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Gwyneth Paltrow nei guai per le uova vaginali. Ma cosa sono?

Non c’è pace per Gwyneth Paltrow: dopo la denuncia dello scorso anno, ora è arrivata una maxi multa per l’attrice hollywoodiana e il suo Goop, nato come blog di lifestyle e presto trasformatosi in una enorme macchina da soldi, a discapito di tante ingenue seguaci. Nel mirino ci sono i consigli di salute che la star elargisce dal suo sito e in particolare gli effetti miracolosi che le uova di giada avrebbero sulla salute, l’umore e la vita sessuale delle donne. Si tratta delle cosiddette uova detox di giada (“jade eggs” in inglese), vendute a prezzi tra i 55 e 66 dollari. Secondo Goop, una volta inserite nella vagina ne migliorerebbero la muscolatura interna, con effetti benefici a livello ormonale e soprattutto nelle prestazioni sessuali. Peccato che non ci sia nessuna prova scientifica a riguardo, anzi: tenerle per troppo tempo, come suggerito anche da un’altra attrice come Sheva Rose, porterebbe diversi effetti collaterali negativi. Paltrow, già al centro delle polemiche per altri suggerimenti di benessere poco scientifici, è stata condannata a pagare 145 mila dollari di sanzione civile per aver diffuso informazioni ingannevoli a migliaia di consumatrici.

Cosa sono le uova di giada

Chiamate anche yoni eggs, sono delle palline vaginali ante litteram, del tutto simili a quelle in silicone che servono per la ginnastica pelvica. A differenza di queste, però, sono di pietra. Ne esistono in giada, ma anche in ametista, quarzo rosa o ossidiana nera. Sarebbero in grado di portare benessere alle donne, grazie al fatto di favorire la contrazione dei muscoli pelvici. Le uova di giada, in particolare, aumenterebbero la tonicità del pavimento pelvico, soprattutto dopo una gravidanza o in menopausa, quando i tessuti tendono a lasciarsi andare. Migliorerebbero anche la circolazione sanguigna a livello genitale, stimolando anche la lubrificazione. Contrastando il prolasso vaginale, ridurrebbero i rischi di incontinenza vaginale. Come se non bastasse accrescerebbero il benessere emotivo, permettendo anche di superare barriere psicologiche, liberando energia e dunque agevolando l’orgasmo femminile. Ciascuna donna dovrebbe scegliere il tipo e materiale di uova seguendo un proprio istinto, anche se in genere si consigliano uova più piccole per coloro che non hanno mai affrontato una gravidanza e un parto, mentre per il post parto o la menopausa si potrebbe ricorrere a quelle più grandi.

Fanno davvero bene?

Come si leggeva sul blog dell’interprete di Sliding Doors, le uova rappresenterebbero un “segreto custodito dalla famiglia reale cinese sin dall’antichità” e tramandato da “regine e concubine per restare in forma per i loro imperatori”. Il loro effetto sarebbe quello di migliorare “il chi, gli orgasmi, il tono muscolare vaginale, l’equilibrio ormonale e, in generale, l’energia femminile”. Insomma, una vera manna dal cielo, completata dal “potere purificante” che l’uovo vaginale avrebbe, una volta inserito nel corpo femminile, che lo renderebbe un rimedio detox ideale.

Niente di più falso, secondo gli esperti americani e italiani

«Un conto sono le palline vaginali da immettere in vagina, che rappresentano un prodotto fisiatrico che serve a rafforzare la resistenza del pavimento pelvico in casi di prolasso o incontinenza, altro conto sono dei ritrovati che spacciano benefici a livello psicologico o di altra natura. Nel primo caso si tratta di una vera e propria ginnastica, con esercizi di fisioterapia specifici, mentre per le uova di giada non c’è alla base una letteratura scientifica» spiega a Donna Moderna Massimo Segato, vice primario di ginecologia all’ospedale di Valdagno (Vi) e autore del libro L’ho fatto per le donne. Confessioni di un ginecologo non obiettore (Mondadori). Ancora più dura la ginecologa statunitense Jen Gunter, che ha bocciato il prodotto venduto sul blog Goop, definendolo «spazzatura». «Se parliamo di pietre è un conto, se invece parliamo di materiali sterili, testati e prescritti in specifici trattamenti come quelli del prolasso è tutto un altro discorso» concorda Ettore Cicinelli, segretario della Società Italia Ginecologia e Ostetricia (SIGO). «In questo secondo caso ci sono dati ed esperienze accumulati nel tempo nellambito dei trattamenti fisioterapici. Sono terapie e trattamenti che seguono un controllo medico, sia prima che dopo, per valutarne anche i benefici» spiega ancora Cicinelli.

