La Versione di Fiorella (Mannoia) arriva su Rai 3

  • 19 10 2021
L’artista sarà protagonista da fine ottobre della seconda serata di Rai 3, il lunedì, giovedì e venerdì: ogni puntata partirà da avvenimenti accaduti nello stesso giorno ma in anni passati

Quella cascata di ricci rossi che è Fiorella Mannoia, adorata da sempre dal pubblico femminile, capace di trascinare le folle e gli animi, amata da moltissimi cantautori tanto da fare a gara per scrivere canzoni per lei, approda in seconda serata su Rai 3 a partire dal 25 ottobre tutti i lunedì, giovedì e venerdì.

Non solo musica quindi per l’artista romana che è pronta per un ritorno in grande stile da conduttrice. Il suo programma, La versione di Fiorella, è una delle principali novità della stagione televisiva e le aspettative sono alte: ogni puntata prenderà il via da spunti di avvenimenti accaduti nello stesso giorno ma durante gli anni e i decenni passati. Da qui la possibilità di sviluppare riflessioni sul presente e sul futuro. E il fil rouge che unisce la storia delle generazioni passate a quelle che verranno è proprio la Mannoia che proverà a sorprendere i telespettatori in questa inedita veste.

Ovviamente con una conduttrice come Fiorella Mannoia non si può pensare che la musica non entri a far parte del programma: sarà infatti la componente principale dello show e lo strumento che permetterà agli ospiti di viaggiare nel tempo. Non solo. Tutti coloro che siederanno nel suo salotto – in studio attori, cantanti e amici – verranno chiamati ad esibirsi insieme alla sua storica band in un’atmosfera quasi “casalinga” da dopo-cena.

Sì, perché Fiorella Mannoia è sempre stata questo: un’amica complice con cui confidarsi e chiacchierare. Una che ha fatto delle scelte e preso delle posizioni e per questo viene rispettata da tutti, soprattutto dalle donne che si sono da sempre identificate con quella canzone (di Enrico Ruggeri) che è diventata quasi un inno alla femminilità. “Quello che le donne non dicono” ha messo un sigillo importante alla carriera della Mannoia che con la sua voce profonda e drammatica è riuscita a valorizzare questo e molti brani che non avevano, forse, avuto l’attenzione che meritavano.

Intanto c’è già chi vorrebbe vedere la rossa alla conduzione del Festival di Sanremo dopo Amadeus: che questa sia davvero la prova generale per il palco dell’Ariston?

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