Nel film Le ragazze di Wall Street – Business is business, appena uscito, la 23enne Lili Reinhart è Annabelle, una giovane spogliarellista allontanata dalla famiglia a causa della sua professione. Si unisce ad alcune scaltre colleghe – Destiny (Constance Wu), Diamond (Cardi B) e Ramona (Jennifer Lopez) – che pianificano di derubare i loro clienti, per la maggior parte ricchi broker di Wall Street. La pellicola è ispirata a un articolo del New York Magazine (intitolato Hustlers) ed è diretta dalla regista Lorene Scafaria. 

«Annabelle non è una leader: è una follower». Fare bella figura accanto alla super Jennifer Lopez non era facile. E Lili si è impegnata moltissimo nel rendere il suo personaggio irresistibile: «Istintivamente non puoi non voler bene alla mia Annabelle» dice. «È seduttiva e un po’ ingenua, con un gran cuore e una personalità che viene facilmente sopraffatta. Diciamo che non è particolarmente intelligente, si appoggia al gruppo perché non è una leader ma una follower. Lei guarda alle altre ragazze come a delle sorelle e io faccio lo stesso con le mie amiche a Los Angeles. Sono molto fedele, voglio bene a tutte, le considero parte della mia famiglia».

«Ho imparato a convivere con la mia ansia». La famiglia d’origine dell’attrice abita in Ohio, nella casa dove, navigando online con sua madre, Lili ha trovato i suoi primi provini. Da lì sono poi arrivate le partecipazioni alle serie tv, fino alla svolta grazie al personaggio di Betty Cooper in Riverdale, la serie per teen in cui lei fa coppia con Cole Sprouse, fino a pochi mesi fa suo fidanzato anche fuori dallo schermo. Lili ha sempre messo il lavoro davanti a tutto (la sua popolarità è fuori discussione: ha 20,6 milioni di seguaci su Instagram), ma a causa di questo impegno ha anche sofferto di ansia e depressione. «Forse ne soffrirò sempre, però ho imparato a conviverci» rivela l’attrice. «Sapere che è un disagio che riguarda molti mi aiuta. L’ansia va compresa, va indagato il motivo per cui ci sentiamo come ci sentiamo. L’ultima cosa da fare per chi ne soffre è nascondersi fingendo che vada tutto bene».