Luca Zingaretti nei panni del commissario Montalbano

Tutto l’amore per Montalbano dalla A alla Z

Immancabile dopo Sanremo, ritorna, in prima serata su Rai1, il commissario Montalbano con un nuovo episodio, Il metodo Catalanotti, appuntamento imperdibile per chi da anni segue il poliziotto più amato dagli italiani

Eccoci finalmente alla data tanto attesa: l’8 marzo, a 22 anni dalla prima messa in onda, arriva sugli schermi televisivi l’unico nuovo episodio della serie tv che tanto affascina il pubblico italiano (e non solo), tratto da uno degli ultimi romanzi di Andrea Camilleri, scomparso nel luglio del 2019: Il metodo Catalanotti. A farci compagnia ritroveremo Salvo Montalbano insieme alla storica “brigata” di sempre, ma attenzione: ci sarà anche l’ingresso di Antonia, una giovane poliziotta che farà vacillare il nostro Montalbano…

VEDI ANCHE

Montalbano: “Il metodo Catalanotti” arriva in tv

Viste le restrizioni causate dal Covid, la puntata si presenta come la migliore occasione per festeggiare la festa della donna. Qui vogliamo celebrare la creazione letteraria del maestro Camilleri con una carrellata di personaggi, citazioni e luoghi che ruotano intorno al famoso commissario.

A come Adelina, domestica tuttofare, famosa soprattutto per le sue capacità culinarie, tali da far cambiare spesso umore a Montalbano.

B come Beba, moglie di Mimì Augello, l’unica donna ad aver convinto il vice commissario al fatidico passo. Il figlio nato dalla loro unione, Salvo, è stato chiamato così in onore del padrino Montalbano.

Il commissario Montalbano in una scena de “L’altro capo del filo”

Tv: Rai1; “Il Commissario Montalbano . L’altro capo del filo”

Il commissario Montalbano in una scena de “L’altro capo del filo”

Mimì in una scena de “L’altro capo del filo”

Il commissario Montalbano in una scena de “L’altro capo del filo”

Luca Zingeretti, Peppino Mazzotta e Cesare Bocci in una foto di scena de “‘Il Commissario Montalbano – L’altro capo del filo”, regia di Alberto Sironi

Luca Zingeretti in una foto di scena de ‘Il Commissario Montalbano – L’altro capo del filo’, per la regia di Alberto Sironi

Luca Zingaretti in una foto di scena dei nuovi episodi de “Il Commissario Montalban”‘, in onda dall’11 febbario su Rai1

Zingaretti interpreta il commissario Montalbano ANSA / INTERNET +++ NO SALES +++ EDITORIAL USE ONLY +++

“Montalbano sono…”

Questa è la leggendaria battuta che Luca Zingaretti recita ne “Il commissario Montalbano” – la serie televisiva iniziata nel ’99 –  tratta dai romanzi di Andrea Camilleri, che lo fece conoscere al grande pubblico come un commissario di polizia di un paesino siciliano di nome Vigàta. Luca veste i panni di  un poliziotto dal carattere un po’ burbero ma bonaccione, amante della buona tavola, del vino e anche delle donne. Ciò nonostante rimane fedele alla sua bella che vive lontano, la psicologa Livia Burlando interpretata da Katharina Böhm.

A Montalbano, che gli ha donato la sua attuale fama, Zingaretti ha saputo dare quel senso di realismo che ha fatto di lui più di un semplice personaggio creato dalla penna di un abile scrittore, ma l’amico che possiamo trovare al bar a prendere un caffè, dal meccanico o a fare la spesa. Zingaretti è riuscito, con una sapiente interpretazione e una mimica perfetta , a calarsi nel personaggio “vivificandolo”!

Nel 2008 ha deciso di dare l’addio a Salvo Montalbano ma, come ha ammesso lo stesso Luca, gli mancava e così nel 2011 ha girato ancora quattro episodi e altrettanti nel 2013.

Meno male!!!

