Moda inclusiva e sostenibile, piccoli prezzi e durabilità: la nuova collezione Kiabi è per tutta la famiglia

Moda responsabile e soluzioni sostenibili per tutte le esigenze, abbigliamento a “piccoli prezzi” fatto per durare: Kiabi dedica a tutte le famiglie la sua collezione primavera-estate 2023

Era il 1978 quando il brand francese di fast fashion Kiabi rivoluzionò il concetto di moda a piccoli prezzi per tutta la famiglia, realizzando un’ampia e versatile offerta, pensata per tutti i budget, gli stili, le forme.

E 40 anni dopo, la sua mission si è arricchita di nuovi elementi, ma non è cambiata nelle basi: rendere la vita più facile alle famiglie, proponendo un abbigliamento che intrecci moda responsabile e soluzioni sostenibili per tutte le esigenze.

Supportata dai fatti, la strategia “Sempre di più per le famiglie” è stata raccontata in prima persona da Patrick Stassi, CEO dell’azienda, nel corso di un press day internazionale tenutosi a Parigi in occasione del lancio della nuova collezione SS ’23.

Una collezione di capi che parla a persone di tutte le età, dai più piccoli ai giovani fino alle donne e uomini adulti. E che coniuga uno stile adatto alle esigenze di praticità e versatilità che caratterizzano il nostro tempo a un impatto positivo sociale e ambientale.

La spring-summer 2023 collection by Kiabi fotografa le necessità delle famiglie, trasferendole nelle sue creazioni: acquisto veloce e di qualità; capi progettati in modo sostenibile ed eco-responsabile – oggi il 66% dei capi sono eco-designed -; concetto di easy to put on attraverso capi premaman e prodotti adatti ad ogni forma e per tutte le taglie.

E proprio perché è la famiglia la protagonista della moda inclusiva del brand, Kiabi dichiara i suoi obiettivi aziendali dei prossimi anni ponendo l’attenzione sul consumatore, sul prodotto e su pratiche di sviluppo aziendali sostenibili: entro il 2025 il 100% di capi avrà una componente sostenibile, mentre già dal 2023 la produzione dei denim diventerà 100% eco-wash e verrà inaugurato il cluster Ecotech che raccoglierà duemila tonnellate di vestiti e scarpe.

Grazie al fondo di donazione Kiabi Life, Patrick Stassi annuncia l’impegno di diecimila Kiaber nel sostenere le associazioni partner del brand a favore di 15mila famiglie nel mondo.

Attento alle richieste di un mercato sempre più esigente, il brand lo è anche nei confronti dei suoi dipendenti, e proprio in funzione dell’impegno per mantenere standard elevati di lavoro ha da poco ricevuto la certificazione Great Place To Work.

L’azienda ha inoltre comunicato due novità: la creazione di un polo eco-tech per la produzione di collezioni realizzate con materiali organici e l’introduzione di packaging riciclabili; e la possibilità per i clienti di scegliere di acquistare capi moda second-hand (progetto al quale sarà dedicato il sito Seconde Main di Kiabi).

Ultimo, ma non per importanza, è il progetto di inaugurazione del Kiabi Village a Lezennes, il nuovo headquarter francese che non sarà solo la sede principale del brand, ma rappresenterà uno spazio nel quale i clienti potranno vivere experience speciali.

I capi Kiabi sono in vendita in 23 paesi nel mondo e online, dove oltre ai capi Kiabi gli utenti possono trovare anche i capi di altri designer locali.

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