Arrivano le “mascherine intelligenti”

Misurano la febbre, avvertono se si è troppo vicino agli altri e se i livelli di inquinamento sono troppo elevati. A volerle è stata la Croce Rossa per l’emergenza Covid

Si chiama “Smart You Safe Mask” ed è stata fortemente voluta dalla Croce Rossa italiana, impegnata in prima linea nell’emergenza Covid e nella fase successiva. È una mascherina in grado di misurare la temperatura del corpo e la distanza fisica tra le persone, arrivando a emettere un alert in caso di superamento delle soglie. Grazie ad alcuni sensori incorporati, rappresenta la nuova frontiera nella protezione individuale. Ma non è l’unico dispositivo innovativo made in Italy, creato negli ultimi mesi e che può diventare utile quando si frequentano luoghi potenzialmente affollati come gli uffici pubblici.

Come funziona

La mascherina intelligente della Croce Rossa Italia è lavabile e ha una durata di circa 6 mesi. È certificata II/R (UNI-EN-14683) grazie all’approvazione dell’Università di Bologna e dell’Istituto Superiore di Sanità. Grazie ai sensori incorporati nel tessuto, riesce a misurare la temperatura corporea e se si superano i 37.5°C si illumina. Lo stesso accade quando i valori della qualità dell’aria diventano scadenti, mentre in caso non si rispettino le distanze di sicurezza da altre persone arriva un alert sotto forma di vibrazione: le informazioni sono quindi di tre tipi e possono essere ricevute anche sul proprio smartphone, oltre che inviate a Croce Rossa Italiana nel caso la mascherina sia indossata dagli operatori delle ambulanze. L’idea è nata dalla Croce Rossa, con la quale l’azienda collabora dal 2017 nella realizzazione di tecnologia wearable, indossabile, come magliette in grado di rilevare parametri vitali come analisi del respiro, del sudore o di effettuare elettrocardiogrammi. «Il presidente di CRI, che è anche presidente della Federazione Internazionale della Croce Rossa e Mezzaluna (l’equivalente della Croce Rossa nei paesi islamici, ndr) ci ha sollecitato di fronte alle prime notizie di diffusione del coronavirus. Ora le mascherine sono pronte per essere distribuite» spiega Arnaldo Usai, amministratore delegato di AccYouRate Group, la start up abruzzese che ha sviluppato la mascherina.

Guida definitiva alla mascherina

VEDI ANCHE

Guida definitiva alla mascherina

Dove trovarla e quanto costa

La mascherina, disponibile da settembre, sarà offerta a titolo gratuito agli equipaggi delle ambulanze che operano in biocontenimento, quindi a coloro che si occupano di prelevare e trasportare malati infettivi. Ma sarà possibile acquistarla per chiunque online da chiunque voglia proteggersi frequentando uffici, sportelli pubblici, ma anche fabbriche, cantieri, ecc. Il costo sarà di 60 euro che, a fronte della validità di 6 mesi, significa 10 euro al mese, ossia meno di 50 centesimi al giorno. «Un prezzo in linea con quello delle mascherine chirurgiche usa e getta, con cui si potrà però avere un kit per la sanificazione e i filtri nuovi da sostituire con quelli vecchi per mantenerne l’efficacia» spiega Usai.

La mascherina  "Smart You Safe Mask"  della Croce Rossa Italiana
La mascherina “Smart You Safe Mask” della Croce Rossa Italiana

Altre mascherine “intelligenti”

Un altro esempio di smart mask è la Narvalo Mask, sviluppata da un’altra start up italiana (Narvalo), nata da uno spin off del Politecnico di Milano e BLS, azienda specializzata nella realizzazione di dispositivi di protezione delle vie aeree. La mascherina, infatti, era nata con funzione anti-smog per chi si muove in bicicletta o scooter in città. Ma è stata modificata, integrandola con un livello di protezione FFP3, dunque come quelle utilizzate in ambiente ospedaliero contro il coronavirus. È in tessuto 3D traspirante, lavabile, idrorepellente e antistrappo e, grazie a uno strato di carbone attivo, filtra il 99,9% degli agenti inquinanti, oltre a virus, batteri, polveri e odori. Una valvola di espirazione permette la traspirabilità e, applicando un tappo specifico anti-Covid, si evita la fuoriuscita di goccioline, il cosiddetto “droplet”. Infine, “dialoga” con lo smartphone e, scaricando l’apposita app, è possibile monitorare la qualità dell’aria che si respira.

Un aiuto contro la seconda ondata?

Entrambe le mascherine nascono pensando a una fase 3 nella quale questi dispositivi continueranno a rimanere i principali strumenti di protezione individuale, anche e soprattutto in vista di una eventuale una seconda ondata epidemica. Secondo il presidente di Croce Rossa italiana Francesco Rocca, infatti, «si sta vivendo una sorta di rimozione di quello che è accaduto a marzo e aprile. Invece, lavarsi frequentemente le mani, rispettare le distanze e indossare la mascherina sono tre regole che non dovrebbero mai venire meno». In quest’ottima una mascherina intelligente può diventare un prezioso «alleato».

Come saranno le mascherine del futuro

VEDI ANCHE

Come saranno le mascherine del futuro

Riproduzione riservata