Jeremy Renner

Renner: “Lettera d’addio alla famiglia dopo l’incidente”

La star di Avengers ricorda tra le lacrime i momenti terribili dopo l'incidente di Capodanno che gli è quasi costato la vita

Jeremy Renner ha “scelto di sopravvivere” e ora si sente “un uomo fortunato”: la star di Avengers, miracolosamente scampato dopo esser stato travolto da un gatto delle nevi, ha dato alla Abc la prima intervista dopo l’incidente.

Nel colloquio con la giornalista Diane Sawyer, l’attore ha confessato di essere “rimasto sveglio ogni secondo”, mentre la macchina spazzaneve gli schiacciava costole e ossa rompendole in 30 punti.

La dinamica dell’incidente

L’incidente risale al giorno di Capodanno: il 52enne Occhio di Falco nei film Marvel stava aiutando un nipote a liberare l’auto sepolta sotto la neve nella zona isolata del Lake Tahoe, dove possiede un vasto ranch. Quando lo SnoCat si è messo in moto minacciando di travolgere il ragazzo, Renner si è buttato a tuffo, cercando di fermarlo, ma è stato a sua volta travolto dal cingolato di oltre sei tonnellate.

Renner ricorda il dolore di quel giorno

Diane Sawyer ha elencato le fratture subite da Renner: “Otto costole rotte in 14 punti. Il ginocchio destro, la caviglia destra, la tibia sinistra, la caviglia sinistra, la clavicola destra, la spalla destra, tutti rotti. La faccia, il cavo oculare, la mascella e la mandibola rotte. Un polmone collassato. Il fegato perforato da una costola”. Il nipote Alex ha detto nell’intervista: “Non pensavo che fosse ancora vivo“. In realtà Renner era pienamente cosciente e ora ha impresso nella memoria “tutto il dolore sentito quel giorno”.

Jeremy Renner

La lettera d’addio alla famiglia

Durante l’intervista Jeremy Renner ha rivelato di aver pensato alla morte, al punto di scrivere una nota sul cellulare per salutare un’ultima volta i suoi cari. “Ho scritto una lettera d’addio alla mia famiglia dopo l’incidente”, confessa tra le lacrime l’attore candidato per due volte agli Academy Awards per le interpretazioni in “The Hurt Locker” e “The Town”.

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“Ero lì disteso e ho chiesto di poter avere il mio telefono per provare a scrivere una lettera di addio alla mia famiglia”. Poi, una volta ricoverato dopo una serie di interventi chirurgici, il pensiero più inquietante: “Come sembrerò? Sarò una spina dorsale e un cervello, come un esperimento scientifico?”.

Omaggio alla tenacia

L’intervista alla Abc si conclude con un omaggio alla tenacia della star durante la convalescenza: “Ho scelto di sopravvivere. Questo incidente non mi ucciderà. Ho perso molta carne e ossa nell’esperienza ma sono stato rifornito e riempito di amore e titanio”.

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