Il rischio infezioni

Oltre a Gwyneth Paltrow, anche Shiva Rose, che si definisce “imprenditrice di benessere”, sostiene l’efficacia delle uova di giada, spingendosi persino a consigliare di tenerle uova all’interno anche durate le attività quotidiane o di notte, in modo da lasciare che agiscano efficacemente. Niente di più pericoloso, secondo gli esperti, perché aumenterebbe il rischio di infezioni vaginali. Secondo la Gunter, infatti, snon solo «è biologicamente impossibile» che i sassolini favoriscano l’equilibrio ormonale, ma tenerli per diverse ore «favorisce l’insediamento di batteri nocivi e quindi di infezioni batteriche, se non addirittura la sindrome da shock tossico che può rivelarsi fatale».

«Se parliamo dell’effetto dei pesi, come detto, siamo nell’ambito di un certo tipo di ginnastica per rinforzare il pavimento pelvico. Ma il rischio di infezioni è dietro l’angolo. Le sfere vaginali sono dispositivi sterili e ciononostante non è esclusa la possibilità di infezioni, perché il microbioma vaginale può facilmente modificarsi. Tra l’altro, qualche dubbio c’è anche nel fatto stesso di utilizzarle di notte, quando il movimento pelvico è nullo o quasi» aggiunge Cicinelli. «È assolutamente vero» conferma Segato «La vagina ha un equilibrio molto delicato, che può essere rotto persino dalle coppette mestruali. Non è un ambiente sterile e il sangue è terreno di coltura per i batteri».

I precedenti

Non è la prima volta che Gwyneth Paltrow finisce al centro delle polemiche per i suoi consigli privi di fondamento scientifico. È accaduto anche quando ha promosso la “vaporizzazione vaginale”, ovvero sessioni di 45 minuti di sedute sopra il vapore di un bacino contenente acqua bollente ed erbe, che secondo la star detergerebbero l’utero, con benefici in termini di benessere. Sul sito dell’attrice ci sarebbero anche indicazioni per contrastare ansia, insonnia e infertilità, tutti senza alcuna base scientifico-medica. L’attrice era stata già denunciata alla California Food, Drug and Medical Device Task Force, l’ente che vigila su cibo e medicinali in America. Ora è arrivata anche la multa per avere continuato a vendere i propri prodotti. «Se si fa medicina, occorre serietà» ribadisce il dottor Segato «mentre mi sembra che si stia tornando indietro di anni, quando per i paesi passavano i carretti che vendevano prodotti che promettevano guarigioni di ogni tipo. Oggi al posto dei venditori ambulanti c’è internet».

Altre “manie” dei vip in tema di bellezza

Quella di Gwyneth Paltrow non è l’unica mania da vip finita al centro dell’attenzione. Se Demi Moore ha fatto discutere con i suoi clisteri al caffè per rimanere giovane, le abitudini bizzarre delle star sono tante. Salma Hayek, ad esempio, curerebbe i suoi capelli con impacchi di guacamole, a base di avocado tanto di moda. Blake Lively, invece, allo shampoo preferirebbe la maionese. Per mantenere fresca la sua pelle, Anne Hathaway ricorrerebbe a un intruglio a base di crusca, acqua e sterco di uccello. Molto più “blando” il rimedio di Jennifer Lopez che massaggerebbe il suo lato B sempre tonico con olio di pompelmo. Al confronto la mania di Katy Perry per l’igiene orale (si laverebbe i denti sei volte al giorno per timore della carie e dell’alito cattivo) sembrerebbe solo una ingenua fissazione.

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