Mia Martini a Roma, in una immagine del 6 giugno 1977.

È una canzone dolcissima e anche piena di dolore Almeno tu nell'universo di Mia Martini (1989), perché racconta di un genere umano sempre più scostante (che «prima si odia e poi si ama») dove l'unico che si salva è l'uomo amato, che viene visto come unica ancora di salvezza.

Mia Martini, il docufilm “Fammi sentire bella”

Il 27 febbraio su Rai3 (poi online su RaiPlay) potremo ascoltare di nuovo la voce di Mia Martini a 25 anni dalla sua scomparsa: va in onda un docufilm che prende il titolo dal brano, inedito, Fammi sentire bella

Mia Martini torna a cantare 25 anni dopo la sua scomparsa, avvenuta il 12 maggio 1995 a soli 47 anni. Nel docufilm Fammi sentire bella, in onda il 27 febbraio su Rai3 e poi su RaiPlay, c’è un suo brano inedito che dà il titolo al film e sarà pubblicato da Sugar. Il film stesso è un affettuoso omaggio alla cantante, con la voce narrante di Sonia Bergamasco, parecchi documenti d’archivio e le testimonianze di tanti che le furono vicino.

Credits: Studio Tallarini

Ci sono le sue 3 sorelle, Loredana, Leda e Olivia, il nipote Luca Angeli Berté e persino il padre, in un vecchio filmato in cui lo intervista Marisa Laurito. Enzo Gragnaniello la paragona a Janis Joplin, Caterina Caselli e Dori Ghezzi la ricordano giovanissima così come Renato Zero, e c’è anche Serena Rossi che l’ha interpretata nel biopic Rai Io sono Mia.

Ma soprattutto c’è lei, la grande Mia Martini, che canta molti tra i suo brani più celebri, tra cui La vie en rose nella ripresa inedita di un concerto del ʼ94, e racconta se stessa. «La felicità per me è dormire 8 ore, svegliarmi con mamma che mi porta il caffè e guardare la pioggia dalla finestra di casa» dice. «Invece non dormo quasi mai, devo essere sempre in forma, sorridente e con la voce a posto. E ho rinunciato all’amore».

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