“Like” nascosti su Instagram. Meglio così?

Instagram ha deciso di provare a togliere il conteggio dei "like". Una buona idea? Intanto c'è chi continua a ricorrere a trucchi per aumentare i propri followers

Instagram ha deciso di “nascondere” i “Like” ottenuti dai post. Si tratta di un test che coinvolge solo alcuni Paesi e un campione di account. La spiegazione ufficiale che è stata data è questa: «Desideriamo che i tuoi follower si concentrino su ciò che condividi e non su quanti ‘Mi piace’ ottengono i post». Questo è il messaggio comparso ad alcuni utenti al momento dell’accesso. In pratica, gli utenti che fanno parte del test sono in grado di vedere chi messo un like al proprio post, ma non il numero di like degli altri utenti. L’obiettivo è quello di abbassare il senso di competizione. Ma l’esperimento funzionerà?

Niente paura, è solo un test

La novità, che avrà sorpreso chi posta abitualmente foto e selfie, è un esperimento che riguarda solo alcuni utenti e alcuni paesi: è partito in Canada, poi esteso anche a Irlanda, Giappone, Brasile, Australia, Nuova Zelanda e appunto Italia. Se si fa parte del campione selezionato, potrà accadere che, se le persone che hanno messo un “Like” ad alcuni nostri contatti, si potrà vedere ancora il loro nome nell’elenco di chi ha espresso il gradimento; se, invece, si tratta di utenti che di cui non siamo a nostra volta follower, il loro “Mi piace” finirà in un elenco generico, identificato come “e altri” e neppure aprendolo comparirà il loro nome. Ma funzionerà a incentivare contenuti di qualità?

«Penso che non sia la soluzione al problema più grande dell’uso che si fa di Instagram e delle truffe che si stanno verificando da tempo» spiega Sara Melotti, travel blogger e fotografa, che in passato ha denunciato proprio le scorciatoie (al limite della legalità) per ottenere più followers, popolarità e soprattutto sponsorizzazioni. «L’unico modo per cambiare davvero le cose sarebbe nascondere non solo i Like, ma anche il numero di followers e commenti» aggiunge Sara, da ex influencer pentita ha combattuto una vera battaglia per smascherare le storture e gli effetti alla rincorsa del consenso sui social, anche in termini di “salute mentale” degli utenti, come ricorda lei.

Il mercato dei like e dei followers vale un miliardo

La non visualizzazione dei Like rischia infatti di compromettere gli sforzi di quanti mirano ad avere più followers possibile, pronti a ricorrere a qualunque trucco per raggiungere l’obiettivo. Non si tratta soltanto di vip, ma anche di gente comune che aspira a vantare un gran numero di seguaci o a guadagnare grazie alle sponsorizzazioni. Il marketing nel settore di Instagram vale un miliardo di dollari, cifra che ingolosisce chi sogna di diventare influencer: «Io stessa sono stata dentro questo meccanismo, ma ne sono uscita da tempo, dopo aver denunciato per due volte la “Instagram-mafia”» spiega Sara Melotti.

Il riferimento è a quelle pratiche che permettono, spesso a pagamento e quasi sempre in modo scorretto, di aumentare i propri followers. «Io penso che si dovrebbe studiare una funzione che permetta di accedere alle statistiche sul numero di follower o di Like solo in modalità privata per quantificare il valore di una sponsorizzazione. Se non ci sarà una reale innovazione nel sistema si ricorrerà ancora di più ai trucchi usati per far figurare più followers» dice l’esperta.

I trucchi per aumentare i followers

Nello scrivere un lungo post intitolato Instagram ha creato un mostro, Sara Melotti nel 2017 ha indicato alcune delle scorciatoie principali, come quella di comprare i followers, in siti specializzati. «Si possono spendere da pochi dollari fino a centinaia, per ottenere anche migliaia di seguaci, ma attenzione: alcuni profili sono palesemente falsi e creati apposta per essere venduti. Esistono poi i Bots, ossia i cosiddetti “servizi di crescita rapida”. Sono siti automatizzati che mettono commenti o Like al posto tuo, a pagamento. Un’altra pratica in uso è quella del Follow/unfollow: tramite i Bots, viene seguito un certo numero di persone per qualche giorno, per ottenere a propria volta followers. Una volta raggiunto l’obiettivo, però, si smette di seguirli» spiega la travel blogger. Anche in questo caso si tratta di pratiche eseguite dietro pagamento (dai 10/30 dollari al mese), mentre nel caso dei comment pods (usati soprattutto però su Telegram) si posta il link ad una propria foto o contenuto e, tramite un tacito accordo con gli altri utenti, si ottengono i Like, che poi vanno però ricambiati quando sono gli altri a postare propri contenuti. Insomma, forse i Like spariranno, ma non le pratiche per cercare di avere più popolarità possibile.

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