C come Catarella, goffo e simpatico centralinista esperto di informatica che non azzecca un cognome (riportandoci alla comicità di Totò) e che non smette di sbattere contro la porta ogni volta che deve annunciare qualcuno in ufficio.

D come Debutto, avvenuto il 6 maggio 1999 su Rai2 con “Il ladro di merendine” tratto dal romanzo omonimo di Camilleri pubblicato nel 1996.

E come Episodi: il prossimo in onda, “Il metodo Catalanotti”, sarà il 37° della serie tv, appartenente alla quindicesima stagione.

F come Fiat Tipo grigia, l’auto “compagna” fedele di Montalbano fin dal primo episodio, presente in ogni perlustrazione e pedinamento.

VEDI ANCHE

Ultimo libro per Montalbano. Ma il commissario non muore

G come Giuseppe Fazio, storico e fedele collega, famoso per la meticolosità nel condurre le indagini e i “pizzini” che tanto fanno infuriare Salvo.

I come Ingrid, l’amica svedese del commissario che compare per la prima volta nel 2000 come indiziata in “La forma dell’acqua” e poi fa capolino in diverse altre puntate: tra i due è scappato anche un bacio ma nulla di più.

L come Livia, compagna inossidabile di Salvo che, dall’inizio a oggi, è stata interpretata da tre attrici: Katharina Böhm, Lina Perned e Sonia Bergamasco.

M come Mimì Augello, collega e caro amico del commissario. Viene definito “fimminaro” per la sua impenitente indole a conquistare – e farsi conquistare – dalle donne, anche dopo il matrimonio.

VEDI ANCHE

Montalbano, perché non ci stancheremo mai di lui

N come ‘Ncasciata, la pasta al forno alla siciliana, una delle preferite da Montalbano e preparata da Adelina, ottima come piatto unico, in quanto piuttosto ricca, considerando la presenza di ragù, melanzane, uova sode, caciocavallo e prosciutto cotto (o mortadella).

O come Orlando, il grosso cane terranova, uno dei protagonisti dell’episodio “Il senso del tatto”, che il commissario, dopo la morte del proprietario, con atteggiamento dapprima diffidente e poi sempre più conquistato, decide di portare a casa.

P come Pasquano, storico medico legale, mancato nel 2018 (l’attore ha lasciato un vuoto così grande da non essere sostituito e da far celebrare il funerale anche nella serie), appassionato al gioco delle carte e ghiotto di cannoli siciliani al punto che Montalbano li utilizza per avere in anticipo informazioni riservate.

Q come Questura di Montelusa, uno dei luoghi meno amati dal commissario, dove spesso viene redarguito dal questore e invitato a prendersi meno libertà nello svolgimento delle indagini.

R come Ristorante “Enzo a mare”, uno dei luoghi preferiti di Salvo dove è solito gustare, preferibilmente in silenzio, un bel piatto di spaghetti ai frutti di mare.

S come Sellerio, la casa editrice che ha creduto nel genio letterario di Andrea Camilleri, pubblicando nel 1994 “La forma dell’acqua”, il primo romanzo con protagonista Montalbano. Il primo di una fortunata – e lunga – serie!

VEDI ANCHE

La Sicilia magica di Camilleri

T come la Terrazza della casa a Marinella, con vista sul mare, dove Salvo ama cenare o bere il caffè meditando sulle ammazzatine e le camurrìe che si trova ad affrontare.

U come Universale, con riferimento alla serie che è stata venduta all’estero in oltre 65 paesi tra Europa e resto del mondo, ottenendo ovunque un grande successo di pubblico.

V come Vigàta, cittadina inventata dalla penna di Camilleri, dove si trova il commissariato, una sorta di Macondo nostrana, a metà strada tra la fantasia e la realtà.

Z come Zingaretti Luca, l’attore che ha dato corpo e voce al poliziotto siciliano, inconfondibile nel suo “Montalbano sono!”.

VEDI ANCHE

Montalbano, il vicino di casa che tutte vorremmo

VEDI ANCHE

Perché Montalbano è il nostro uomo ideale

Riproduzione riservata