Sex Education: il sesso spiegato bene e senza tabù

La serie evento di Netflix ruota attorno alla vita di Otis e dei suoi compagni di scuola nella campagna inglese. Amici, nemici, bad girls, popolari e atleti, tutti alle prese con diverse dinamiche adolescenziali ma con un solo pensiero in testa: il sesso

Sex Education si differenzia dalle serie tv sugli adolescenti a cui siamo state abituate: mette in luce le difficoltà che il sesso può comportare, dalle sfaccettature più ironiche alle tematiche più sensibili e importanti, in un’età difficile e complessa come l’adolescenza, dove c’è tanto (tutto!) da imparare, ma ben poche figure capaci di comprendere e guidarci in questo percorso.

La sessualità è, naturalmente, il filo conduttore della serie, dove le vite dei personaggi si intrecciano fra situazioni imbarazzanti e dialoghi incalzanti. Ma Sex Education tocca davvero tante tematiche che interessano i giovani (e non solo) e le spiega senza tabù, con leggerezza e senza trascendere.

Trama

Otis, il protagonista, ha 16 anni, vive con la madre sessuologa, va a scuola in bicicletta e conduce una vita piuttosto monotona: a scuola è il signor nessuno, passa inosservato nei corridoi e probabilmente è l’unico ragazzo vergine rimasto nell’istituto.

Ma tutto cambia quando scopre che una cosa la sa fare: è (praticamente) il lavoro di sua madre. La sua totale inattitudine al sesso è infatti compensata da un’incredibile capacità di dare consigli e conforto a chi ha problemi sessuali.

E qui inizia la vera storia. Meave, la bella e “ribelle” della scuola, assiste per caso ad una “seduta terapeutica occasionale” di Otis e gli propone di mettersi in affari: iniziano quindi un’attività di consulenza sessuale per gli studenti nei bagni della scuola. Quando i ragazzi invece si rivolgono a Otis fanno cadere la maschera che indossano e lasciano emergere paure e fragilità, scoprendo poi che l’unico modo di stare bene con gli altri è stare bene con se stessi.  

Seconda stagione

Già confermata da Netflix, insieme al cast completo, la seconda stagione uscirà fra un anno preciso, a febbraio 2020. Si tornerà fra i banchi per assistere al proseguo delle storie che raccontano le tappe immancabili dell’adolescenza, senza la pretesa di circoscriverle ai giovani: il fatto che sia ambientato in una scuola (dove, tra l’altro, le lezioni di biologia vengono interrotte per brevi ripassi di educazione sessuale) non ha ostacolato la capacità della trama di raccontare temi vivi e importanti che potrebbero riguardare tutti, giovani e meno.

7 lezioni da imparare da Sex Education

Nelle tante situazioni che la serie racconta emergono alcuni focus rilevanti e sensibili. Temi sociali importanti, mostrati nelle loro più complete dimensioni e possibilità, all’interno di un contesto culturale giovanile e divertente, ma sempre attuale. Ci sono 10 temi principali che conducono la prima serie fino all’ultima puntata, e sono uniti da un fil rouge di situazioni che evolvono e cambiano i rapporti fra i protagonisti già dalla prima puntata.

1. La masturbazione

Il tema cardine è quello che lega il protagonista al rapporto con se stesso. I traumi riguardo al padre e la presenza ossessiva della madre gli causano un sovraffollamento di pensieri e di panico che sfociano nell’incapacità ad eccitarsi e avere un’erezione. Il tema viene affrontato con leggerezza ma nasconde alcune chiavi di lettura molto profonde, come il terrore generato dalla mancanza di autostima l’incapacità di sentirsi attraenti, che porta a proeittare nello sguardo altrui il modo in cui vediamo noi stessi.

2. Il rapporto controverso con i genitori

Che viene mostrato anche nelle accezioni più negative, fatte di rabbia e senso di impotenza: è il caso di Adam, ma anche di Otis e di Jackson, e di molti adolescenti che si sentono sovraccaricati di aspettative dai genitori e risentono dell’intromissione costante nella loro vita. Nel tentativo di capire se stessi i protagonisti devono destreggiarsi tra famiglie assenti e, viceversa, troppo assillanti, mentre il continuo della storia accresce la frustrazione dei diversi protagonisti e prosegue in scoppi d’ira, lacrime e litigate, ma anche bugie, senso di solitudine, incapacità di comunicare. 

3. Cyberbullismo

Di cyberbullismo si parla ormai da 10 anni ed è un tema molto più che attuale, non solo nelle scuole. In questa in particolare una foto mandata alla persona sbagliata rischia di essere vista da tutti gli studenti ed essere oggetto di ricatti e minacce. Il tema viene affrontato non solo dai protagonisti, ma anche dall’istituto, dove si organizzano assemblee istruttive sui temi giovanili più importanti. Sex Education spiega il cyber-bullismo attraverso schemi sottili e intelligenti. Mostra senza peli sulla lingua quali effetti può avere una foto o un video, o anche solo una bugia raccontata in rete.

4. Omofobia

Che si traduce in attacchi diretti e violenza psicologica. Ma anche aggressività, nomignoli umilianti e paura di accettarsi. La serie tv affronta il tutto facendo un focus su alcuni personaggi che subiscono soprusi e devono imparare ad essere forti, non solo per loro stessi, ma anche per le loro famiglie, che non sempre riescono ad accettare la realtà e hanno paura per i loro figli. La cosa più toccante è proprio la scoperta della propria sessualità, che viene mostrata nelle sue più svariate facce, da quella più personale e combattuta a quella più libera e gioiosa. 

5. Stalking

Prima che sorgano equivoci, ci teniamo a chiarire che la serie ne parla solo in una puntata, e non si tratta di uno stalking fatto di violenze, pedinamenti e soprusi, ma di un ragazzino innamorato incapace di comprendere che no significa no. Ci saranno diversi dialoghi dove il protagonista cercherà di spiegare a questo ragazzo che il suo atteggiamento è inopportuno e che potrebbe causargli problemi, ma quello che colpisce è il modo in cui Sex Education ha cercato di spiegare con semplicità cosa è amore e cosa non lo è, ma anche di mostrare il lato più sensibile di chi riceve un rifiuto e non sa accettarlo.

6. Aborto

È forse il tema più caldo della serie. La trama non impone un punto di vista sulla questione ma si esprime seguendo canoni di necessità e bisogno, e tratta una situazione così grave e difficile come l’aborto dentro gli occhi degli adolescenti, con la serietà e il rispetto che merita. Non viene fatto appello alla questione morale del termine (se non in maniera umoristica), semplicemente vengono messe sotto luce tutte le fasi, e le paure, che una donna deve affrontare quando prende questa decisione.

7. Rapporto con la religione

Pur non esserndo un tema chiave della serie, la perdita della fede svolge abilmente il suo ruolo di contorno. Eric proviene da una famiglia molto religiosa e, proprio a causa della sua “doppia vita”, interpreta la perdita della fede come una sconfitta. Si sente abbandonato. Ma ciò che colpisce (in positivo) è una narrazione che non si basa sull’antitesi di giusto-sbagliato, ma narra semplicemente  il percorso, completo e faticoso, di chi si sente inadatto alla religione per via della propria sessualità

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