioni, detrazioni e bonus. Alcuni sono nuovi come quello della musica per i ragazzi tra 5 e 18 anni, le colonnine di ricarica per veicoli elettrici e i mutui prima casa under 36 anni

Ci siamo quasi: è iniziato il periodo in cui presentare la dichiarazione dei redditi 2022, relativa a quanto si è guadagnano come lavoratori o incassato come pensionati. Quali sono le novità e le scadenze? Ci siamo fatti aiutare da un’esperta, Giovanna Piazzo, Responsabile area fisco del consorzio nazionale Caf-Cgil.

La prima scadenza: 16 marzo

La prima data era il 16 marzo 2022: «È il termine entro cui i sostituti d’imposta, cioè i datori di lavoro o l’ente di previdenza, rilascia la certificazione relativa ai redditi percepiti nel 2021» spiega Giovanna Piazzo. «Chi ha un reddito, dunque, deve certificarlo tramite il modulo, che va consegnato per Certificazione unica con modello 730 o Modello per i Redditi per le persone fisiche all’Agenzia delle Entrate, oppure agli intermediari come i Caf o i commercialisti. Se non si dovesse ricevere, occorre farne espressa richiesta, anche se in genere le consegne da parte dei datori di lavoro sono puntuali» aggiunge l’esperta.

Quando si consegna la dichiarazione 2022?

La data successiva da segnare riguarda, invece, la consegna delle dichiarazioni dei redditi per il 2022: «Si tratta del 23 maggio, ossia la data a partire dalla quale l’Agenzia delle Entrate mette a disposizione il modello 730 precompilato, sia per chi lo vuole compilare autonomamente tramite l’area riservata sul sito, sia per chi si rivolge a Caf e professionisti. Per la consegna c’è poi tempo fino al 30 settembre» ricorda la responsabile del Caf.

Dal 31 maggio al 30 novembre, tutte le scadenze del 730

Chi sceglie il modello precompilato dell’Agenzia delle entrate, può inviare il 730 a partire dal 31 maggio. Ci sono però delle scadenze intermedie. Se per esempio si è già trasmessa la dichiarazione e ci si rende conto che manca qualcosa, o che c’è un errore, a partire dal 6 giugno si potrà annullare sempre via web la dichiarazione precedente e inviarne una nuova. Occhio: questa operazione può essere effettuata una sola volta, e solo entro il 20 giugno.

Ma c’è una soluzione anche se ci si accorge di un errore più avanti. Se il 730 è già stato inviato e c’è necessità di correggerlo, si può inviare, entro il 30 novembre 2022, il cosiddetto modello “Redditi aggiuntivo del 730”, oppure il “Redditi correttivo del 730”.

Un ulteriore step è previsto a ottobre: «Dal 30 settembre ci sono altri 25 giorni, quindi entro il 25 ottobre, per inviare eventuali dichiarazioni integrative, per chi avesse dimenticato oneri o altre spese» aggiunge l’esperta.

Che differenza c’è tra dichiarazione telematica e cartacea?

«Premesso che la stragrande maggioranza ormai utilizza la dichiarazione telematica, per la cartacea le scadenze sono differenti: in questo caso dal 1° maggio (quest’anno dal 2 maggio, perché il 1° è domenica) si può presentare il modello cartaceo per i Redditi delle persone fisiche. È quello usato da molti professionisti che hanno collaborazioni o rendite da capitali, quindi diverse dal lavoro dipendente» dice Piazzo. Per questo tipo di dichiarazione, se in forma cartacea il termine ultimo è il 30 giugno, se telematica è il 30 novembre 2022, con la possibilità di inoltro direttamente da parte del contribuente o tramite un intermediario abilitato, come il commercialista.

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Le novità 2022: i bonus casa

Quest’anno ci sono nuovi bonus di cui è possibile usufruire tramite credito d’imposta. Oltre al Superbonus, «che merita un discorso a sé per le numerose modifiche in corso, ci sono in generale molti bonus che riguardano la casa: per esempio la possibilità di detrarre le spese sostenute per la sostituzione del gruppo elettrogeno di emergenza con uno a gas di ultima generazione: è una novità e riguarda spese sostenute nel 2021, come previsto dalla legge di Bilancio 2021» spiega Piazzo. Si tratta di un macchinario che viene solitamente installato all’esterno dell’abitazione e serve a fornire in maniera automatica energia alla casa in caso di interruzione della corrente o di blackout.

«L’altro bonus relativo alla casa riguarda invece l’installazione delle colonnine di ricarica per veicoli elettrici. Ci sono differenze se l’acquisto è stato sostenuto individualmente oppure dal condominio: in caso di abitazioni unifamiliari – e con particolari caratteristiche, come l’installazione insieme a interventi che riguardano il Superbonus – l’aliquota di detrazione è del 110%, recuperabile in cinque rate e con un limite massimo di 2.000 euro. Lo stesso intervento in edifici plurifamiliari o condominiali, ha due limiti di spesa: 1.500 euro per un massimo di 8 colonnine e di 1.200 euro per colonnine successive alle prime 8».

«Non dimentichiamo poi i bonus mobili, per acquisti di per arredi o grandi elettrodomestici effettuati nel 2021: qui il tetto massimo di spesa è stato alzato da 10mila a 16 mila, a condizione che le spese siano state effettuate per un immobile oggetto di ristrutturazione o restauro. C’è poi anche – prosegue l’esperta – il credito d’imposta l’acquisto e l’installazione di impianti di depurazione e filtraggio dell’acqua (il cosiddetto “Bonus acqua”), per la riduzione degli imballaggi di plastica». Al momento la percentuale detraibile è indicata al 50%, ma si attendono ulteriori chiarimenti da parte dell’Agenzia delle Entrate.

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I bonus per i giovani: musica, università non statali, prima casa

Tra le novità 2022 c’è il Bonus musica, con codice 45: «È una nuova misura e permette di detrarre i costi di iscrizione o abbonamento a corsi di musica per ragazzi dai 5 ai 18 anni, con un tetto massimo di 1.000 euro e a condizione di avere un reddito complessivo Isee non superiore a 36mila euro». È utilizzabile per conservatori di musica, istituti di alta formazione artistica, musicale e coreutica. «Va anche segnalato un significativo aumento delle spese che si possono detrarre per università non statali, riconfermato negli ultimi due anni, ma anche adesso è più elevato: si parla di 200 euro in più che possono arrivare in alcuni casi anche a 6/700 euro. Gli importi, però, variano in base a una casistica specifica che tiene contro del tipo di corso (con detrazioni maggiori, per esempio, per i corsi in ambito sanitario), e al fatto che lo studente si trovi al nord, centro o al sud» spiega Piazzo.  

«Infine, ci sono gli incentivi per l’acquisto della prima casa per gli under 36 anni – conclude l’esperta del Caf Cgil – È un credito di imposta per acquisti effettuati dal 25 giugno 2021 e fino al 31 dicembre 2022, per coloro che avevano meno di 36 anni e hanno comprato la prima casa di abitazione, con un Isee in corso di validità con reddito non superiore a 40mila euro».

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