"Io sono fatta così": ogni volta che lo diciamo, affermiamo la nostra personalità, ma stiamo anche ammettendo che non sia possibile cambiare. Così, quelli che percepiamo come difetti, o lati oscuri, sono destinati a formare delle lacune perenni nella nostra autostima.

"Ma cambiare è possibile, se ce ne prendiamo la responsabilità e ci rendiamo conto che se non possiamo decidere come si devono comportare gli altri, possiamo sempre decidere come comportarci noi", spiega la psicologa Barbara Florenzano, che ha di recente condotto un workshop a tema allo studio Koinè di Roma. "Spesso la bassa autostima deriva dalla sproporzione con cui consideriamo i nostri pregi e difetti, ma anche i limiti sono semplici caratteristiche, che ci rendono unici, e sono anche il materiale che ci permette di evolvere come individui".

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Come trasformare i tuoi limiti in capacità

Spesso il nostro carattere sembra mettere dei limiti insormontabili alle nostre relazioni e alle nostre capacità: invece, con l'aiuto della psicologa, possiamo aumentare l'autostima e trasformare i "difetti" in caratteristiche vincenti

“Per poterci evolvere, è necessario avere consapevolezza del proprio carattere, sapere qual è il materiale su cui vogliamo e possiamo lavorare, senza aspettative esagerate: valutare con lucidità le nostre potenzialità e pregi, ma anche ammettere i nostri limiti, quei lati che ci bloccano e che facciamo fatica ad accettare”, spiega l’esperta. “Dovremmo ricordare però che cambiare non vuol dire stravolgere la propria personalità, ma cercare di svilupparla: per questo il primo passo da fare è smettere di combattere contro quello che non ci piace di noi – insicurezza, timidezza, irosità – o cercare di camuffarlo, e accogliersi per come si è. Tutti siamo degni d’amore“.

“A causa della sproporzione con cui vediamo i nostri cosiddetti difetti (o anche i pregi), a volte è difficile valutare lucidamente quali sono i punti su cui lavorare, ma gli altri sono uno specchio per vedere meglio noi stessi. Per questo può essere utile chiedere un aiuto agli amici più intimi: scopri cosa li infastidisce, annota quali sono le osservazioni che ti fanno più frequentemente, ascolta le loro critiche, osserva il tuo comportamento, nonostante ti possa disturbare o fare male.”

“Poi valuta i lati positivi e le occasioni in cui quel limite ti è stato utile: quando ti accorgerai di poter scegliere come utilizzare quella caratteristica, scoprirai che puoi aggiungere delle capacità a quelle che hai già, e imparare a giocarci. E in quel momento, sentirai che il limite non è più una costrizione”. In altre parole: dove c’è un muro, c’è anche una porta.

Per trasformare i propri limiti in nuove capacità però il pensiero, da solo, non basta: “bisogna passare all’azione: pensa a qualcosa di concreto che ci piacerebbe fare, mettiti un primo obiettivo, senza avere aspettative esagerate, e prova a sperimentare a piccolissimi passi, così come sei: ad esempio se sei timida e arrossisci, arrossisci pure. L’importante è fare quel piccolo sforzo e affrontare la situazione. Scegli tre cose da fare di difficoltà crescente, e fai più tentativi per ogni fase: così si acquisisce sicurezza poco per volta, aumenta sempre più voglia di metterti alla prova, e anche il coraggio per farlo”.

“Tra i fattori che ostacolano la nostra evoluzione personali, c’è che non immaginandoci diversi, spesso non sappiamo come vorremmo diventare“, spiega la psicologa; “così questa mancanza di direzione ci paralizza nella situazione attuale”.

Ma l’empasse si può superare con un piccolo trucco: “avere un riferimento ci aiuta ad essere pratici. Immagina cosa vuoi imparare a fare, prendi come modello una persona che riesce a farlo e… recita! Immagina di fare quella parte, imita quel comportamento che ammiri: all’inizio farai fatica e ti sembrerà innaturale perché sei abituata ad agire secondo altri schemi, ma l’emulazione di aiuterà a scardinarli”.

“Nel momento in cui si decide di cambiare e di lavorare sui propri limiti, bisogna mettere in conto che questa trasformazione è un processo fatto di tentativi. Per questo è fondamentale essere disposti anche a sbagliare, ma senza giudicarsi o demoralizzarsi: ogni tentativo, per quanto apparentemente fallimentare, non sarà mai a vuoto perché l’obiettivo è provare a comportarti in modo diverso, e non per forza avere successo”. In altre parole, la vittoria è già racchiusa nello sforzo che facciamo per evolverci.

“Un grande aiuto, nella fase in cui stiamo sperimentando ed esplorando le potenzialità del nostro carattere, viene dall’immaginazione: pensarsi già cambiati, già in grado di utilizzare in modo diverso le nostre caratteristiche e visualizzare sé stessi compiere le azioni che vorremmo e nel modo che vorremmo, aiuta a darsi il coraggio e la fiducia necessarie ad affrontare il cambiamento. In questo senso, immaginare è quasi come fare, una specie di profezia che si autoavvera“, consiglia l’esperta.

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