Le dieci donne candidate agli Oscar 2019

  • 24 01 2019

La cerimonia che ha luogo ogni anno a Hollywood al Dolby Theatre arriva alla sua edizione numero 91. E in nomination troviamo star del calibro di Glenn Close, Emma Stone ed Amy Adams


E’ arrivato quel momento dell’anno che tutte le star aspettano con ansia e trepidazione, preparandosi mesi prima tra trattamenti di bellezza, diete, prove abiti e accessori che puntualmente definiscono “estenuanti” nostro malgrado. La notte degli Oscar che ha luogo ogni anno a Hollywood al Dolby Theatre e che nel 2019 arriva alla sua 91esima edizione è un appuntamento cui una celeb davvero non può rinunciare. Perché è il momento in cui viene riconosciuto il lavoro di una vita. O almeno di un film. E di mesi di lavoro.

Quest’anno le nomination vedono protagonista donne non solo belle e brave ma anche forti, che dimostrano attraverso i ruoli nelle pellicole in gara a questa edizione, come essere sempre misurate ed eleganti e lontane da quell’oveacting che va tanto di moda, paghi sempre.

Questo è anche l’anno di un curioso record che accomuna le attrici Glenn Close e Amy Adams: nominate rispettivamente per The Wife e Vice – L’Uomo nell’ombra, le due donne entrano nella storia dell’Academy, diventando le attrici viventi con il maggior numero di candidature ricevute in carriera (sette per la Close e sei per la Adams) senza mai aver vinto la statuetta. Qualcuno dice che questo è lo scotto che si dive pagare a Hollywood se si decide di essere poco mediatiche e non esposte politicamente. Chissà se quest’anno l’Academy smentirà questa “diceria” consegnando almeno a Glenn Close che si merita dal 1984, anno de Il grande freddo (e poi Il migliore, Attrazione fatale e Relazioni pericolose).

E ora veniamo appunto alle migliori attrici protagonista. Per scoprire quali attrici sono candidati agli Oscar in questa categoria bisogna però fare un passo indietro e seguire l’andamento dell’Award Season, e cioè l’intera stagione dedicata ai premi hollywoodiani che ogni anno anticipa i gusti e le tendenze degli Academy Awards. Dietro questa “macchina da guerra” ci sono previsioni che vengono elaborate incrociando i verdetti dei principali festival cinematografici tra cui, naturalmente, anche il nostro Festival del cinema di Venezia, ma anche Cannes e Toronto, con i vincitori dei Gotham Awards, degli Hollywood Film Awards, dei National Board of Review, dei British Independent Film Awards, dei Satellite Awards, dei Golden Globe, dei Critics Choice Awards, dei National Society of Film Critics Awards e di altri 50 premi assegnati dai critici americani. A cui, come se non bastasse, si aggiungono pure le nomination agli Spirit Awards, ai SAG Awards e ai più conosciuti BAFTA.

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Lady Gaga è candidata all’Oscar come miglior attrice protagonista per ‘A Star is Born’. 

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Yalitza Aparicio è candidata all’Oscar come miglior attrice protagonista per ‘Roma’.

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Glenn Close è candidata all’Oscar come miglior attrice protagonista per ‘The Wife’.

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Olivia Colman è candidata all’Oscar come miglior attrice protagonista per ‘La favorita’.

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Melissa McCarthy è candidata all’Oscar come miglior attrice protagonista per ‘Can You Ever Forgive Me?’.

Si preannuncia molto agguerrita anche la sfida per la statuetta che premia la “miglior attrice non protagonista“. Ecco i nomi delle super candidate al premio.

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Emma Stone è candidata all’Oscar come migliore attrice non protagonista per ‘La favorita’.

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Regina King è candidata all’Oscar come attrice non protagonista per ‘Se la strada potesse parlare’.

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Amy Adams è candidata all’Oscar come attrice non protagonista per ‘Vice’.

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Marina de Tavira è candidata all’Oscar come miglior attrice non protagonista per ‘Roma’.

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Come Emma Stone, anche Rachel Weisz è candidata all’Oscar come migliore attrice non protagonista per ‘La favorita’.

La notte degli Oscar, prevista per il 24 febbraio 2019 – tenete presente che in Italia saranno già le prime ore del mattino del 25 febbraio – vede protagonista molte novità: dalla nuova categoria che premia “i film più pop” fino alla conduzione senza conduttore. Sì, avete capito bene perché dopo la rinuncia di Kevin Hart, decisione che ha spiazzato non poco l’Academy, i vertici della kermesse hanno deciso di approfittare dell’occasione per innovare ancora di più se possibile. E così, quella di quest’anno sarà la prima cerimonia nella storia degli Oscar senza un presentatore ufficiale: al posto di Kevin Hart ci sarà un vero e proprio turnover sul palco di diversi artisti

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