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Accusata di aver ucciso la sua sosia: rischia l’ergastolo

Una 24enne tedesco-irachena avrebbe ucciso una sosia, trovata su Instagram, per fingere la propria morte

Ha organizzato una sorta di “casting” su Instagram per rintracciare la propria sosia, quindi avrebbe ucciso la sventurata ragazza con 50 coltellate. L’inquietante piano criminale è stato messo in atto da Shahraban K., una blogger di bellezza tedesco-irachena di 24 anni, arrestata assieme ad un complice, il fidanzato Sheqir K.

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L'”omicidio doppelganger”

Il caso è stato soprannominato dalla stampa tedesca “l’omicidio doppelganger”, termine che in tedesco sta proprio per “sosia” (doppel “doppio”, e gänger “che passa”).

La ricerca della sosia sui social

Shahraban K, che viveva a Monaco, avrebbe creato falsi account Instagram e cercato di organizzare, con la complicità del fidanzato kosovaro di 24 anni, incontri con donne che le somigliavano. I due accusati hanno cercato su diversi social media una donna somigliante all’omicida, con capelli lunghi e castani, carnagione scura e viso molto truccato. Alla fine la scelta è caduta su Khadidja O, una cittadina albanese di 23 anni anch’essa blogger, che viveva a circa 100 miglia di distanza. Shahraban K e Sheqir K avrebbero offerto alla vittima dei prodotti di bellezza e sarebbero andati a incontrarla nella città di Ingolstadt lo scorso agosto. Da qui l’avrebbero portata in un bosco fuori città dove l’avrebbero uccisa.

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Simulato il proprio omicidio

Gli assassini avrebbero pugnalato la vittima più di 50 volte sfigurandole completamente il viso. Shahraban K voleva presumibilmente far sembrare di essere stata lei stessa la vittima dell’efferato omicidio. Il corpo martoriato di Khadidja è infatti stato lasciato nella Mercedes della 24enne tedesco-irachena parcheggiata vicino all’appartamento di Sheqir.

polizia tedesca

L’ipotesi del movente

I pubblici ministeri ritengono che Shahraban K volesse scappare da guai familiari. “Dopo le indagini, si può presumere che volesse nascondersi a causa di controversie familiari interne e fingere la propria morte”, ha detto al quotidiano tedesco “Bild” Veronika Grieser dell’ufficio del pubblico ministero di Ingolstadt.

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I due complici rischiano l’ergastolo

Data la somiglianza e il volto quasi irriconoscibile della vittima, perfino i genitori di Shahraban K sono stati ingannati e hanno identificato il corpo come quello della propria figlia. Soltanto l’autopsia effettuate il giorno dopo ha messo in dubbio questa ipotesi. Dopo il test del DNA, si è scoperto che il corpo era di Khadidja O. Shahraban K e Sheqir K sono stati arrestati pochi giorni dopo: dovranno rispondere di omicidio. Rischiano l’ergastolo.

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