I divi più belli di Hollywood

  • 01 09 2017

Una mostra celebra i divi dell'epoca d'oro di Hollywood, i più belli di sempre, unici, iconici. Siete d'accordo?

Ha uno sguardo intenso Audrey Hepburn in Sabrina, la commedia di Billy Wilder. È magnetica Rita Hayworth con l’iconica sigaretta di Gilda, il film diretto da Charles Vidor. Elegantissima è Grace Kelly con un abito di raso negli Studios della Metro Goldwin Mayer. Mentre Ava Gardner avvinghiata a Burt Lancaster in I gangster di Robert Siodmak si dimostra la più irresistibile. Questi sono solo alcuni di quelli esposti in Hollywood Icons, al Palazzo delle Esposizioni di Roma fino al 17 settembre (www.palazzoesposizioni.it).

Le foto, che provengono dalla Fondazione Kobal, ci riportano all’epoca d’oro di Hollywood. Spiega Simon Croker, uno dei curatori della mostra: «Dietro questi scatti c’era un lavoro incredibile. Dovevano invogliare il pubblico ad andare al cinema per vedere i loro divi». Era questo, infatti, lo scopo delle foto: lanciare il film.

Audrey Hepburn fotografata da Bud Fraker per Sabrina (Sabrina Fair), 1954.

Paul Newman fotografato da Bert Six, 1954.

Grace Kelly e Clarence Sinclair Bull negli studios della Metro-Goldwyn-Mayer, a Culver City, fotografati da Virgil Apger, 1956

Marlene Dietrich fotografata da Eugene Robert Richee per Marocco (Morocco), 1930.

Gary Cooper fotografato da Bud Fraker per È arrivata la felicità (Mr. Deeds Goes to Town), 1936.

Burt Lancaster e Ava Gardner fotografati da Ray Jones per I Gangster (The Killers), 1946.

George Hurrell e Rita Hayworth negli studios della Columbia Pictures, Los Angeles, 1942

Rita Hayworth fotografata da Robert Coburn per Gilda, 1946.

Fred Astaire, attribuito a John Miehle per Cappello a cilindro [Top Hat], 1935.

Hedy Lamarr fotografata da Robert Coburn, 1938.

Lupe Velez fotografata da George Hurrell, 1931.

Scotty Welbourne e Ida Lupino negli studios della Warner Bros, Burbank, 1940

Alfred Hitchcock fotografato da Ernest Bachrach per Notorious, 1946.

Se amate il grande schermo, non potrete fare a meno di “perdervi” fra le immagini di Clark Gable, Paul Newman, Marilyn Monroe… E attraverso di esse scoprire anche come è cambiata la società. «Lo stile si è evoluto con il tempo» dice Robert Dance, l’altro curatore dell’esposizione. «Marlon Brando in T-shirt, per esempio, era uno shock per gli anni Cinquanta». 

Ora le provocazioni dei grandi attori si giocano su altri piani, dove la vita privata spesso si confonde con quella pubblica e lo stile è sempre più urlato, inquinato dall’urgenza della condivisione. Anche per questo, secondo noi, i grandi divi restano loro, le icone dagli anni Trenta agli anni Cinquanta. Siete d’accordo?

(a cura di Pieluigi Lupo)

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