Piramide di Cheope

Cheope, enigma infinito: scoperto un nuovo “corridoio”

L'Egitto ha annunciato la scoperta di un altro "corridoio" all'interno della piramide di Cheope, la più grande, antica e iconica delle tre piramidi di Giza al Cairo

Scoperto un corridoio sino ad ora ignoto “all’interno della grande piramide di Cheope“. L’annuncio è dell’archeologo egiziano Zahi Hawass durante una conferenza stampa tenuta proprio ai piedi dei 139 metri della più vetusta ma meglio conservata delle sette meraviglie del mondo antico.

Hany Helal, coordinatore e manager del progetto di ricerca “Scanpyramid“, ha spiegato che la cavità è stata filmata da una sonda giapponese, una sorta di “endoscopio” introdotto attraverso una fessura di pochi millimetri.

La scoperta del secolo?

Attraverso questo strumento è stato individuato “un tunnel, di 9 metri di lunghezza” e “2,10 di larghezza“. E’ situato “dietro l’entrata principale”, ha svelato Hawass affermando che quella appena fatta “potrebbe essere la scoperta più importante del secolo“.

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Un mistero che svelerà altri segreti

Il corridoio all’interno della piramide di Cheope è un mistero che probabilmente porterà a svelare altri segreti della maggiore fra le tre piramidi di Giza. “Crediamo che qualcosa sia nascosto sotto quest’area“, continua l’archeologo ed ex ministro delle Antichità egiziano: “La tomba di Cheope dovrebbe essere sotto quel tunnel…”.

“Non chiedetemi perché questo corridoio sia qui”, ha detto Helal prevenendo i giornalisti radunati sotto un tendone. “Ha una forma a chevron”, quindi a “v” rovesciata, ha precisato il funzionario mostrando foto e video della cavità, “alta 2,3 metri“, e sottolineando: “L’ultima volta che è stato visto fu 4500 anni fa”. “Il corridoio non è completato”, ha detto ancora Helal. “Questo tunnel all’interno della piramide condurrà a rivelare altri segreti“.

Cheope, la scoperta riguarda il “vuoto” del 2016

Il corridoio scoperto al Cairo è il “vuoto” individuato dal progetto ScanPyramids nel 2016, noto con l’acronimo di “Sp-Nfc“. Solo ora però vengono rivelate esatte dimensioni, collocazione e forma. E’ quanto emerge dal video proiettato durante la conferenza stampa sui risultati del progetto in corso da otto anni con l’obbiettivo di “esaminare piramidi dell’Antico regno usando tecniche non-invasive”.

Le piramidi di Giza

Anomalie termiche nello “chevron” di Cheope

“Nel 2016 le squadre scientifiche rilevarono anomalie termiche nell’area dello ‘chevron’, situata sul lato nord della piramide di Cheope”, ricorda il video. I ricercatori “poi installarono pellicole a emulsione di muoni (particelle elementari con carica elettrica negativa, ndr) nel corridoio discendente situato sotto lo chevron” e “rilevarono la presenza di un vuoto prima sconosciuto“, denominato “ScanPyramids North Face Corridor” (Sp-Nfc).

“Le analisi migliorarono la conoscenza di questo vuoto, ma molte domande rimasero”, sintetizza il video ricordando che tra il 2019 e il 2020 sono stati utilizzati “rilevatori di muoni in tempo reale sotto la Sp-Nfc”.

Quello che viene alla luce oggi è “la collocazione e dimensione del vuoto del Sp-Nfc con una precisione di pochi decimi di centimetro”. L’utilizzo di “radar in grado di penetrare il suolo” e di “ultrasuoni” ha fornito poi “con elevata precisione” anche la “forma” del corridoio. E, grazie all’endoscopio, è stato possibile pubblicare immagini preliminari dall’interno.

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