Bambino triste

Bambini autistici: un servizio per tutta la famiglia

A Milano sono nati appartamenti particolari che accolgono le famiglie per 10 giorni. I genitori, seguiti da un team a distanza, ricevono i consigli via auricolare. E alla fine del soggiorno hanno tanti strumenti in più per risolvere i problemi quotidiani e aiutare i figli a diventare autonomi

Soffitti stellati, luci che si accendono a distanza, frigoriferi che si aprono a comando. Sono stati appena inaugurati a Varese i primi appartamenti didattici autism-friendly. Lo scopo? Insegnare ai genitori di bambini con autismo a gestire i figli, a renderli il più possibile indipendenti e migliorare così la qualità della vita di tutta la famiglia.

Blu Home, così si chiama il servizio, è un vero e proprio progetto educativo, unico in Italia e in Europa, che si basa sul modello Superability, il metodo ideato da Fondazione Sacra Famiglia di Milano per sviluppare al massimo le abilità di bimbi e ragazzi con disturbi dello spettro autistico.

«Non stiamo parlando di una malattia ma di una condizione con la quale si può imparare a convivere» assicura Lucio Moderato, direttore dei servizi innovativi per l’autismo della Fondazione Sacra Famiglia e docente di pedagogia dei disturbi generalizzati dello sviluppo presso l’università Cattolica del Sacro Cuore di Milano. «Peccato che nessuno ti insegni a fare il genitore di un bambino autistico. La famiglia è spesso abbandonata a se stessa o colpevolizzata. Lo scopo di Blue Home è proprio quello di evidenziare i comportamenti critici e suggerire ai genitori quelli corretti. Per farlo non bastano la formazione teorica e le visite in ambulatorio. Occorre un ambiente familiare in cui, senza la presenza di terze persone che possono rappresentare un elemento di disturbo, possiamo fare vedere a mamma e papà come affrontare i momenti difficili della vita quotidiana».

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Un ambiente a prova di crisi

Gli appartamenti didattici sono normali abitazioni dotate però di arredi domotici e autism-friendly. Come le luci e le tapparelle che si accendono o si abbassano a distanza, il soffitto che diventa stellato per un effetto relax, lo schermo televisivo e le maniglie a scomparsa. Le pareti hanno colori tenui e le sedie sono pesanti in modo che non possano essere lanciate in caso di crisi. «Nelle persone con autismo» aggiunge il professor Moderato «gli stimoli sensoriali, come il suono e le luci, si moltiplicano per mille e queste difficoltà esterne portano il bambino a mettere in atto comportamenti sbagliati. Se si agita per un rumore, una voce troppo alta, noi modifichiamo le condizioni per permettergli di dare il meglio di sé. I nostri interventi sono personalizzati e ritagliati sui suoi bisogni».

Un programma di teleducazione

Gli appartamenti sono attrezzati con un sistema di video-audio sorveglianza. «Mentre la famiglia vive la normale routine quotidiana noi, da una control room, li seguiamo 24 ore su 24 con una telecamera nascosta. E, attraverso degli auricolari, suggeriamo come comportarsi di volta in volta, correggendo alcuni comportamenti» spiega Lucio Moderato.

La permanenza negli appartamenti didattici dura 10 giorni. Ma la teleducazione continua anche a casa grazie a una piattaforma web che consente, in caso di problemi, di collegarsi con l’équipe. «Attraverso gli auricolari, insegniamo in diretta alla mamma ad aiutare il bimbo a essere il più autonomo possibile, a lavarsi e vestirsi da solo» dice Moderato. «L’obiettivo finale del percorso, oltre a una migliore qualità della vita, è di rendere i bambini indipendenti e prepararli così a un futuro inserimento lavorativo anche di alto livello».

Come accedere al servizio Blu Home

Blu Home è aperto a famiglie provenienti da tutta Italia. Per avere informazioni o prenotare un colloquio basta telefonare allo 0332327920 oppure inviare una email a [email protected]

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