Emily Browning, che impersona Laura Moon

American Gods: cosa dovremmo aspettarci da Laura Moon nella terza stagione

Amata e odiata dai fan della serie, Laura Moon è la Moglie Morta, maledetta dagli dei. Che cosa dobbiamo aspettarci da lei nella terza stagione di American Gods?

Cosa sarebbe una serie di spicco come American Gods senza una comprimaria straordinaria come Laura Moon, magistralmente interpretata da Emily Browning?

Senza peccare di presunzione, perderebbe buona parte di mordente. Questo perché Laura Moon è il classico “personaggio che ami odiare”. Ma cosa le succederà e come si evolverà la sua storia nel corso della terza stagione della serie, in uscita l’11 gennaio su Amazon Prime?

American Gods, la trama

Per i pagani (è proprio il caso di dirlo, visto il tema) che non hanno ancora visto American Gods, la serie tv si basa sull’omonimo bestseller di Neil Gaiman.

Il romanzo racconta di come gli antichi Dei vogliano riprendersi il loro spazio sulla terra, ormai stremati dall’assenza di fedeli e rimpiazzati da divinità contemporanee legate alla tecnologia, alla televisione, alle armi.

La storia inizia quando il protagonista, Shadow Moon (Ricky Whittle), esce di prigione anticipatamente dopo tre anni di reclusione, per via della morte prematura della moglie Laura Moon.

Durante il volo verso casa, Shadow ha delle visioni misteriose. Al suo risveglio si trova accanto un uomo misterioso, che si presenta come Mr. Wednesday (Ian McShane).

L’uomo sembra sapere tanto, anzi troppo su di lui. Sa anche dell’amore che Shadow prova per la sua Laura ed è al corrente della sua dipartita. Nonostante queste stranezze, però, il nostro protagonista accetta una sua proposta di lavoro, anche per via dell’ottimo stipendio.

Shadow non può immaginare che Mr. Wednesday sia in realtà Odino e che lavorare per lui significhi andare a caccia delle divinità più antiche, né che dovrà trovarsi a combattere una battaglia che supera di gran lunga qualsiasi immaginazione.

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Laura Moon in American Gods

Se Laura Moon è morta, come fa ad avere un ruolo di spicco in American Gods? Semplice, perché per una serie di coincidenze, Laura tornerà in una sorta di semi-vita grazie a Shadow sin dalla prima puntata della serie, creando un contrasto intrigante tra la sua esistenza precedente e quella attuale.

Il marito scoprirà, infatti, che è morta tradendolo con il suo migliore amico. Più precisamente, Laura è rimasta vittima di un incidente in auto causato dalle effusioni spinte che i due si stavano scambiando.

Così, Laura Moon si configura quasi subito come personaggio negativo. E ciò che si scopre in seguito, negli episodi a lei dedicati, è ben peggio. Laura è ben lontana dalle classiche eroine delle serie tv: è piena di difetti.

Non è un’antagonista, ma i flashback la presentano come un’opportunista. Il mieloso ricordo che Shadow ha di lei è filtrato dall’amore che prova, mentre la realtà la mostra per ciò che è: una ladra che è riuscita a convincere il marito a prendersi le colpe dei suoi crimini, andando in prigione al suo posto.

La morte, però, sembra cambiare qualcosa: quando Laura risorge si batte immediatamente per Shadow. Grata a lui per averle consentito di risorgere, si convince di esserne profondamente innamorata e ne ha certezza dopo che un bacio le fa battere il cuore, nonostante sia morta.

Laura decide di seguire Shadow, di rientrare nelle sue grazie: non le importa fare i conti con il deperimento continuo del suo corpo. Tuttavia, puntata dopo puntata diventa sempre più chiaro che ciò che la spinge è una forte rabbia, che la porta a sbagliare ancora e ancora.

Laura Moon nella terza stagione di American Gods

Laura Moon non è di certo un personaggio pari alla Regina degli Scacchi, Beth Harmon, ma si può azzardare un paragone con lei: entrambe fanno un percorso in crescendo, che culmina con una vittoria personale.

Se il cammino di Laura Moon seguirà quello che Neil Gaiman ha tracciato per lei nel suo romanzo, la sua evoluzione sarà notevole. Da personaggio del tutto negativo la vedremo svoltare, in maniera sempre più decisa.

Da donna che ha sacrificato gli altri per se stessa, diventerà una donna che sacrifica se stessa per uno scopo più alto e, stranamente, non del tutto egoista.

Nel romanzo, infatti, Laura riesce a riscattarsi divenendo l’unica persona in grado di tirare fuori Shadow dalle situazioni drammatiche e surreali che lo divorano, lentamente e inesorabilmente.

Ciò che si attua è un paradosso. Mentre in vita era fredda e vuota, nella morte Laura Moon si riempie di emozioni e di obiettivi, lasciando da parte l’egoismo per cedere al desiderio più alto di seguire la sua luce: Shadow.

Neil Gaiman e il personaggio di Laura Moon

Intervistato dal magazine Screen Rant, Neil Gaiman ha detto la sua sul futuro del personaggio e sul suo ruolo nella terza stagione. Gaiman ha esordito facendo i complimenti a Emily Browning, per poi rivelare:

«In questa stagione non vedremo solo crescere Laura. La seguiremo nell’aldilà, proprio quell’aldilà che aveva rifiutato nella prima stagione. La vedremo lottare e mostrare cosa l’ha plasmata, cosa la rende così negativa e apatica. E scopriremo che ha una missione più alta».

Riuscirà dunque Laura Moon a togliersi di dosso l’aura di negatività che la perseguita? Non resta che guardare la serie per scoprirlo.

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