Adolescente ragazza su divano arancione

Arriva il ginecologo delle teenager

Una volta la prima visita ginecologica si faceva dallo specialista della mamma. Ma adesso sono nate figure che si dedicano proprio alle bambine e alle adolescenti. Hanno la preparazione migliore per accogliere le ragazze in questo momento delicato

C’è chi va accompagnata dalla madre, chi dal padre. Chi da sola, chi con il ragazzo o con un’amica. In ogni caso per le teenager la visita dal ginecologo resta un momento importante e delicato. E se un tempo il primo controllo si faceva dal ginecologo della mamma o al consultorio, ora c’è una figura dedicata. Negli ospedali sono sempre più diffusi gli ambulatori di ginecologia dell’infanzia e dell’adolescenza. Anche molti centri medici privati si stanno attrezzando per offrire alle under 20 visite e colloqui a prezzi calmierati.

«La ginecologia dell’infanzia e adolescenza è una subspecialità riconosciuta a livello mondiale e conseguibile con un training di due anni presso diversi centri internazionali» spiega Anna Maria Fulghesu, presidente della Società italiana di ginecologia dell’infanzia e dell’adolescenza. Ma questo non è il solo modo per formarsi. «Molte specialiste dei consultori scelgono di frequentare i corsi che la Sigia tiene tutti gli anni. Una preparazione specifica le aiuta a cogliere precocemente malformazioni, problemi ormonali, ovaio policistico, disordini metabolici o disturbi del comportamento alimentare».

Quando bisognerebbe fare il primo controllo ginecologico?

«Noi specialistii abbiamo chiesto che nel libretto pediatrico, al termine del percorso, venga inserita la visita ginecologica proprio perché l’ideale sarebbe eseguirla intorno ai 14 anni, dopo la comparsa del ciclo mestruale. Così è possibile fare una vera prevenzione, soprattutto in vista dell’inizio della vita sessuale. È importante sensibilizzare le ragazzine sull’importanza di usare il profilattico fin dal primo rapporto, per prevenire non solo le gravidanze indesiderate ma anche le malattie a trasmissione sessuale. Che, come non ci stanchiamo mai di ripetere, sono più frequenti di quanto loro pensino e nella maggior parte dei casi asintomatiche. Le dò un solo dato: l’8,7 % degli under 24 ha contratto la clamidia ma tenga presente che questo è il dato ufficiale, si pensa che i numeri reali siano molto più alti».

Come si svolge la visita ginecologica?

«Facciamo un’ecografia e osserviamo i genitali per controllare lo stato di salute dell’apparato riproduttivo. Poi c’è il colloquio: si parla della storia familiare e clinica e si individuano eventuali elementi di rischio, come la familiarità per l’endometriosi o mutazioni genetiche che aumentano il rischio di tumore al seno e all’ovaio. Oppure l’obesità che predispone a malattie cardiovascolari o, ancora, problemi trombofilici che suggeriscono una cautela nella contraccezione ormonale».

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La mamma è meglio che sia presente o che resti fuori?

«In genere lasciamo scegliere alla ragazza. Certo, parliamo di minorenni e la legge prevede che vengano accompagnate da un genitore o da un tutore e durante il primo colloquio è meglio sia presente anche la mamma. Ma almeno in una parte della visita di solito lasciamo che la ragazzina resti da sola con noi, così per lei diventa più facile condividere dubbi o piccole ansie e farci liberamente domande sulla sessualità o la contraccezione».

Ci sono anticoncezionali più adatti per le teenager?

«I contraccettivi ormonali sono quelli più indicati perché danno anche altri benefici, come la diminuzione dei dolori mestruali e dei segni dell’iperandrogenismo, acne in testa. Ma non esiste una pillola adatta in modo particolare per le teenager perché viene scelta in base alle caratteristiche individuali. Naturalmente consigliamo di associare sempre il profilattico per proteggersi dalle infezioni».


Per trovare gli ospedali con un servizio di ginecologia dell’infanzia e dell’adolescenza clicca su www.sigia.it. Per la visita ci vuole l’impegnativa del medico o del pediatra di famiglia. Nei consultori familiari non è necessaria nè la richiesta del medico nè la presenza di un genitore


 

A proposito di malattie a trasmissione sessuale, la vaccinazione anti HPV va fatta per forza a 12 anni?

«Si raccomanda di sottoporsi al vaccino a 12 anni perché si presume che non sia ancora cominciata l’attività sessuale e che l’organismo non sia entrato in contatto con il virus. Così la ragazza arriva ai primi rapporti con una protezione adeguata contro il tumore al collo dell’utero. Ma può essere utile anche dopo, perché limita la possibilità di infettarsi oppure, nel caso la ragazzina abbia già contratto il virus, aiuta a liberarsene in tempi più brevi. Molte Regioni infatti hanno introdotto la vaccinazione a costi ridotti per le giovani fino ai 18 o ai 22 anni. Il vaccino protegge dai principali ceppi HPV oncogeni, cioè quelli più a rischio di trasformarsi in tumore, ma non da tutti. Per questo non sostituisce il Pap test: consigliamo di iniziare a farlo tre anni dopo i primi rapporti sessuali».

→ Quando c’è sempre bisogno di un controllo ginecologico

È bene farsi comunque vedere dal ginecologo se:
➔ a 15, 16 anni non è ancora comparsa la prima mestruazione
➔ il ciclo è molto doloroso, abbondante e irregolare
➔ ci sono perdite vaginali diverse dal solito e maleodoranti
➔ si ha bruciore e prurito ai genitali
➔ si soffre di acne, pelle grassa e peluria eccessiva

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